Quasi non sembra vero dopo questa lunghissima attesa, ma finalmente siamo nella settimana di avvicinamento al Gran Premio d’Austria, primo appuntamento di questa travagliata stagione. Prima dell’inizio delle ostilità, il sito ufficiale della F1, f1.com, ha pubblicato 10 domande scottanti che animeranno i GP, alcune delle quali sorte proprio durante il periodo di lockdown.
1. Come affrontare le nuove norme?
Le misure anti-Coronavirus dovute alla necessità di mantenere il distanziamento sociale, con nuove procedure per team e media e tribune vuote, e la disputa di due gare consecutive sullo stesso circuito (per ora Austria e UK) ci restituiranno una F1 decisamente… strana. Questi cambiamenti radicali rispetto al passato sollevano tanti dubbi: come si organizzeranno team e piloti nei garage? Qualcuno dei 20 piloti risulterà positivo al virus, prima o poi? E Raikkonen riuscirà a trattenere la gioia causata dalla soppressione del ring delle interviste? (Si scherza…)
E’ un passo verso l’ignoto: tocca adattarsi a questa “nuova normalità”.
2. Chi sarà favorito dal nuovo calendario?
Fra i tanti motivi per cui questa stagione 2020 è unica, c’è il calendario: stravolto rispetto ai piani iniziali e, a pochi giorni dall’inizio del Mondiale, ancora incerto riguardo date e destinazioni. Per ora sono stati confermati solo i primi 8 eventi, con i primi 2 al Red Bull Ring, seguiti dal GP d’Ungheria. Musica per le orecchie di Max Verstappen, vincitore degli ultimi due GP in Austria; proprio l’olandese potrebbe essere fra i principali beneficiari dello sconvolgimento dei piani iniziali. Qualcun altro, invece, potrebbe vedere il proprio vantaggio messo a rischio…
3. Cosa farà Vettel nel 2021?
Mercedes? Renault? Racing Point? Ritiro? L’annuncio shock della separazione fra Sebastian Vettel e la Ferrari ha dato il via a speculazioni di ogni genere, surrogate dalle dichiarazioni di più parti. L’ex compagno Mark Webber crede ad un possibile anno sabbatico, Toto Wolff ammette di non poter non considerare Sebastian (anche se, come sfuggito allo stesso finlandese, la conferma di Bottas è praticamente scontata) e la Renault pare interessata, ma l’azienda sta attraversando un periodo economicamente complicato. Attendiamo con ansia di conoscere le sorti del #5.
4. Hamilton batterà i record di Schumacher?
I numeri parlano chiaro: la stagione 2020 potrebbe proiettare Lewis Hamilton dritto nell’Olimpo della F1. I record apparentemente imbattibili registrati da Michael Schumacher sono vicinissimi: le 91 vittorie (Hamilton è a quota 83), i 155 podi (contro i 151 del britannico) e, soprattutto, il settimo titolo mondiale. Visto lo strapotere Mercedes, le chance di vedere il #44 riscrivere il libro dei record sono davvero alte, ma meno di quanto lo sarebbero state con un calendario completo.
5. Alonso tornerà nel 2021?
La voce rimbalza da quando Fernando Alonso ha lasciato lo sport a fine 2018, ma questa volta sembra esserci una possibilità concreta di rivedere l’Asturiano in griglia: il sedile in Renault, lasciato libero (a partire dalla prossima stagione) da Daniel Ricciardo. L’idea è molto romantica, ma ci sono degli ostacoli da superare: in primis, come per Vettel, le pretese economiche; in secundis, l’incognita sulla crescita di Esteban Ocon, che ha tutte le carte in regola per diventare un top driver. Sotto questi punti di vista, un pilota meno esperto e meno costoso, come il prodotto dell’academy Guan Yu Zhou, sarebbe una scelta migliore. Inoltre, viste le prestazioni non proprio eccellenti dei francesi lo scorso anno (Quinti nel costruttori), l’interesse di Alonso nel sedile non va dato per scontato…
6. Bottas riuscirà finalmente a battere Hamilton?
Dopo il GP d’Australia dello scorso anno, si parlava di un “Bottas 2.0”: nel 2020, vedremo un Bottas 3.0 in grado di sconfiggere il suo compagno di squadra? Quando la questione è emersa durante i test, il finlandese è apparso piuttosto seccato, sottolineando però di aver bisogno di un attributo in particolare per riuscire nell’impresa: la costanza. “Quando sono al 100%, sento di poter battere chiunque. Il difficile è essere al 100% ogni fine settimana…”. Sarà sicuramente complicato, ma il #77 dovrà cercare di avvicinarsi il più possibile alla perfezione, per evitare di perdere il posto in favore del prorompente George Russell, pilota di scuola Mercedes che punta alla promozione nel team ufficiale.
7. Albon è davvero all’altezza?
Nel team Red Bull, è Max Verstappen ad attirare tutta l’attenzione mediatica; il suo compagno Alex Albon è spesso ignorato, nonostante le lodi continue che arrivano dagli altri piloti della sua generazione. Charles Leclerc, compagno di squadra del #23 in GP3, ha dichiarato: “Non appena Albon è stato promosso in F1, ero sicuro che sarebbe stato super-veloce. So quant’è bravo.”
E nonostante alcuni alti durante la sua stagione da rookie – sia in Toro Rosso che in Red Bull- sarà interessante vedere se il pilota anglo-thailandese riuscirà ad essere al livello di Verstappen ogni fine settimana. E, magari, vorrà rendere pan per focaccia ad Hamilton dopo l’incidente in Brasile che costò ad Albon il primo podio in carriera.
8. La Racing Point sarà la “prima degli altri”?
Nei test pre-stagionali di Barcellona, la controversa Racing Point RP20, affettuosamente ribattezzata “Mercedes rosa” per via della sua somiglianza con la dominante W10 dell’anno scorso, ha mostrato ottime prestazioni. Secondo alcuni, potrà addirittura insidiare i 3 top-team, e con la prevista trasformazione in Aston Martin dal 2021, il futuro sembrerebbe… roseo per il team di Silverstone. Pérez ormai è una garanzia, avendo dimostrato più volte di saper portare a podio vetture non di livello, ma non dobbiamo dimenticare che anche Lance Stroll è riuscito una volta a stare fra i primi 3 (Baku 2017). Le premesse per il quarto posto finale nel costruttori ci sono tutte, ma la competizione (McLaren, Renault, AlphaTauri…) sarà feroce.
9. La Williams riuscirà a staccarsi dal fondo della griglia?
Per un pilota, la cosa più frustrante non è dover lottare con gli altri nelle retrovie, ma essere così lontani in performance dagli altri che il compagno di squadra diventa l’unico avversario da poter sfidare. Proprio questa è stata la situazione in cui si è trovata la Williams per tutto il 2019. Come confermato da Russell, la vettura 2020 è un buon passo avanti, ma realisticamente la FW43 è ancora la più lenta del lotto. Tuttavia, lottare con team come Haas e Alfa Romeo sembra una possibilità concreta.
10. Chi vincerà la corsa agli sviluppi?
Nonostante l’unicità di questa tormentata stagione, la lotta in pista sarà feroce come sempre. In un periodo di generali difficoltà economiche, dovute alla pandemia, i soldi derivanti dalla posizione finale nel campionato Costruttori saranno più importanti che mai. Ma con le nuove restrizioni aerodinamiche introdotte, quali il congelamento di molte parti della vettura per il 2021 e l’introduzione del nuovo sistema “progressivo” per l’uso della galleria a vento, tutti avranno almeno un motivo per sorridere a fine anno: chi farà bene avrà buone chance di ripetersi anche l’anno prossimo, mentre chi avrà difficoltà quest’anno potrà quanto meno beneficiare di maggiori test aerodinamici in vista della rivoluzione regolamentare prevista per il 2022.