Da diverse stagioni, il sistema di scarico e in particolare la sua configurazione rappresenta uno degli aspetti più studiati e copiati dai tecnici di Formula 1.
A fine 2011 era arrivato il divieto, da parte della FIA, per i cosiddetti scarichi soffiati posizionati direttamente sul diffusore e il conseguente nuovo regolamento che imponeva un nuovo posizionamento degli scarichi stessi. E così lo scorso anno abbiamo visto un gran fermento di idee, soluzioni e prove.
Quest’anno invece, grazie anche all’esperienza accumulata lo scorso anno, i team si sono praticamente divisi in due, parlando sempre di soluzioni per gli scarichi: Red Bull e Lotus hanno sviluppato una soluzione ben precisa (che chiameremo di Tipo A), mentre tutti gli altri sono andati in una direzione un po’ diversa (che chiameremo di Tipo B).
SOLUZIONE DI TIPO A – RED BULL e LOTUS
La foto qui sotto, scattatata da noi durante la giornata di test di ieri a Barcellona, mostra molto bene la conformazione del posteriore della Red Bull e in particolare degli scarichi. Questi soffiano, attraverso dei condotti, in direzione parallela al senso di marcia e la soluzione di tipo A è completata da apposite feritoie poste in prossimità del fondo piatto che “recuperano aria”, convogliandola poi nel diffusore.


Questa soluzione di tipo A è una ragionata evoluzione della conformazione 2012, a cui Adrian Newey era giunto dopo tantissimi altri tentavivi diversi. La Lotus 2013 presenta una soluzione del tutto analoga a quella della monoposto Campione del Mondo. La foto qui sotto mostra con estrema evidenza come le due vettura siano “quasi identiche” nel disegno degli scarichi e soprattutto nella loro posizione e orientamento.

La monoposto inglese di Raikkonen e Grosjean presenta anche le stesse analoghe aperture della Red Bull, in prossimità del fondo piatto (foto qui sotto).

SOLUZIONE DI TIPO B – FERRARI, MCLAREN, MERCEDES, SAUBER, …
La soluzione per gli scarichi che chiamiamo di Tipo B presenta un elemento che contiene la parte terminale del condotto degli scarichi che ha un orientamento non parallelo al senso di marcia ma risulta inclinato verso l’esterno della monoposto con un anglolo che varia da 15 a 30 gradi circa. La foto qui sotto, della Ferrari F138 vista a Barcellona, mostra molto bene quanto descritto.
La Scuderia di Maranello non è però l’unica ad adottare questo tipo di soluzione. Anche McLaren, Mercedes, Sauber, Williams, Force India, Toro Rosso, Caterham e Marussia hanno una conformazione analoga della zona degli scarichi. Qui sotto alcune immagini al riguardo.
CONCLUSIONI
Premesso che è molto difficile poter valutare le due soluzioni (Tipo A e Tipo B), a quanto visto e descritto sopra possiamo aggiungere che la conformazione adottata da Red Bull e Lotus dovrebbe assicurare un miglior sfruttamento delle mappature del motore Renault, permettere di avere un assetto più picchiato (monoposto bassa all’anteriore e più alta al posteriore) e infine l’orientamento dei gas di scarico parallelo al senso di marcia dovrebbe garantire un maggior “lavoro” della parte alta del diffusore, migliorando l’estrazione del flusso d’aria che arriva dal fondo vettura. La soluzione di Tipo B, forse anche più facile da mettere a punto, avrebbe il vantaggio di veicolare molto puntualmente i flussi dei gas di scarico in prossimità della parte interna delle ruote posteriori, favorendo in maniera ottimale l’estrazione dell’aria dal fondo vettura.
AGGIORNAMENTO DEL 2/3/2013
Durante i test di Barcellona di sabato 2 marzo, la Williams ha provato una nuova soluzione per gli scarichi, abbandonando di fatto la soluzione di tipo B, per adottarne una di tipo A, simile a quella di Red Bull e Lotus. Anche il team inglese dispone del motore Renault. Molto probabilmente questa soluzione ben si adatta alle mappature del propulsore francese!