FERRARI REX | La vita, le sfide, il genio, le angosce e le gioie di Enzo Ferrari
Luca Dal Monte firma l’ultima biografia dedicata al fondatore del Cavallino rampante. Un’opera completa, ricca di particolari e aneddoti poco noti di un sovrano dei motori e nella vita.
Rex. Si pronuncia immediatamente, è facile, veloce e si impone. Agganciato poi a quel cognome, Ferrari, sembra quasi di sentire il rombo vibrante di uno di quei dodici cilindri cari al protagonista di questo nuovo libro. Biografia di un grande italiano del Novecento recita calzante il sottotitolo (Giunti – Giorgio Nada Editore).
Sembra quasi di vederlo dal vivo Enzo Ferrari, questo monarca dei motori e nella vita raccontato da Luca Dal Monte (Direttore della Comunicazione della Maserati dal 2005 al 2015, responsabile della Comunicazione di Ferrari e Maserati negli Stati Uniti, di Toyota in Italia e responsabile dell’ufficio stampa di Pirelli Competizioni e di Peugeot Italia.) Dal vivo perché già le dimensioni importanti del volume sembrano un richiamo alla fisicità di Ferrari – detto non a caso “l’Omone” tra i suoi collaboratori, ricorda l’autore – una figura imponente, alta quasi un metro e novanta centimetri che dall’immagine di copertina in cui è ritratto ferma il lettore con uno sguardo fiero e consapevole del ruolo ricoperto e, forse, in certi momenti anche interpretato.
Avvicinarsi al Ferrari-leggenda è facile. Conoscere Enzo Anselmo Giuseppe Maria nato a Modena nel 1898 – il 18 o il 20 febbraio? Nelle prime pagine trova spazio anche questo giallo – è invece un’avventura impegnativa ma avvincente. Per farlo bisogna districarsi tra mille aggettivi, definizioni, soprannomi, giudizi e ossimori che riguardano il protagonista e che come una selva filtrano e proteggono il cuore del personaggio. Rischiando però anche di farne perdere le tracce, e costringendo quasi ad accontentarsi di una superficiale panoramica su di una vita che invece ne vale cento.
Dal Monte al contrario riesce a riportarci l’essenza di Ferrari, senza comunque tralasciare gli aspetti e le vicende che l’hanno reso eroe. A raccontarci, in modo particolareggiato e completo, la storia di un re che il trono non l’ha ereditato, ma l’ha sognato e costruito.
Non è impresa comoda srotolare le vicende di personaggi simili. Ancor di più quelle di uno come il fondatore della Casa di Maranello. L’autore prova a distendere le pieghe di un’avventura umana provocate non solo dal prevedibile corso del tempo e dagli accadimenti gioiosi e dolorosi di una vita ma anche, e forse soprattutto, generate da una personalità complessa, forte e in fondo fragile allo stesso tempo.
Come dicevamo, nel sottotitolo si parla di biografia ma, forzandolo, si potrebbe usare questa parola al plurale perché nel volume si ritrovano le diverse, tante vite di Ferrari. Quella di giovane pilota, di organizzatore, di marito, padre, amante, imprenditore, e via dicendo.
Nei primi capitoli ritroviamo il giovane Enzo appassionato di sport, allenatore di piccioni viaggiatori, spettatore per la prima volta di una gara automobilistica nel settembre del 1908, dove – scrive l’autore – “nella campagna arsa dal sole e tra interminabili filari di pioppi, Enzo iniziò a sognare di poter un giorno diventare Ferrari.” Passando poi per la prime gare da pilota, lo sfortunato tentativo della Carrozzeria Emilia, l’approdo all’Alfa Romeo, fino alla fondazione della Scuderia Ferrari nel 1929 e ai suoi otto anni di attività. Il racconto prosegue impreziosito da aneddoti sconosciuti, o vicende viste da angolature rinnovate descrivendo incontri e rapporti professionali assieme all’intimità di quelli personali, familiari e sentimentali.
I capitoli di mezzo sono un crescendo di fatti, incontri, personaggi, leggende, tragedie, vittorie. Dalla nascita della Ferrari come la conosciamo oggi alla sua prima vittoria, a Silverstone nel ‘51 con l’argentino Froilan Gonzalez al volante della 375 a dodici cilindri aspirato. Prima pole position, e primo storico successo in Formula 1 per il Cavallino che batte l’Alfa Romeo, casa legata a doppio filo, sia professionale che umano, con Enzo Ferrari tant’è che – scrive Dal Monte – “…Ferrari arrivò ad una conclusione alla quale solo lui e la sua personalissima sensibilità sarebbero potuti arrivare: <<Io ho battuto mia madre>> sentenziò nel momento della gioia inseguita per dodici lunghi anni”.
La biografia prosegue nelle pagine dedicate ai momenti bui sulle piste, come nella vita. Il calvario del figlio Dino fino alla sua scomparsa, incrocia gli incidenti mortali dei piloti nelle gare in giro per il mondo, così come nell’Italia della Mille Miglia con il drammatico volo sulla folla di Alfonso De Portago con la sua Ferrari che pose fine all’epopea di quella storica competizione. Dal Monte descrive e riporta appieno i sentimenti e le reazioni del Commendatore in quei giorni difficili.
E proprio come in un circuito variegato si passa da queste curve difficili, ai passaggi più veloci e filanti come i grandi successi sportivi, l’arrivo vincente in parata alla 24 Ore di Daytona di tre vetture in rosso, lo sviluppo industriale della Ferrari come fabbrica, il racconto della trattativa con la Ford, l’incontro con l’Avvocato e l’accordo con FIAT, ma non solo. Il nuovo ciclo di vittorie dei settanta dopo un digiuno decennale, con un giovane Luca di Montezemolo come direttore sportivo, Mauro Forghieri alla direzione tecnica e Niki Lauda e Clay Regazzoni al volante.
La parte finale del libro è una conferma dei capitoli precedenti. Dell’attenzione accordata ai particolari delle vicende, prestata non per una inutile e pedante descrizione dei fatti, ma perché aiuta quantomeno ad intuire il carattere di uomo complicato. C’è eleganza e rispetto nell’avvicinarsi alla descrizione dei rapporti più intimi di Ferrari, senza sconfinare nel pettegolezzo stucchevole ma invece facendone paradigmi per approfondire la conoscenza dell’aspetto privato. C’è distacco, il giusto, nel commentare un personaggio che indubbiamente suscita, meglio dire provoca, sentimenti. Contrastanti, accesi che possono fuorviare non solo chi vi si accosta per diletto, ma anche quelli che, come l’autore, ne fanno materia di approfondimento.
Dal Monte è un uomo di comunicazione. Certo un vantaggio, si dirà. In realtà, il fatto di aver dovuto maneggiare per lavoro e incarichi professionali informazioni da riportare in modo completo, preciso e puntuale, portava con sé latente il pericolo di un esito corretto ma didascalico. Il racconto invece avvince, informa e coinvolge. No, non è definitivo – aggettivo spesso appioppato alla parola biografia – non per una mancanza dell’autore, ma perché quando ci si imbatte in una vita in cui lo stesso protagonista si diverte a mischiare le acque con definizioni a contrasto e fulminanti – “un ansimante cammino”, “un insuccesso promettente” “gioie terribili” e, forse data la passione di Ferrari per l’operetta, ad interpretare una parte nella commedia della vita, non è certamente facile coglierne totalmente tutte le sue sfumature.
Un re unico. Con il mondo a fargli da Stato data la sua fama universale, ma volutamente e orgogliosamente confinato nella sua terra tra Maranello e Modena. Con una corte che, a differenza di ciò che accade per gli altri sovrani, non si è disciolta alla sua scomparsa ma che, anzi, si nutre ancora delle sue vicende, della sua avventura e della sua storia insieme ad un popolo di curiosi, avversari, tifosi, ammiratori, appassionati. Tutti sudditi del fascino di un uomo che continua ancora oggi, come amava dire, ad agitare idee e uomini.
Ferrari Rex. Rimettiamole accanto queste due parole che all’inizio avevamo separato, così come fa Dal Monte sintetizzando bene otto anni di lavoro, più mille pagine, oltre cento immagini e una vita, in un titolo importante come il suo protagonista.
Dopo averlo letto nelle sue tante pagine ed osservato nei numerosi e anche inediti scatti che corredano il volume, certe definizioni che tradizionalmente si affiancano ad opere di questo genere come monumentale, opera omnia, la summa etc. suonano adeguate ma stranamente, allo stesso tempo, un po’ sopra le righe dopo aver preso confidenza, grazie all’autore, con Enzo Anselmo Giuseppe Maria Ferrari nato a Modena. La data di nascita? Cominciate a leggere il libro…
Marcello Oneri
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Ferrari REX – Acquistalo su Amazon al miglior prezzo!
La Scheda
Autore/i: Luca Dal Monte
Formato: 14×22 – Pagine: 1168 – Foto: 120 in b/n e a colori – Cartonato con sovraccoperta – Testo: italiano – Collana: Ferrari
Prezzo di copertina: euro 28,00
Ferrari Rex è il libro che non era ancora stato scritto sulla vita di Enzo Ferrari. È la biografia che ridefinisce la vita di un gigante del ventesimo secolo, uno dei personaggi più poliedrici, complessi, tormentati e monumentali nella storia d’Italia. Il volume, di oltre 1.100 pagine, corredato da immagini del tutto inedite, è frutto di cinque anni di scrittura e di otto di ricerche condotte su quotidiani e riviste così come su documenti e carte private mai studiate in precedenza; il tutto arricchito dalla testimonianza di molti dei personaggi della cerchia più stretta dell’uomo di Maranello. Indiscusso protagonista del libro è soprattutto l’uomo Ferrari: dal ragazzino sognatore al pilota dei primi anni Venti, dal giovane imprenditore all’istrionico direttore sportivo della “Scuderia Ferrari” che, alla soglia dei cinquant’anni, realizza il proprio sogno diventando costruttore di automobili. Dopo il Secondo conflitto mondiale, il ‘Drake’ si getta ancora una volta nella mischia e, a suon di vittorie e titoli iridati, consacra il suo nome e quello della sua fabbrica nell’Olimpo dall’automobilismo mondiale. Folgoranti successi si alternano ad incalcolabili perdite sino a quando Ferrari, come soltanto i grandi uomini sanno fare, esce di scena, in silenzio.
L’autore: Luca Dal Monte è nato a Cremona nel 1963. È stato Direttore della Comunicazione della Maserati dal 2005 al 2015, responsabile della Comunicazione di Ferrari e Maserati negli Stati Uniti, di Toyota in Italia e responsabile dell’ufficio stampa di Pirelli Competizioni e di Peugeot Italia. Ha al suo attivo nove libri pubblicati in Italia e uno negli Stati Uniti, tra cui il libro ufficiale del Centenario Maserati, finalista del premio “Libro dell’anno” del Royal Automobile Club britannico nel 2014, e un romanzo di spionaggio ambientato nel mondo delle corse degli anni Trenta. – Segui l’autore su Facebook