Il Grillo Rampante: ‘Dei delitti e delle pene (leggere)’
Era inevitabile che la discutibile sentenza del Tribunale Internazione di Parigi lasciasse strascichi di polemiche. Sceglie l’arma del sarcasmo il Grillo Rampante, voce critica di Maranello, in un post che ricorda, fin dal titolo, una celebre opera di Cesare Beccaria, declinata ironicamente per la circostanza: “Il Grillo Rampante – Dei delitti e delle pene (leggere…)”.
Pur non essendo solito “commentare le sentenze”, il Grillo contesta il verdetto dei giudici sul testgate, un responso sostanzialmente assolutorio nei confronti della Mercedes, che addirittura ha avuto anche l’ardire di “suggerire la pena” da comminare all’organo giudicante: “La Ferrari ufficialmente, come consuetudine, da sempre non commenta le sentenze. Il Grillo Rampante, come tutti voi sapete, è però uno spirito libero che raccoglie gli umori di milioni di tifosi, soprattutto in occasione di certi episodi che lo fanno imbizzarrire. Vi siete mai trovati a dover rispondere ad un’accusa in un tribunale? Non dev’essere un’esperienza piacevole – al Grillo non è mai successo, fortunatamente – ma oggi abbiamo imparato che, anche se si è colpevoli (e questo è un fatto indiscutibile e accertato), c’è sempre il modo di cavarsela a buon mercato: basta suggerire al giudice la pena, meglio ancora se questa è poco più di uno scappellotto”.
Secondo il Grillo, l’evidente “ingiusto vantaggio” è passato in cavalleria, senza colpo ferire: “Si resta a dir poco perplessi poi a vedere che, ancora una volta, chi è colpevole praticamente non paga per aver ottenuto un “ingiusto vantaggio sportivo”. Non venitemi a dire che sia la stessa cosa allenarti tre giorni sul Circuit de Catalunya da soli con i tuoi migliori piloti o farlo insieme ad altre nove squadre in quel di Silverstone con dei giovani di belle speranze, in una località dove l’incertezza meteorologica regna sovrana anche in piena estate. E se poi tutta questa vicenda fosse avvenuta dopo lo svolgimento del test riservato ai giovani, quale sarebbe stata allora la pena, il divieto di fare la cena di fine anno?”. Dopo aver fatto ricorso a un esempio di tipo calcistico, il Grillo analizza l’immbolismo degli organi decisori della Formula 1: “Sta diventando noioso questo andazzo che ha preso la Formula 1: si sbaglia, si corre magari con una soluzione irregolare ma poi ti si dice di cambiarla per la prossima gara e chi s’è visto s’è visto…”. E poi accenna una conclusione giocata sempre sul filo del paradosso: “Tutto questo fa venire in mente al Grillo che se si trovasse mai a gestire una squadra di Formula 1 nel prossimo futuro e che questa cominciasse il campionato in difficoltà, basterebbe organizzare una bella settimana di test al momento giusto e poi saltare magari un’eventuale sessione finale, quando i giochi potrebbero essere già fatti, no?”.
Infine il Grillo Rampante fa un graffiante post scriptum, attaccando direttamente Mercedes, che ha scomodato i concetti di trasparenza e credibilità, non esitando a chiamare in causa Ferrari per i test effettuati con la manoposto F150: “ah, a chi straparla di trasparenza e di credibilità il Grillo desidera ricordare che le regole sono molto chiare: non si possono fare test con la vettura dell’anno in corso. Con quelle vecchie di almeno due anni si può girare quanto si vuole, dove si vuole, con chi si vuole, vestiti come si vuole, invitando chi si vuole”.
Il sospetto è che i mondiali vengano decisi e pilotati a tavolino e con buona pace di tutti (con le tasche piene di bei soldini)
E’ giusto cio’ che hai detto!!
Che senso ha scrivere queste cose dicendo che sono le parole di un fantomatico grillo rampante alias ferrari??
Bisogna mettere la faccia e dire apertamente cio’ che e’ ingiusto.
Ed e’ per questo caro Formula Rossa che le tue parole hanno ancora piu’ valore!!
E’ tutto uno scandalo