Charlie Whiting: una F1 adrenalinica con i motori turbo
E’ stato nell’occhio del ciclone per qualche settimana per alcuni contatti con la Mercedes, ora, conclusosi il caso testgate, Charlie Whiting, direttore di gara della F1, rompe il silenzio, torna a parlare, annunciando i cambiamenti per la prossima stagione, che segneranno una nuova era per l’automobilismo, grazie all’introduzione dei motovi V6 da 1,6 litri. Una svolta che renderà il circus ancora più avvincente e competitivo.
“Abbiamo nuovi propulsori in arrivo nel 2014, con tutti i tipi di dispositivo di recupero energetico, a tal punto che penso che si potrà portare la potenza fino a un livello superiore di quello che c’è in questo momento”, ha dichiarato trionfalmente Whiting.
“Il fatto più importante di questo nuovo motore è che le auto saranno in grado di utilizzare 100kg di carburante per una singola gara”, ha dichiarato il dirigente sportivo britannico. “C’è anche un limite di flusso di carburante che verrà controllato e verificato dal misuratore di portata del carburante FIA, che sarà montato nei serbatoi di tutte le auto. Attualmente il combustibile utilizzato è di circa 140 o 150 kg, si scenderà sotto la soglia dei 100kg. Questa è una differenza significativa”.
“L’efficienza è la cosa fondamentale”, ha concluso. “Non vedrete le auto a corto di carburante – non c’è limite alla quantità di carburante una squadra può immettere in una macchina, ma c’è un limite a quanto si può utilizzare in una gara. È un cambiamento significativo per l’efficienza della vettura “.
La sicurezza sulle vetture dotate di propulsori turbo è notevolmente aumentata rispetto agli anni ’80: “Non si vedranno più i fuochi che vediamo ora,” ha detto il delegato alla sicurezza. “Le cose sono molto più sicure, come non lo sono state mai in passato. La tecnologia ha fatto passi da gigante ed è il modo più efficace di sviluppare la potenza richiesta accanto al recupero di energia: significa che vedremo alcune macchine incredibili là fuori”.
Ci sono stati dei progressi per garantire sicurezza nei circuiti di Formula 1, anche se esistono alti margini di miglioramento: “Impariamo dall’esperienza gara dopo gara, fino a quando cominceemo ad avere un impatto decisivo sul futuro dello sport automobilistico”.