L’ultima gara dell’anno ha assegnato il titolo mondiale piloti a Sebastian Vettel. Il tedesco della Red Bull è giunto oggi solamente sesto al traguardo ma ciò è bastato per mantenere un vantaggio sufficiente in classifica (3 punti) sul rivale Fernando Alonso.
Vettel non ha certo vinto il mondiale in Brasile, così come Alonso non lo ha perso ad Interlagos. In una stagione corsa su 20 gare non può essere decisivo solo l’ultimo Gran Premio, dove, tra l’altro è successo davvero di tutto e quasi tutto “contro” il tedesco!
Alonso però avrebbe meritato il mondiale, almeno quanto Vettel. Perchè non l’ha vinto? Sicuramente per un Ferrari che non è riuscita a dare allo spagnolo una monoposto “decente”. Lasciamo pur perdere i due incidenti al via che, nell’arco di una stagione così lunga, ci possono anche stare!
VETTEL, CINQUE VITTORIE VALGONO UN MONDIALE
Bahrain (gara 4), Singapore (gara 14), Giappone (gara 15), Corea (gara 16), India (gara 17). Questi i Gran Premi in cui Sebastian Vettel ha conquistato una vittoria. Ovviamente nessuno ha fatto meglio di lui quest’anno e non solo come numero totale di vittorie. Dopo il “facile” dominio dello scorso anno (392 punti totali in 19 gare!), la vittoria di quest’anno ricorda forse un po’ di più quella del 2010, realizzata con una rimonta nella parte finale del campionato. Decisive sono state le quattro gare in Asia e Giappone, dove i 100 punti conquistati contro i 48 del rivale Alonso, hanno permesso al pilota tedesco della Red Bull di annullare il gap che lo separava dallo spagnolo della Ferrari. Alla fine sono soli tre i punti che separano il tedesco da Fernando Alonso che, così come Vettel, avrebbe meritato il titolo quanto il rivale!
LA DIFFERENZA CON IL COMPAGNO DI SQUADRA
Il primo avversario è il compagno di squadra. Chi ha corso nel motorspost lo sa benissimo. Battere il pilota che guida un’auto identica alla tua è il primo obiettivo di ogni driver. E Sebastian Vettel ci è riuscito per la terza volta consecutiva. Quest’anno i punti di distacco da Mark Webber sono 99. Lo scorso anno furono ben 134 (in 19 Gp), mentre nell’anno della conquista del primo titolo mondiale furono solamente 14, sempre su 19 gare.
IL MONDIALE PILOTI E’ MERITO DI VETTEL. NEWEY HA ALTRI MERITI!
Durante questa stagione, esponenti anche di primo piano di alcuni Team, hanno più volte parlato dei meriti di Adrian Newey rispetto alle vittorie di Sebastian Vettel. Ora, con tutto il rispetto per il genio inglese che, non a caso, ha vinto con Williams, McLaren e Red Bull, ci sono meriti che devono andare al pilota, meriti che devono andare al Team e meriti che devono giustamente andare anche a chi è a capo dei progettisti della monoposto. Quindi, onore al merito di Vettel per aver sapientemente condotto alla vittoria una monoposto che sicuramente si è dimostrata la migliore del lotto ma che, senza il campione tedesco, forse quest’anno non avrebbe vinto il mondiale! Il fatto che Webber, come ricordato sopra, occupi la sesta posizione in classifica dietro ad Alonso, Raikkonen, Hamilton e Button è lì a dimostrare che la monoposto vincente e un Adrian Newey al Tecnigrafo non bastano!
AD ALONSO L’ONORE DELLE ARMI, ALLA FERRARI NO!
Fernando Alonso ce l’ha davvero messa tutta quest’anno. All’inizio portando al traguardo e anche alla vittoria una Ferrari inguidabile, lenta, senza carico aerodinamico e chi più ne ha più ne metta e alla fine provando a resistere, come un vero mastino e compiendo rimonte sulla carta impossibili, nel tentativo – poi vano – di conquistare quel titolo mondiale piloti che forse più di ogni altro si sarebbe meritato. Sulla sconfitta pesano certamente i due incidenti al via che lo hanno messo fuori gioco in Belgio prima e in Giappone poi ma, la verità vera è che la Ferrari non è riuscita a dare allo spagnolo una monoposto all’altezza della concorrenza. Con il suo immenso talento ha saputo far meglio dei due piloti McLaren, dei due piloti Lotus e di Mark Webber ma nulla ha potuto contro un superlativo Sebastian Vettel. Tre titoli mondiali, uno di seguito all’altro, non si vincono “per caso”! Bravo, bravo, bravo ad Alonso; non altrettanto possiamo dire della Ferrari, a cominciare dalla pessima monoposto che è riuscita a portare in pista per continuare poi con la dirigenza, mai all’altezza della concorrenza sia dal punto di vista “politico” che da quello sportivo, per finire con l’assurdo rinnovo all’inutile Felipe Massa, “riscattatosi” solo in questo finale di stagione!
Classifica Piloti: Classifica Costruttori: 1. Vettel 281 1. Red Bull-Renault 460 2. Alonso 278 2. Ferrari 400 3. Raikkonen 207 3. McLaren-Mercedes 378 4. Hamilton 190 4. Lotus-Renault 303 5. Button 188 5. Mercedes 142 6. Webber 179 6. Sauber-Ferrari 126 7. Massa 122 7. Force India-Mercedes 109 8. Grosjean 96 8. Williams-Renault 76 9. Rosberg 93 9. Toro Rosso-Ferrari 26 10. Perez 66 11. Hulkenberg 63 12. Kobayashi 60 13. Schumacher 49 14. Di Resta 46 15. Maldonado 45 16. Senna 31 17. Vergne 16 18. Ricciardo 10
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