Tra i protagonisti della puntata di ieri di “Race Anatomy“, il programma in onda su Sky Sport F1 HD subito dopo le gare, vi era anche Mauro Forghieri, uno dei tecnici più blasonati e vincenti della storia della Formula 1. Una presenza molto importante visto che, durante la trasmissione, l’ingegnere ha spiegato in maniera molto chiara e diretta agli spettatori quali siano i punti di debolezza (e di forza) dei vari team.
Molto interessante è stata la parte sulla Ferrari, in cui l’ex tecnico della squadra di Maranello (con cui ha vinto 11 titoli mondiali) ha illustrato, prendendo spunto dalle difficoltà incontrate da Kimi Raikkonen, i problemi presenti sulla Rossa.
Forghieri, in particolare, si è soffermato sulla comprensione di quella che è una delle problematiche presenti sulla F14T, ovvero l’erogazione della potenza: Raikkonen, in particolare, ha avuto delle serie difficoltà in uscita di curva, con la monoposto che “scodava” in maniera anomala. È come se ogni volta si stesse per innescare un “effetto pendolo”, per correggere il quale si sono resi necessari diverse correzione e controsterzi.
Lo stesso tecnico, inoltre, ha sollevato un’altra tematica molto importante: alla F14-T manca trazione. Probabilmente Alonso riesce a sopperire meglio alle problematiche con una vettura che, sempre secondo Forghieri, ha messo a punto lui stesso con i suoi ingegneri: “una vettura rigida e più facile da guidare, che poco si sposa con lo stile del compagno di team”. Probabilmente ha ragione: l’annuncio di Raikkonen in Rosso è stato dato a Settembre dello scorso anno e dubito che il finlandese abbia avuto il modo di provare al simulatore la vettura prima di quella data e la vettura di certo non si crea in 5 mesi (basta pensare che la Mercedes è 3 anni che ci lavora su questo progetto..). Ciò non è sicuramente una scusante per il finlandese, però è anche un punto da sottolineare e da tenere in considerazione.
L’ingegnere, tornando al discorso principale, ha sollevato due tematiche molto importanti: gestione della coppia e trazione. Se la prima può essere anche risolta tramite un miglioramento del software, la seconda non si trova da un giorno all’altro. E in Ferrari questo lo sanno bene. Alla fine il problema che avrebbe la Ferrari non sarebbe neanche troppo distante da quello incontrato dalla Renault: nel caso del motorista francese, però, ciò che andava fuori valore era la carica della batteria che raggiungeva valori molto elevati, andando a rilasciare quel surplus durante l’erogazione, andando ad aumentare drasticamente la coppia in uscita di curva. Non a caso abbiamo visto tanti sovrasterzi da parte dei motorizzati Renault.
Forghieri, inoltre, durante la trasmissione ha sottolineato come i difetti della Ferrari siano i veri punti di forza della Mercedes, che riesce a gestire in modo eccellente tutto il complesso, tanto che si sono ipotizzate già le prime idee su un fantomatico traction control (c’è anche da dire che ha speso una quantità enorme di soldi per portare avanti questo progetto, investendo su molto su ricerca e sviluppo). Basta guardare alcuni on-board comparativi tra le Ferrari e le Mercedes e noterete come i piloti delle vetture d’argento debbano controllare molti meno sovrasterzi di quanti ne debbano controllare quelli della Rossa.
L’ingegnere ha colto nel segno: ha capito e spiegato con parole semplici quali siano i problemi della Ferrari. Ora a Maranello devono lavorare sodo per riuscire a recuperare lo svantaggio su Mercedes e Red Bull. Tra l’altro bisogna fare i complimenti al team austriaco perché è riuscito a sopperire alla mancanza di circa 80cv, non poca roba, del motore Renault, curando molto la parte aerodinamica e meccanica. Gli altri, però, non aspettano quindi bisogna darsi una bella svegliata, sopratutto per evitare di portarsi questi problemi dietro per anni.
Di seguito il video con uno stralcio della puntata di “Race anatomy” di ieri, ripreso da una fan page su facebook.