Mark Webber, in un’intervista per “The Clare Balding Show“, ha svelato diversi retroscena ed episodi della sua carriera in F1. L’australiano della Red Bull, dall’anno prossimo con Porsche, ha rivelato che alcuni team lo hanno “cercato” per convincerlo a rimanere in F1 anche nel 2014.
E tra questi team c’è anche la Ferrari che ricevette anche un no da Webber nel 2012 per correre al finaco di Fernando Alonso nel mondiale appena terminato.
Mark Webber ha deciso di lasciare la Formual 1, di voltare pagina con una serie che lo ha visto debuttare nel lontano 2002 nel Gran Premio d’Ausralia.
“Non ho alcun desiderio di tornare – ha detto Webber -. Il futuro è stato Sebastian (Vettel, ndr), e loro (Red Bull, ndr) lo vogliono gratificare quanto più possibile, e se rifletti con attenzione pensi ‘questo probabilmente non è quello che vorrei’ e così prendi una decisione”.
Webber ha rivelato che, anche dopo il suo annuncio di ritiro fatto a Silverstone, è rimasto in trattativa con Red Bull per un prolungamento del suo contratto e che anche altri team si sono fatti avanti per proporgli un posto per la prossima stagione.
“Squadre come Lotus, Ferrari e anche Red Bull ad un certo punto, una volta che non potevano più ingaggiare Kimi (Raikkonen, ndr), mi hanno contattato”, ha precisato l’australiano che poi ha anche ricordato che non sarebbe stata la prima volta per Maranello.
“Avevo un contratto con la Ferrari a cui però non ho poi dato seguiro! Ero al Gran Premio del Canada 2012 e lì ho preso una decisione. Ero nella stanza d’albergo e mi ripetevo ‘no, non ho intenzione di farlo’. La gente intorno a me erano desiderosi che ciò accadesse ma io mi ripetevo ‘no, non posso ‘. I Team di F1 hanno 500 persone e andare a conoscere altre 500 persone e imparare il nuovo scenario… insomma, ci vuole tempo. Quando hai 22 anni è un conto, ma quando sei 36, 37…”.
A Webber viene chiesto anche un “pronostico” per il prossimo anno: “Red Bull saranno ancora le favorite ma penso che ci sarà un po’ di confusione”, ha detto l’australiano.
E sul suo compagno di squadra ha detto: “Abbiamo avuto alcuni momenti difficili. Come compagni di squadra, è noto che due piloti della stessa squadra vogliono la stessa cosa e, in particolare, quando ero molto competitivo contro di lui nel 2009-10, la battaglia è stata molto stretta”.
“Negli ultimi anni, però – ha ammesso Webber – Seb è diventato molto più forte, ha fatto un ottimo lavoro ed è scappato via. Io non sono proprio stato al mio posto e queste due cose insieme non possono che aver messo a dura prova il nostro rapporto e messo pressione ad altre persone all’interno del team”.
“Purtroppo – ha concluso Webber -, siamo abbastanza egoisti, sei così concentrato su te stesso che non sei interessato alle relazioni. Noi finiamo sempre ritratti insieme nelle Cartoline di Natale di ogni anno, il che è abbastanza strano: ma non siamo sinceri…”.