Pirelli è pronta per il Gran Premio di Monza. Nel “tempio della velocità”, scenderanno in azione gomme medie e dure, ideali per affrontare al meglio le criticità di questo circuito.
Mario Isola, Racing Manager di Pirelli, spiega in questo video 3D come le alte velocità, frenate e impatti sui cordoli impegneranno gli pneumatici.
I punti più impegnativi per gli pneumatici sono i seguenti:
1 – Prima variante, caratterizzata da forti decelerazioni in frenata;
2 – Curva Ascari: con cambi di direzione dov’è richiesta un’elevata precisione di
guida;
3 – Parabolica: curvone ad ampio raggio con forte stress laterale per gli pneumatici.
1 – Prima Variante, Curva 1
Da 340 a 80 km/h in 150 metri. Massimo impegno longitudinale delle coperture anteriori che raggiungono i 130 gradi. Il pilota richiede massimo grip in frenata e in fase di inserimento curva che avviene a bassa velocità con poco carico aerodinamico, condizione che delega alle sole coperture l’intera capacità aderente della monoposto.
2 – Variante Ascari
Sequenza di curve sinistra, destra, sinistra in 4ª marcia a 220 all’ora. Indispensabile la precisione di guida nei cambi di direzione, assicurata dagli pneumatici con elevata rigidezza di deriva che consentono alla monoposto di mantenere sempre la traiettoria ottimale.
3 – Parabolica
Curvone veloce ad ampio raggio, gli pneumatici in appoggio sono sottoposti ad elevata saturazione laterale. La combinazione carico aerodinamico-forza laterale che arriva a 3,7 g sollecita la struttura per un periodo di tempo prolungato.
LE IMMAGINI DA MONZA