Marchionne: in Ferrari ci sono cose che non vanno! Le critiche a Montezemolo
Dopo i rumors dei giorni scorsi che volevano Luca di Montezemolo in partenza dalla Presidenza della Ferrari e la sua smentita o auto-riconferma prima delle qualifiche del Gran Premio di Monza, è arrivata oggi la stoccata di Sergio Marchionne.
Da Cernobbio, l’Amministratore Delegato del Gruppo Fiat Chrysler ha usato parole pesanti proprio nei confronti di Montezemolo: “Crearsi posizioni, pensando che siamo al di fuori delle regole e della dipendenza che esiste tra Azienda e Amministratore Delegato sono cose che non esistono”.
Marchionne ha anche aggiunto: “La cosa importante per la Ferrari, non sono solo i risultati economici ma è vincere”, rispondendo così per le rime a Montezemolo che aveva sottolineato prevalentemente i risultati economici della sua Presidenza.
Qui sotto il video con le dure parole di Marchionne:
Scusi, Sig. Marchionne, da quanti anni siamo costretti a vedere una FIAT così (Lancia e Alfa comprese, naturalmente)? Ah già, certo, lei sa come vincere in F1, infatti se fosse per i risultati economici della FIAT è da mo’ ache avrebbe dovuto andarsene.
Evidentemente lei pensa che vincere in F1 sia facile, almeno quanto essere vincente con modelli innovativi e di qualità sui mercati internazionali dell’auto.
Una domanda: cos’ha prodotto FIAT negli ultimi 10 anni? Ai SUV di BMW, Mercedes, Renault etc. con quale straordinario modello ha risposto il gruppo FIAT? Come dice? Freemont? AHAHHAHHH!!! E lei intende essere competitivo con certe scelte? Sentirle poi dire che Lancia è un marchio senza appeal fa star male… Ma lei ha un minimo idea della storia di Lancia? Per non parlare di Alfa Romeo, Maserati, marchi famosi in tutto il mondo che lei sta semplicemente lasciando naufragare.
E poi rilascia interviste ISTERICHE come questa…..
Ottimo commento, Montezemolo ha toppato il reparto corse, ma Mar…pionne ha toppato alla grande la Fiat; se non fosse stato per i numeri di Chrysler (americana) la Fiat sarebbe ormai defunta, visti i numeri risibili, anche nei marchi cosiddetti Premium.
Il Canado-abruzzese si sciacqua la bocca solo per Maserati e Ferrari, che vanno avanti senza la tecnologia Fiat, meno male.
Di solito uno queste esternazioni le fa nelle riunioni aziendali e non le sbandiera ai 4 venti per fare la solita scena mediatica…Ma li ha visti gli ultimi mondiali dove Alonso e’ arrivato secondo solo per sfortune varie? Eppure c’erano sia Montezemolo che Domenicali, fatto fuori per metterci uno che di F1 ne sa meno di Marchionne e che non sembra abbia fatto fare un salto di qualita’ alla squadra, anzi da quando c’e’lui e’ pure peggiorata…Sarebbemeglio che pensasse alla Freemont e soprattutto alla Thema che l’anno venduta solo allo stato come auto per i politici..
Ma non ho capito, adesso che ha parlato Marchionne mi state difendendo Montezemolo?
Marchionne ha solo detto cose che i veri tifosi affermano da anni: nessuno è intoccabile, e per la Ferrari non basta vendere macchine a cinesi ed emiri, ma deve anche vincere in pista!
Proprio vero, questo paese non é riformabile.
Dobbiamo rassegnarci ad un lento declino circondati dalle solite vecchie cariatidi.
Lo sfogo di Marchionne è comprensibile, anche alla luce della recente dichiarazione di Montezemolo (rimango x altri 3 anni, a quanto pare non concordata preventivamente. Che le cose nel reparto corse Ferrari non vadano per il verso giusto è sotto gli occhi di tutti. Se il n.1 non è in grado di sanare le inefficienze, si deve dimettere. Questo avviene in tutte le aziende private che si basano sui risultati.
Allora il primo a doversene andare è proprio ‘Maglioncino’ che in quanto a risultati in FIAT….
Non vincere (pur rimanendo globalmente al top) dopo gli anni di Schumy e avendo dovuto fare a meno di persone come Todt, Brawn e Byrne (oggi solo consulente parziale) può accadere, è normale. In F1 ci sono sempre stati cicli e pensare che basti cambiare gli uomini al vertice (con chi poi!?!?) è pura illusione.
Quest’anno, col senno di poi, era impensabile vincere contro Mercedes che ha investito in risorse economiche e umane pari al triplo o forse il quintuplo degli altri. Domenicali, come altri, ha le sue colpe, ma lo stato attuale dei valori in pista riflette un impegno di Mercedes di gran lunga superiore alla concorrenza, voluto dalla dirigenza anche per giustificare una presenza nei Grand Prix che altrimenti sarebbe stata insensata e controproducente.
A ‘Maglioncino’ non gliene frega niente della Ferrari se non in termini di potere e soldi.
Risultati in Fiat? Si e’comprato la terza casa automobilistica americana per un tozzo di pane ed ha salvato la Fiat dalla bancarotta. Se in Italia c’è’ ancora qualcuno che lavora in Fiat lo si deve solo ed esclusivamente a lui.
Certo ancora per poco, ma questo non e’colpa sua.
Maserati negli states +300% di vendite.
Se è’vero quello che ha promesso, l’anno prossimo mi compro la mia prima Alfa a trazione posteriore, dopo anni di Audi e BMW.
Altro che la generazioni di dinosauri che pretendevano che io andassi in giro con un’alfa costruita su un pianale della Tempra…
Sui contenuti Marchionne ha completamente ragione, non ha sbagliato nulla “6 anni che non si vince” “migliori piloti” “nessuno è indispensabile” e fino qui non ci piove.
Ci che si può reclamare è:
1) Da chi arrivino queste parole
2) Il modo e i tempi in cui sono stati detti
Partiamo dal punti 1) Marchionne, gran aziendalista, ma che ci centra con la Ferrari (escluso il legame con Fiat)? Quando mai ha parlato di Ferrari se non quando fa comodo? Sopratutto che centra lui con la gestione della parte sportiva? Marchionne sta bene dove sta.
2) Il modo, veramente brutto, è sbagliato: Montezemolo non si meritava queste parole. Si, secondo me dovrebbe farsi da parte per lasciare spazio a qualcuno con altre idee, almeno per quanto riguarda la parte sportiva, ma attaccarlo così, dopo tutto quello che ha fatto è sbagliato. I tempi, poi, durante il Gran Premio di Monza? A metà stagione? Che senso ha?
Guarda che dietro c’è’ una lotta di potere mica da ridere…Montezemolo, con l’altro compagnuccio di merende che fabbrica le scarpe in Cina ma ci scrive Made in Italy ha messo in piedi il baraccone Italo, poi grazie alle sue entrature nel golfo vuole entrare nell’affare Etyhad – Alitalia (e’l’uomo di fiducia degli emiri) un conflitto di interessi mica da ridere…magari gli Agnelli non sono molto d’accordo….
Uomo di fiducia per il semplice fatto che gli arabi hanno una quota della Ferrari, nulla più 🙂
Condivisibili e fondate le considerazioni del marmista. Montezemolo ormai è troppo coinvolto in altre attività imprenditoriali che nulla hanno a che fare con la Ferrari. Da tempo è senza grinta e non si è mai opposto realmente nelle sedi opportune (a parte le esternazioni con la stampa nostrana)agli assurdi regolamenti tecnici dell’attuale F1. Inoltre continua a sbagliare sulle scelte umane del reparto corse. Ovviamente, ciò che ha fatto di positivo in passato e i risultati dei tempi d’oro, nessuno li mette in discussione ma ora è giunto il momento di farsi da parte. Circa i risultati del Gruppo Fiat a livello mondiale (vedi Chrysler presa agonizzante e Fiat sull’orlo del fallimento), inutile negare che è tutto merito di Marchionne. Ricordiamoci che con Chrysler aveva fallito persino Mercedes!
Anche Marchionne ha i suoi limiti,tipici dei manager non di estrazione automobilistica, ma i fatti fin’ora gli danno ragione.
Non per polemizzare, ma la Chrysler, in crisi di fallimento per l’ennesima volta, è stata salvata da Obama che ha investito miliardi di dollari e dal patto che Mar…pionne ha stretto con il Sindacato Americano (in questo è stato bravo). La ripresa dell’auto in america ha poi aiutato il risanamento, ma la Fiat nulla ha dato tecnologicamente alla Chrysler, anzi è vero il contrario (vedi Thesis e Freemont) perchè le due concezioni dell’auto sono troppo lontane (a noi le macchinine a loro le auto vere) e non saranno qualche decina di migliaia di giocattoloni come la 5oo a smuovere un mercato da decine di milioni di auto.
..perdonatemi, ma i fatti danno ragione a Marchionne dove??…sulla ripresa della Fiat? sul fatto che, se ci sono ancora operai che lavorano in Fiat lo devono a Marchionne??…ok benissimo è un manager e giustamente fa il manager, ma da qui, a prendere il timone della Ferrari e diventarne presidente, a me personalmente lascia molto ma molto perplesso, per non dire fortemente deluso…per la seconda volta, la prima è stata con Mattiacci…spero che il tempo mi dia fortemente torto..lo spero fortemente!
Drake perdonali non sanno quel che fanno!
Condivido il commento di Andrea; il destino dell’auto in Italia è stato segnato prima da manosecca Cesare Romiti che ha spolpato la Fiat di modelli e tecnologie (vedi la triste fine di Lancia e Alfa), poi dagli Agnelli che volevano vendere la Fiat agli americani (General Motors) con l’amministratore Fresco, ma gli americani hanno preferito la più promettente Daewoo e finalmente, dopo aver incassato aiuti governativi, privilegi fiscali e soldi dalla General Motors e dalle banche prendono Mar..pionne che piano piano sta lasciando l’Italia.
Restano qui la Ferrari e la Maserati, spariranno gli stabilimenti delle macchinine, forse si faranno le future Alfa e qualche SUV. Ma la FCA, perchè così si chiama, è diventato un marchio straniero, come stranieri sono gli attuali proprietari Fiat, gli Elkann, e mezzo straniero è maglioncino (ma quanti ne ha, tutti uguali?). Il sogno di Olivetti è stato buttato alle ortiche.
A Mar…pionne dispiace vedere la Ferrari che non vince da sei anni? Non è che fossi un fan di Monte…prezzemolo, ma l’ex Presidente ha fatto numeri di vendita eccezionali con la Ferrari nel mondo, mai così tante Rosse sono state vendute come negli ultimi anni e allora? Si butta via il manager che ha ottenuto così buoni risultati? In nessuna azienda si sarebbe fatto e quindi penso che ci sia dell’altro.
Montezemolo ha gestito il reparto corse della Ferrari nel passato con molti successi, Mattiacci no, è un commerciale che nulla sa di corse, né tantomeno Mar..pionne che nulla sa di auto e che viene chiamato manager, forse perché licenzia e taglia, e allora ritengo che ci sia la paura, da parte della FCA che la Ferrari, come sarebbe giusto, si staccasse dal gruppo e camminasse con le sue ormai robuste gambe e quindi gli scarsi risultati di gara, che sono comuni a molti team periodicamente, sono stati la scusa per liberarsi di un eventuale pericoloso concorrente.
Personalmente sarei felice se la Ferrari tornasse ad essere interamente italiana e si scrollasse dalla livrea quel marchio più da elettrodomestico che da auto.
Oltretutto la Fiat (Mar…pionne) non ha investito quanto Mercedes nel reparto corse e quindi la crisi della Ferrari F1 è anche colpa della capogruppo. Adesso vedremo come la cura Mar..pionne si svilupoperà e che risultati avrà, altrimenti maglioncino, se fosse veramente disinteressato e coerente, dovrà dimettersi anche lui.
Saluti Giuseppe