Cresce la tensione in vista del Gp di Barcellona. Tra una settimana si torna a correre e la Ferrari vuole riscattare il Bahrain. In Spagna la tradizione motoristica è stata per un lungo periodo di tempo legata alle due ruote. Tuttora la penisola iberica è uno dei terreni più fertili per gli eventi motociclistici ma negli ultimi venticinque anni le imprese di due piloti hanno determinato un boom di interesse per lo sport automobilistico: Carlos Sainz e Fernando Alonso. Entrambi sono bi-campioni del mondo, Sainz nel WRC ed Alonso in Formula 1 ma Fernando conta di incrementare ancora il suo bottino.
Il Gran Premio di Spagna, gara entrata a far parte del Mondiale di Formula 1 nel 1951, si disputa dal 1991 sul Circuit de Catalunya, vicino Barcellona. Nelle ventidue gare disputate su questa pista, la Scuderia Ferrari ha colto sette successi, l’ultimo nel 2007, anno in cui Kimi Raikkonen conquistò il titolo iridato. Una tradizione decisamente positiva, ma a far diventare l’appuntamento spagnolo davvero molto speciale per tutta la Scuderia è stato l’arrivo in squadra di Fernando Alonso. E negli ultimi dieci anni l’appuntamento annuale su questo circuito è diventato straordinario, soprattutto per il calore che sanno trasmettere i tifosi di Fernando, trasformando il Gran Premio in una vera e propria festa. E non potrebbe essere altrimenti, visto che il pilota spagnolo è sempre più il simbolo nazionale nelle competizioni automobilistiche. La grande affluenza di pubblico che riempie le tribune del circuito sin dalle prime prove del venerdì è la certificazione di una grande passione manifestata con lo sventolio di centinaia di bandiere spagnole ed asturiane per tutto il fine settimana.
La gara di casa per Alonso è stata sempre molto sentita e gratificante ma, allo stesso tempo, molto impegnativa. Un mix di emozioni che Fernando ha conosciuto per la prima volta nel 2001, durante il suo primo Gran Premio di Spagna. Il weekend si concluse con la conquista della tredicesima posizione finale al volante della sua Minardi, e da allora è stato un crescendo. Nelle sue undici partecipazioni complessive, spicca la vittoria nel 2006, un successo ottenuto davanti al Re di Spagna Juan Carlos. Complessivamente Fernando ha conquistato sei piazzamenti sul podio e, nelle tre edizioni in cui è sceso in pista con la Ferrari, il bottino è stato di due piazze d’onore ed un quinto posto. “La vittoria a Barcellona del 2006 – insieme a quella di Monza nel 2010 e quella di Valencia l’anno scorso – sono indubbiamente le gare che mi hanno regalato alcune tra le emozioni più belle della mia carriera” – ha dichiarato Fernando. “Il calore del pubblico e le sensazioni che si provano quando si corre in Spagna sono sempre speciali, dal momento in cui arrivi all’aeroporto e vai in albergo e poi in circuito. I primi giri in pista, il venerdì e il sabato mattina, senti subito la passione dei tifosi sulle tribune e scatta così un’ulteriore motivazione perché vuoi fare quel qualcosa in più, magari nascosto nei dettagli, che li possa far gioire. Nasce anche così la ricerca di quel decimo di prestazione che insegui sempre quando sei nell’abitacolo di una Formula 1”. Insomma, Alonso, idolo di casa, vuole tornare a vincere per assottigliare il distacco con Vettel. Anche Felipe Massa ha una tradizione positiva in questa gara, bisogna capire soltanto se riuscirà a esprimere a livelli costanti, non replicando le opache cui ha abituato i tifosi.