Dietrich Mateschitz all’attacco di Pirelli: è lo scontro frontale, senza mezzi termini, che va avanti da settimane. Il boss della Red Bull non ha digerito la vittoria di Alonso sul tracciato di casa, avrebbe incontrato Bernie Ecclestone per esternargli tutto il suo disappunto, che è stato raccolto dalle agenzie stampa.
“Questa situazione non ha più niente a che fare con le corse, lo sanno tutti. E’ diventata una competizione di gestione delle gomme”, ha detto l’inventore dell’energy drink.
Mateschitz sostiene che l’uso delle nuove gomme ha fatto sì che la F1 diventasse altra cosa, rispetto agli obiettivi prefissati: “Le vere corse di auto sono una cosa diversa, non possiamo dare il massimo della macchina, neanche a livello di piloti. Non c’è più una vera battaglia per la pole visto che tutti devono risparmiare le gomme per la gara. Se dovessimo correre al massimo delle nostre potenzialità, dovremmo fermarci otto o dieci volte durante un GP”,
La strada intrapresa non piace per niente alla Red Bull: “L’obiettivo era dare più spettacolarità alle corse con più soste, ma non così tante”, ha concluso.
Il consigliere Helmut Marko è stato più puntuale: “Si può davvero pretendere da noi che si dica ai nostri piloti per tutto il tempo ‘fate attenzione, dovete risparmiare le gomme?’. Mi chiedo quando i problemi agli pneumatici saranno legati a gravi incidenti. C’è questo rischio, possiamo solo informare la Pirelli di ciò”. L’attacco frontale alla Pirelli è solo l’ultimo di una lunga serie (d’altra parte anche Hembery ha ammesso che 4 soste sono eccessive): dei provvedimenti saranno presi a Silverstone, sperando che non sia troppo tardi.