Gp Spagna F1 2013: Alonso c’è, la Ferrari e Massa anche!
Il Gran Premio di Spagna ha fatto registrare la straordinaria vittoria di Fernando Alonso che, partito dalla quinta posizione in griglia, ha saputo portare la sua Ferrari fino alla prima posizione, sotto la bandiera a scacchi!
Il pilota spagnolo, sempre fortissimo in pista, è stato ben supportato da un’ottima strategia dal muretto box e da un risultato consistente di Felipe Massa che ha chiuso davanti a Sebastian Vettel.
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ALONSO DA 10: SUPERA IN PISTA, VINCE E CONVINCE!
Nessun dubbio! Il pilota più forte visto oggi in pista è stato Fernando Alonso. Quinto al via, lo spagnolo è transitato al terzo posto già al primo giro, dopo un doppio sorpasso all’esterno su Kimi Raikkonen e Lewis Hamilton. E poi un ritmo di gara impressionante, inarrivabile per tutti, coadiuvato dai box da un team Ferrari finalmente all’altezza dei migliori e con una strategia chiara e che ha messo in difficoltà gli avversari, Red Bull in primis! Il primo posto finale, la seconda vittoria stagionale, la consapevolezza di avere una monoposto da titolo mondiale, rende Alonso tranquillo e con quella giusta spavalderia di chi è consapevole di poter riportare il mondiale a Maranello. Il campionato è ancora lungo ma qui, in Spagna, ci voleva una vittoria e la vittoria è arrivata. Avanti così!
MASSA FA IL SUO LAVORO, FINALMENTE
Felipe Massa terzo, davanti a Sebastian Vettel. Per noi, e non è una sorpresa per chi ci segue da un po’ di tempo, è una notizia che ha dell’incredibile. Dopo non essere riuscito a dare alcun vero contributo ad Alonso negli anni passati, il brasiliano che chiude un Gran Premio sul podio e davanti al più diretto avversario dello spagnolo per il titolo è quasi un miracolo. Ben vengano però, per la causa Ferrari, queste prestazioni di Massa! A dire il vero, il suo viso, al termine della gara, lasciava trasparire una certa amarezza. Inspiegabile ma speriamo che Massa possa continuare così!
MURETTO BOX FERRARI, IDEE CHIARE E STRATEGIA IMPOSTA
Una Ferrari che impone la strategia non si vedeva da tempo. A Maranello hanno finalmente le idee chiare. Dopo le prove libere del venerdì è parso subito evidente, agli uomini in rosso, come una strategia su quattro soste fosse la più performante, anche se era fattibile una gara con una sosta in meno. E oggi poi nessuna esitazione nell’imporre la propria strategia, senza marcare nessuno o attendere il rientro ai box dei più diretti avversari. Bene, un top team deve agire in questo modo! Bravi, bravi davvero.
Scritto da: Andrea Gallazzi
LE FOTO DALLA SPAGNA
Alonso da quando è in Ferrari, ha sempre convinto.
Le sue prestazioni sono state sempre al di sopra della media in rapporto alla macchina in dotazione.
Si cominciava a temere di perderlo, ma fortunatamente a Maranello, sembra che quest’anno il lavoro sia stato fatto veramente bene, consegnando una vettura con le doti necessarie a rendere giustizia in pista, ad un pilota che per le capacità che possiede, non merita altro che vincere.
L’indice di bontà della macchina, non è tanto Alonso che normalmente riesce a tirare anche sangue da una rapa, ma paradossalmente lo è Massa. Quello che vediamo, non è un Massa ritrovato. Egli, è il Massa di sempre. Ciò che è cambiata è la macchina e non il brasiliano. E se Massa riesce a tagliare il traguardo in terza posizione, non vi è dubbio: la macchina è ottima. Abbiamo ritrovato la Ferrari.
Finalmente il muretto ferrari si è reso conto di avere una macchina vincente che consente di “ragionare” da squadra vincente: quando si ha un vantaggio non ha senso rimanere in pista con un alettone attaccato per miracolo, non ha senso riprovare ad attivare un’ala mobile quando c’è la possibilità che si blocchi ancora, non ha senso marcare gli avversari. Queste sono tutte decisioni che hanno senso quando, essendo in svantaggio, è indispensabile rischiare per recuperare terreno: Alonso è a meno 17 punti da Vettel perchè la Ferrari, fino ad oggi, ha adottato una strategia “da inseguitori” quando invece non c’è nessuno da inseguire. La sfortuna tirata in ballo da Alonso & Co. è solo un tentativo di trovare una giustificazione per delle condotte di gara strategicamente sbagliate. Speriamo vadano avanti così.
Forza Ferrari
Concordo con ogni parola dell’articolo! Non sono cosi convinto che la strategia dei 4 pit fosse azzeccata anche per Massa che ad un certo punto sembrava tranquillamente poter arrivare al secondo posto.
MA…
Vogliamo dire due parole su Raikkonen?
Ma come cavolo si fa dico io a tenersi Massa e lasciare libero un pilota cosi?
Quanto avrebbe avuto in piu la Ferrari con Raikkonen e il fermo a casa?
Raikkonen non si discute: è un grande, veloce, intelligente, aggressivo ma delicato con la meccanica, sensibile e preciso. Avesse un’auto migliore se la vedrebbero brutta tutti.
E’ arrivato secondo, è vero, a nove secondi, ma con una fermata in meno quindi il merito è da attribuirsi più che all’auto, che va abbastanza bene, quanto alla sana gestione delle gomme.
Quello che dimostra la superiorità del pacchetto Ferrari-Alonso, sono i 26 secondi dati a Massa – stessa macchina – e i ben 38 (diconsi TRENTOTTO) secondi rifilati a Vettel, il che la dice lunga sulle qualità di Fernando, finalmente con una macchina, se non al top, perlomeno decente.
Giuseppe