Capolavoro di Fernando Alonso nel Gp di Barcellona. Seconda vittoria stagionale per l’asturiano a Montmelò, dopo il successo in Cina. Il ferrarista fuga i dubbi della vigilia dovuti a qualifiche sottotono e conseguenziale partenza in terza fila, alla luce di una marcata superiorità dal punto di vista del passo gara da parte della F138, supportata da un ottimo bilanciamento e da una strategia di gara perfetta nella gestione dell’usura dei pneumatici.
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Dietro Fernando un ottimo Kimi Raikkonen, che con una guida regolare e aggressiva durante il weekend catalano, conferma di poter dire la sua per la conquista del titolo iridato. Terzo posto per l’altro ferrarista, Felipe Massa (nono posto in griglia di partenza), che ha cercato di insediare fino alla fine il finlandese della Lotus, facendo gioco di squadra, ma si è dovuto arrendere al decadimento delle gomme. Solo quarto Vettel, che precede il compagno di squadra Webber e Rosberg.
LA PARTENZA – Come prevedibile l’egemonia delle Frecce d’Argento in qualfica si sfarina in gara. In costante affatto sul long run, Rosberg ed Hamilton, perdono subito le posizioni di testa. Alonso conferma le sue doti di “scattista” (in partenza da 25 Gp non perde posizioni) e allo start sopravanza Raikkonen ed Hamilton, tallonando Vettel.
FERRARI OK – Più passano i giri, più la Ferrari conferma lo stato di grazia, l’ottimo passo gara e di raggiungere una velocità di punta nel rettilineo di gran lunga superiore rispetto alle altre monoposto. In fretta la Mercedes di Hamilton viene risucchiata dal “gruppone”. Romain Grosjean deve abbandonare le sue velleità, è costretto al ritiro per il cedimento di un tirante.
LA SVOLTA – All’11esimo giro, una prima svolta della gara. In uscita dal pitstop, Alonso attacca Vettel e prende la posizione. Lo spagnolo è subito aggressivo ed è si pone sugli scarichi di Rosberg, facendosi vedere negli specchietti. Il ferrarsta supererà Nico Rosberg, che sarà superato anche da Vettel. Da segnalare anche il drive through inflitto a Maldonado per aver superato la velocità limite in pitlane. Al 21esimo giro lo spagnolo della Ferrari è richiamato ai box per montare gomme PZero orange Hard, Fernando rientra in quarta posizione e Vettel si porta momentaneamente al comando. Si arriva a metà gara con un duello avvincente tra lo stesso Vettel e Raikkonen. Il finlandese tenta due volte di infilare il Campione del mondo. Al 33esimo giro, il sorpasso riesce, dopo un attacco sferrato alla curva 1. Nonostante la lotta serrata ingaggiata con Vettel, Raikkonen guadagna due secondi in un paio di giri nei confronti di Felipe Massa, portandosi speditamente a caccia del secondo posto. Il finlandese spinge fortissimo, è una vera e propria furia, ma dovrà poi cedere di fronte allo strapotere Ferrari. Al 36esimo giro escono i meccanici Ferrari: Fernando rientra ai box per montare gomme Pzero White Medium (terzo pit stop), c’è tempo, al rientro in pista per un sorpasso spettacolare ai danni di Raikkonen. Il pubblico è in delirio e scandisce il nome dell’asturiano dalle tribune. Massa riesce a recuperare e si pone momentaneamente alle spalle del compagno di scuderia. Nel frattempo la Red Bull va in difficoltà, nonostante le innovazioni, la scuderia non è riuscita a migliorare in termini di tempi, il divario dalla Rossa e non soltanto per una questione di gomme. Gomme che danno noie a Eric Vergne che ha il solito problema con un battistrada saltato del tutto, come accaduto a Di Resta in qualifica e sarà costretto al ritiro. Nonostante l’assenza di Pat Fray, ricoverato e operato per un’appendicite, la bstrategia Ferrari ha funzionato a meraviglia, ben bilanciata ed equilibrata nell’assetto, la F138 si invola verso la vittoria, quando arriva un altro colpo di scena.
BRIVIDO ALONSO – La vettura di Alonso raccoglie un detrito che provoca una foratura: pit stop anticipato e rischio di perdere il battistrada della gomma. Il resto è una passerella per l’asturiano che ha il tempo di scherzare via radio: “Saranno i dieci giri più lunghi della storia”, prima di concedersi all’apoteosi con tanto di giro d’onore con la bandiera spagnola al termine dei 66 giri previsti. Alle sue spalle taglia il traguardo Kimi Raikkonen, seguito da Felipe Massa, da Sebastian Vettel, Webber e Nico Rosberg. Il distacco dal campione del mondo diminuisce sensibilmente, portandosi a 17 punti. L’impressione è che sia iniziato un altro Mondiale.
GP Spagna, Ordine d’arrivo - 12 Maggio 2013 Pos Pilota Team Tempo Gap 1. Alonso Ferrari - 2. Raikkonen Lotus-Renault +9.3 3. Massa Ferrari +26.0 4. Vettel Red Bull-Renault +38.2 5. Webber Red Bull-Renault +47.9 6. Rosberg Mercedes +68.0 7. Di Resta Force India-Mercedes +68.9 8. Button McLaren-Mercedes +79.5 9. Perez McLaren-Mercedes +81.7 10. Ricciardo Toro Rosso-Ferrari +1GIRO 11. Gutierrez Sauber-Ferrari +1GIRO 12. Hamilton Mercedes +1GIRO 13. Sutil Force India-Mercedes +1GIRO 14. Maldonado Williams-Renault +1GIRO 15. Hulkenberg Sauber-Ferrari +1GIRO 16. Bottas Williams-Renault +1GIRO 17. Pic Caterham-Renault +1GIRO 18. Bianchi Marussia-Cosworth +1GIRO 19. Chilton Marussia-Cosworth +1GIRO 20. Vergne Toro Rosso-Ferrari - 21. Van der Garde Caterham-Renault - 22. Grosjean Lotus-Renault - Giro più veloce: Gutierrez (Sauber) 1.26.217 Classifica Piloti: Classifica Costruttori: 1. Vettel 89 1. Red Bull-Renault 131 2. Raikkonen 85 2. Ferrari 117 3. Alonso 72 3. Lotus-Renault 111 4. Hamilton 50 4. Mercedes 72 5. Massa 45 5. Force India-Mercedes 32 6. Webber 42 6. McLaren-Mercedes 29 7. Di Resta 26 7. Toro Rosso-Ferrari 8 8. Grosjean 26 8. Sauber-Ferrari 5 9. Rosberg 22 10. Button 17 11. Perez 12 12. Ricciardo 7 13. Sutil 6 14. Hulkenberg 5 15. Vergne 1
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