Alesi: in Ferrari serve un rinnovamento, senza Alonso!
Jean Alesi, gloria del passato Ferrari, pilota con il cuore Rosso, non si è risparmiato alla “Domenica Sportiva“, programma televisivo in onda la domenica in seconda serata sulle reti RAI.
Il francese, opinionista nella puntata andata in onda domenica scorso, ha commentato il momento di difficoltà della sua ex squadra, concentrandosi in particolare sulla direzione tecnica e su Fernando Alonso reo di essere, ormai, più un peso che un valore aggiunto: “Non possiamo assolutamente parlare male dei piloti della Ferrari – ha detto Alesi -, perché hanno due piloti scelti in maniera impeccabile. Alonso riesce a ottenere il massimo con la vettura che ha, mentre Raikkonen, se guardiamo alla velocità pura, è sempre molto forte, ma gli succedono sempre delle piccole cose che lo rallentano. La Ferrari di oggi non è neanche capace di dare due macchine uguali ai due piloti”. Insomma, per riassumere, l’importante è dare innanzitutto una macchina che funzioni allo stesso modo per i due “alfieri” del team, affidabile e, al contempo, veloce. Un modo anche per sviare le pesanti critiche volte a Kimi Raikkonen degli ultimi mesi.
“La Ferrari non va, non va assolutamente e non vedo come le soluzioni che stanno prendendo adesso possano portarli verso l’uscita del tunnel” – ha proseguito Alesi -. “Adesso c’è una nuova organizzazione che non è estremamente chiara. È partito Domenicali, che per me era molto bravo, mentre Mattiacci, che è la nuova persona che ha preso il suo posto, sembra che prima di mettere la Ferrari sulla strada giusta debba capire cosa è la Formula 1. Questo è incomprensibile…”. Un chiaro riferimento alla nuova gestione Ferrari che ha visto perdere due figure importanti in pochi mesi come quelle di Stefano Domenicali e di Luca Cordero di Montezemolo, a loro volta sostituti, secondo l’ex Ferrarista, da persone non adatte al ruolo e al mondo delle corse.
Una situazione difficile che sembra doversi protrarre ancora a lungo: “Le cose non possono cambiare da una stagione all’altra perché i cambi di regolamento che ci sono stati non lo consentono. Le Mercedes, che oggi hanno una velocità pazzesca, faranno dei miglioramenti partendo già da una macchina che ha due secondi di vantaggio su tutti gli altri”. Alesi ha trovato modo di parlare di mercato, soffermandosi sul futuro di Fernando Alonso, lanciando anche un mezzo “suggerimento” verso i dirigenti a Maranello: “Fernando quest’anno è soltanto uno spettatore degli eventi e conoscendo il suo carattere sono sicuro che soffre molto. Speriamo che non vada via perché è uno molto forte e molto importante per la squadra. Tuttavia, non vorrei fare l’avvocato del diavolo, ma credo che Alonso oggi sia più un peso che non un aiuto per la Ferrari, perché nonostante stiano cercando di dargli una macchina vincente, da cinque anni non ce la fanno. Tutti nell’ambiente capiscono che è il miglior pilota ma che non riesce a vincere per colpa della macchina. Quindi, se davvero la Ferrari ha un progetto di risalita, dovrebbe anche prendere un pilota giovane”.
Un chiaro messaggio per un futuro approdo di Sebastian Vettel in Rosso?
Già non vincevate con lui figuriamoci senza. Ancora non ha capito la Ferrari che il fatto di essere la storia della F1, perchè attualmente è una squadra di livello medio bassa, non gli attribuisce punti in più o posizioni migliori in griglia. Se non è in grado di creare monoposto competitive che abbandoni lo scenario e ci risparmi le solite frasi fatte o risparmi di attribuire le colpe ai piloti. Massa è amdato via ed è tornato a correre dignitosamente. Il problema è l’azienda e chi la gestisce