Autore: Paolo Pellegrini

Paolo Pellegrini, Classe '82, amante della velocità a 360°, che sia un'auto, una moto, un aereo o i 10 secondi di un 100 metri. Disegnatore di auto e moto da corsa estreme.

La potenza dei motori è un elemento attorno al quale si dibatte ciclicamente. Oggi, si parla spesso di 1000 cavalli. Vale la pena ottenerli? E come? La potenza dei motori da competizione costituisce un elemento tecnico attorno al quale addetti ai lavori, stampa e semplici appassionati dibattono ciclicamente. Troppo poca, quindi da accrescere. Troppa – quasi sempre a parer dei legislatori… –, quindi da tagliare e contenere per “ragioni di sicurezza”. Insomma, il valore della potenza genera sovente malcontenti, soprattutto quando al ribasso. Questa determinante specifica tecnica, oggigiorno, è costantemente omessa dalle Case, dai costruttori, dai motoristi stessi, debitamente non…

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Il Regolamento Tecnico Formula 1 2017 è, ormai, definito e pubblico. Come noto, radicali cambiamenti riguarderanno in particolar modo la veste aerodinamica e le misure degli pneumatici. Rivisitazioni marginali, al contrario, toccheranno il motore e l’intera “power unit”. Concentrandoci più specificamente sull’unità endotermica, ecco cosa emerge analizzando il Regolamento 2017. I motori saranno gli ormai familiari 6 cilindri in V di 90°, 4 tempi, 4 valvole per cilindro (2 di aspirazione, 2 di scarico) di 1600cc (+0/-10cc di tolleranza) di cilindrata, sovralimentati mediante un singolo turbocompressore a geometria fissa. Il regime massimo di rotazione è pari a 15,000 giri/minuto, il…

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Il prossimo 18 settembre la Formula 1 è in scena a Singapore: 950° GP della storia della categoria, il 9° della ancora breve storia motoristica della città-Stato asiatica. Sarà la prima tappa di un mini-tour, particolarmente probante per team, vetture e piloti, a zonzo per l’Asia: Singapore, appunto, quindi Malesia (2 ottobre) e Giappone (9 ottobre). Il calendario di Formula 1 2016 prevede ben sei Grand Prix asiatici: Bahrain (Sakhir), Cina (Shanghai), Singapore, Malesia (Sepang, Kuala Lumpur), Giappone (Suzuka), Adu Dhabi (Yas Marina). Questa abbondanza, sconosciuta e inimmaginabile sino a qualche anno fa, testimonia quanto il Continente asiatico conti e voglia…

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Non vorremmo essere nei panni di Mick Schumacher. Nel biennio 1990-1991, Michael Schumacher, futuro sette volte campione del mondo di Formula 1, milita nel Team Sauber Mercedes. Ripercorriamone la storia. In occasione dell’ultimo GP di Germania, ad Hockenheim, la presenza del figlio di Michael ha, indubbiamente, fatto sorgere questioni, domande, prematuri paragoni. Il pilota diciassettenne, attualmente impegnato in Formula 4 (ADAC e Italian), pare “condannato” a seguire le orme del padre. Il cognome pesa, come pesano e peseranno le attenzioni e le aspettative di una stampa in perenne cerca di “personaggi”. Ma il buon Mick deve anche guardarsi le spalle.…

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È il “giallo” sportivo del momento, l’evento che ha caratterizzato i primi test di Barcellona: cosa è realmente accaduto a Fernando Alonso? L’incidente occorso al campione spagnolo della McLaren-Honda solleva più di una perplessità. La dinamica dell’incidente e i pochi danni riportati dalla MP4/30 condotta da Alonso, infatti, mal si sposano ai traumi fisici evidenziati, tali da trattenere a lungo in ospedale il pilota stesso (mentre scriviamo, Alonso è ancora in ospedale: sarà trattenuto per un’altra notte). Partiamo, anzitutto, da una preziosa testimonianza, quella del fotografo Jordi Vidal, al momento dell’incidente appostato proprio alla curva “incriminata”. Egli vede arrivare la…

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In occasione del recente GP d’Austria, disputatosi al Red Bull Ring (Spielberg), la FIA aveva autorizzato la sperimentazione di pattini in Titanio applicati in corrispondenza dello skid block. Sperimentazione che lasciava, a quel tempo, perplessi. Lo skid block è l’ormai noto pattino centrale, elemento introdotto in Formula 1 già nel 1994 (a seguito dell’isterismo collettivo derivato dalla morte di Ratzenberger e Senna) e inteso a scongiurare altezze da terra estremamente ridotte con conseguente diminuzione dell’effetto suolo (aumenta, infatti, la sezione di passaggio dell’aria tra suolo e fondo vettura). Il pattino, da quel 1994, si è diffuso a macchia d’olio in…

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I materiali di costruzione giocano un vero ruolo determinante. Analizziamo nel dettaglio le norme che regolano la costruzione dei nuovi Motori F1 V6 Turbo. Una vettura da competizione ad alte prestazioni è un concentrato di ricerca tecnologica, e poco importa se più o meno spinta all’eccesso. Tale ricerca passa anche – e diremmo in larga parte – attraverso lo sviluppo dei materiali, in tutte le loro gamme e composizioni. Nel particolare, focalizzeremo la nostra attenzione sui materiali contemplati dal Regolamento Tecnico FIA Formula 2014 e impiegabili per la realizzazione delle nuove unità V6 Turbo. GENERALITA’ Nell’Articolo 5.15 “Materials and Construction–Definitions”…

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È tra le imposizioni regolamentari più insopportabili che i legislatori di mezzo mondo motoristico abbiano partorito: il limite del numero di giri motore. Ok, possiamo comprendere la presenza di tale vincolo qualora abbinato ad una formula propedeutica, ad un campionato di avvicinamento alle categorie internazionali di alto livello, ma in Formula 1 no (al pari di altre categorie di vertice), nossignore. Eppure, dal 2007 (secondo anno di vita dei V8 aspirati di 90° di 2400cc, tuttora in uso) la FIA ha voluto intraprendere la strada del vincolo del regime di rotazione. Nel 2006, infatti, anno della introduzione di siffatti motori,…

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Nell’immaginario collettivo, è sempre esistita una sorta di dualismo tra Formula 1 e mondo delle monoposto nordamericane. Un mondo, quest’ultimo, che ha cambiato pelle molteplici volte, non senza traumi e clamorosi errori di gestione: USAC, CART, IRL, Champcar, IndyCar, serie sovente accavallatesi e scontratesi in assurde guerre fratricide. Beh, oggi è rimasta la sola IndyCar. Ebbene, da quando è cessato – per fallimento, possiamo ben dire – il dualismo tra Champcar (erede della leggendaria CART) e IndyCar-IRL, il “circus” delle monoposto americane ha intrapreso, dal 2012, un nuovo corso tecnico, alla perenne quanto faticosa ricerca di una stabilità politico-sportivo-regolamentare e…

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“E dategli ‘sto grip!”, esclamò un giorno l’ing. Mauro Forghieri, nel tentativo di spronare i propri tecnici. Grip, appunto, ossia la miglior aderenza possibile degli pneumatici al suolo. In fondo, l’assetto si riassume in questa semplice parola inglese di quattro lettere: garantire, in ogni condizione di marcia, la più ottimale aderenza al suolo. Inevitabilmente, l’assetto racchiude in se molteplici sfaccettature tecniche: all’interno di esso, confluiscono telaistica, cinematica delle sospensioni, angoli caratteristici, aerodinamica, proprietà degli pneumatici, erogazione motore (sovente addolcita o esasperata secondo le esigenze del pilota e in funzione dell’assetto stesso della vettura), potenza e ripartizione della frenata, proprietà dello…

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