Jacques Villeneuve sulla Ferrari F1, trent’anni dopo il padre Gilles
Jacques Villeneuve girerà a Fiorano con la 312 T4, l’auto usata dal padre Gilles, il pilota ma, soprattutto, l’uomo che ha un posto d’onore nella storia della Ferrari.
Fra un mese esatto, l’8 maggio 2012, ricorre il trentesimo anniversario della scomparsa di Gilles Villeneuve. “Il suo ricordo – si legge in un comunicato diramato dalla Scuderia Ferrari – resta ancora vivo e intenso nella memoria di tanti a Maranello; il talento, la velocità, il coraggio al limite della temerarietà rendono il suo nome ancora straordinariamente popolare fra i nostri tifosi, anche fra i più giovani che hanno avuto la possibilità soltanto di vedere le sue corse registrare o leggerne le imprese attraverso le cronache dei giornalisti”.
E così la Scuderia Ferrari ha deciso di commemorare questa ricorrenza in maniera speciale, ricongiungendo i due nomi, Ferrari e Villeneuve, nel loro ambiente naturale: la pista.
Martedì 8 maggio Jacques, il figlio di Gilles, sarà sul tracciato di Fiorano, dove guiderà la 312 T4 usata dal padre nella stagione che vide lui e Jody Scheckter dare alla Scuderia il titolo Costruttori, con il pilota sudafricano che si laureò Campione del Mondo Piloti.
Sarà l’occasione – si legge sempre nella nota – per rievocare la figura di un pilota ma, soprattutto, di un uomo che ha un posto d’onore nella storia della Ferrari e sempre lo avrà.
Quando morì avevo poco più di sette anni…ciò che rimase impresso nella mia mente fu l’accorato pianto di mia madre….mi disse è morto un grande uomo…ancora oggi quando leggo o snto parlare di lui ricordo quel maledetto incidente…e quella macchina letteralmente distrutta….
Spero solo che si tratti di un sodalizio solo temporaneo.
Gilles Villeneuve è stato un pilota che mi ha fatto emozionare, per il coraggio, la grinta, la capacità di fare cose incredibili con una Formula 1, come raramente mi è successivamente capitato.
Ricordo che la sua morte mi ha lasciato basito, perchè era un uomo che sembrava avesse fatto un patto di non interferenza con la morte. Se ne andato troppo giovane ed in una maniera che ancora oggi ha dell’incredibile.
Purtroppo il figlio Jacques non ha preso nulla dal padre se non il cognome, in più, laddove il padre era disponibile e simpatico, il figlio risulta spocchioso e francamente antipatico.
Quasi, quasi mi dispiace vederlo guidare una Ferrari, e soprattutto quella del padre.
Giuseppe
Inutile dire che Gilles generava tantissima ammirazione nella collettività degli appassionati di questo sport. Era un simbolo, e la sua tragica scomparsa non poteva non suggellarlo come mito immortale della F1.
La sua memoria, custodita nei nostri ricordi, è intoccabile ed immutabile. Abbiamo rivisto tante volte la dinamica dell’incidente e ogni volta si rinnovava in me l’angoscia di quando ho visto per la prima volta la sua macchina decollare…
Gilles era ammirato da tutti ed Enzo Ferrari stesso nei suoi confronti serbava tanta stima.
Trovo giusto e bello commemorarlo. E trovo anche giusto e bello, che si dia la possibilità al figlio di salire e guidare il mezzo che un tempo era appartenuto al padre. Chi meglio di un figlio, può contribuire al ricordo di un pilota che noi tutti abbiamo ammirato e che leghiamo indissolubilmente al mito Ferrari? Con chi, un ferrarista, potrebbe condividere il piacere del ricordo, se non con chi anche per motivi parentelari ha amato Gilles?
Sarà bello ed emozionante, rivedere la macchina di Gilles Villeneuve girare, e che a farlo non sia un altro pilota, ma il figlio stesso. Lo trovo un gesto bello non solo in ambito sportivo. Non solo un rito commemorativo, ma anche un gesto umano nei confronti di Jacques.
Dai Jacques. Hai qualcosa in comune con tantissimi di noi. Il ricordo e l’affetto per il grande Gilles. Emozioniamoci insieme.