Gp Brasile: qualche utile grafico
Post inserito da Redazione CircusF1 il 21/10/09 • Categoria: NEWS

Gp Brasile 2009
Sin dalle prove del sabato si era capito che a Interlagos 2009 qualcosa di grosso doveva accadere.
E infatti dopo il diluvio è arrivata – oltre alla conquista del titolo da parte di Button – la concitazione dei primi giri a creare il punto di rottura che ha segnato poi tutta la gara. Trulli e Sutil, due che potevano essere protagonisti si sono eliminati; Raikkonen è stato tolto dalla lotta per il podio prima da una toccatina di Sutil al posteriore, e poi da un taglio di traiettoria da ritiro di patente da parte del buon Webber che quanto a tattiche piratesche di guida – vedi anche Nurbrurgring 2009 e Fuji 2008 – è uno che potrebbe fare seminari e conferenze in giro per il mondo.
Vediamo quindi un grafico che dettaglia gli scambi di posizione avvenuti nei primi due giri; e sono davvero tanti:
L’intreccio tra le varie linee è esemplificativo del terremoto che i primi chilometri hanno scatenato sugli equilibri della gara.
Mentre davanti Webber controllava Barrichello, stile gatto col topo, dietro iniziavano le risalite dei soliti noti persi a fondo classifica. Ecco in dettaglio l’avanzata lenta ma inesorabile dei vari Button, Hamilton, Raikkonen e Vettel. Prima vediamo il grafico delle posizioni con i cambiamenti di posizione dei sopracitati in bella evidenza:
Poi vediamo il confronto dei tempi sempre dei quattro – più o meno fantastici – rispetto al passo gara del vincitore Mark Webber:
A parte il primo stint in cui i quattro si ritrovano impegnati a lottare a suon di sorpassi e spinte, il loro ritmo è assolutamente a livello del vincitore.
E infine l’unico gioco delle coppie proposto per questo Gp del Brasile: quello tra il fresco campione del mondo 2009 Jenson Button e il compagno di squadra – nonché sfortunato e sconfitto proprio a casa sua – Rubens Barrichello:
Anche qui dopo il primo stint in cui Button si è trovato un coriaceo a dir poco Kobayashi, il ritmo dell’inglese era da uno che voleva fortissimamente quello che ha conquistato. Ci si è messa poi la foratura di Rubens a chiudere definitivamente ogni discorso mondiale.
Scritto da: Andrea Corbetta
I commenti sono chiusi.