La Scuderia Ferrari ha chiuso la gara in Bahrain con Fernando Alonso al 7° posto e Felipe Massa al 9°. Ora però, dopo aver sofferto nei primi 4 Gp del 2012, occorre lo sviluppo di cui tanto si è parlato per dare allo spagnolo una monoposto all’altezza del suo talento.
Se guardiamo alla classifica mondiale piloti, il campionato 2012 assomiglia molto a quello del 2010: Vettel, Hamilton, Webber, Button e Alonso nelle prime cinque posizioni. Due anni fa questi cinque piloti si contesero fin quasi all’ultima gara il titolo iridato che andò al tedesco della Red Bull proprio all’ultima gara!
I quattro Gran Premi sin qui disputati hanno visto sul gradino più alto del podio quattro diversi vincitori: Button in Australia, Alonso in Malesia, Rosberg in Cina e Vettel in Bahrain. All’appello mancano Hamilton e Webber che però, grazie alla loro regolarità – sempre a punti sia l’inglese che l’australiano – sono riusciti ad essere lì, a ridosso del leader e in piena lotta per il titolo mondiale.
La classifica infatti vede al comando Vettel con 53 punti seguito da Hamilton con 49, Webber 48, Button e Alonso 43. I migliori cinque quindi in soli 10 punti e tutti ancora in piena corsa mondiale.
Certo, i piloti Red Bull e McLaren possono dormire sonni più tranquilli del pilota Ferrari che è pienamente consapevole di non avere una macchina all’altezza dei rivali. E da qui partono le nostre considerazioni sul Gp appena concluso in Bahrain che ha visto la Scuderia di Maranello gioire per aver portato due monoposto in zona punti. Che dire? Le aspettative a Maranello, o forse sarebbe più corretto parlare di promesse, erano ben altre ma per ora gli uomini del Cavallino Rampante si devono accontentare di raccogliere qualche misero punto. L’importante però è non gioire troppo e sedersi sugli “allori” che non sono tali! La Ferrari deve tornare ai vertici: glielo chiedono i suoi tifosi, glielo chiede il Presidente, glielo chiede la Formula 1 tutta!
Archiviate queste prime quattro gare, ora la F2012 sarà rivoluzionata. In pista la prossima settimana al Mugello speriamo di vedere i frutti di questa rivoluzione che, se non sarà tale, costerà il titolo ad Alonso e il posto a qualche (ir)responsabile che siede ancora al muretto della Scuderia.
Non è più concesso alcun errore da parte di nessuno: Alonso ha dimostrato di essere il migliore. Ora spetta alla Ferrari dare allo spagnolo la macchina evoluta in grado di essere al pari delle altre monoposto in pista! Se così però non fosse, Alonso sarebbe “libero” di guardarsi in giro per accasarsi dove merita…
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