Ferrari, Pat Fry: “Aggiornamenti in arrivo a Silverstone”
Ci si attende una Ferrari battagliera a Silverstone, ma non c’è una tensione particolare all’interno del team di Maranello, a pochi giorni dal Gp di Gran Bretagna: “Ogni gara ha la stessa importanza quindi non vedo Silverstone come un appuntamento speciale” – ha commentato Pat Fry – “Ad essere onesti, tutte le gare sono uguali per me: cerchiamo di vincere e di fare il nostro meglio ogni volta, che si svolgano a Silverstone, a Barcellona o a Montreal. L’obiettivo è identico: fare il massimo con quello che abbiamo a disposizione“.
I 5,891 chilometri di Silverstone, che mantiene le caratteristiche di ex aeroporto, sono un misto di curve veloci e brevi rettilinei, la Ferrari si presenterà con qualche aggiornamento: “Abbiamo dedicato tanto tempo all’analisi dei dati delle ultime gare, sia per quanto riguarda l’aerodinamica che il comportamento delle gomme, cercando di mettere insieme il miglior pacchetto possibile per Silverstone” – ha continuato il DT di Maranello – “Abbiamo qualche aggiornamento in arrivo per questa gara e dobbiamo fare in modo di essere preparati nella maniera migliore per sfruttarne il potenziale. L’analisi dei dati provenienti dalla galleria del vento è stata effettuata pensando a quale possa essere il miglior assetto della monoposto su questo tracciato, utilizzando le novità in arrivo”.
Silverstone differisce dagli ultimi due circuiti, per certi versi si avviciana a Montmelò, dove la Ferrari ha centrato l’ultima vittoria stagionale: “Monaco e Montreal sono molto diversi dai circuiti tradizionali” – ha detto Fry – “Il primo fa storia a sé mentre a Montreal è tutta questione di trazione, come in Bahrain. A Silverstone, invece, il punto decisivo è il comportamento sulle curve veloci che si susseguono l’una all’altra: se proprio vogliamo fare un paragone ci sono dei punti in comune con Barcellona. Peraltro, ci sono delle sfide specifiche che bisogna affrontate su questa pista: con così poche curve lente, bisogna cercare di far funzionare la vettura al meglio in quelle veloci. Ciò significa ottimizzare l’altezza da terra e scegliere la configurazione aerodinamica per ottenere la miglior prestazione possibile in quest’area”.
“Sul muretto ci sono i due ingegneri di pista che, nei fatti, controllano tutta la comunicazione con i rispettivi piloti” – ha spiegato Fry – “C’è un altro tecnico che ha il compito di coordinare i meccanici e fare in modo che tutto sia pronto in occasione dei pit-stop. Inoltre, siamo in costante collegamento con il remote garage a Maranello, dove i nostri ingegneri seguono in tempo reale ogni dettaglio di ciò che avviene in pista, e con loro parliamo in continuazione della strategia la domenica. Il muretto è collegato anche con il retro box dove vengono seguiti tutti gli aspetti relativi all’affidabilità delle due vetture: nei fatti, veniamo informati soltanto quando qualcosa non funziona perché noi siamo totalmente concentrati sulla prestazione”.