Caterham e Marussia fuori dalla F1. Tre team pronti a schierare la terza vettura
Correva l’anno 2010 e il Circus della Formula 1 vedeva il debutto in pista di tre nuovi team: Virgin, Lotus Team ed HRT. L’uscita di grandi case come Honda, BMW e Renault aveva “costretto” Bernie Ecclestone a reclutare nuovi possibili protagonisti, attirati da alcune promesse poi non mantenute. Tra queste la possibilità di poter gareggiare in Formula 1 con un budget limitato, di ridurre i costi, di spartire una fetta maggiore dei proventi TV.
Nulla di tutto ciò e già a metà 2012 l’avventura del team HRT si dissolse nel nulla, mentre il celebre magnate britannico Richard Branson optò per cedere il team Virgin ai russi che modificarono il nome nell’attuale Marussia. Il Circus della F1 non ebbe particolari contraccolpi ma i costi per disputare una stagione continuavano a crescere di anno in anno.
Nel frattempo anche il Lotus Team cambiava denominazione in Caterham, dopo una disputa in tribunale con i legittimi detentori del brand Lotus.
E siamo ai giorni nostri, con l’annuncio non certo a sorpresa di Ecclestone che ha espressamente detto che sia Marussia che Caterham non parteciperanno al prossimo Gran Premio in Texas. Con buona probabilità non vedremo più le quattro monoposto al via di una gara di F1, nè quest’anno, nè il prossimo.
Un duro colpo per la Formula 1 ma questo è il frutto di una scellerata gestione delle risorse che premiano in maniera smisurata alcuni top team a discapito di altri. “Chi non ha le risorse per fare la F1 se ne stia a casa”, aveva sentenziato Luca di Montezemolo qualche mese fa, anticipando le difficoltà dei team minori.
Nessuna pietà dunque da parte dei protagonisti di sempre di questo sport che però, con un numero sempre più ridotto di monoposto, rischia di non essere più così attraente. Da qui l’idea, anche questa in voga già da qualche anno, di permettere ad alcuni team di schierare una terza monoposto. Ferrari, Red Bull e McLaren: questi i tre nomi dei costruttori ai quali sarà chiesto di mettere in pista la terza vettura. E sarà sicuramente così, a partire dal prossimo anno.
“Sinceramente è una brutta tegola per questa F1 e certamente dispiace che vengano a mancare due team, quattro macchine e quattro ragazzi – ha commenta Gian Carlo Minardi sul suo sito Minardi.it -. Purtroppo i cambi di regolamento hanno inciso pesantemente sulle casse di tutti i team, portando a questo risultato nelle realtà già in forte difficoltà. Mi sembra molto strana però la situazione della Marussia che, grazie ai due punti conquistati a Montecarlo da Jules Bianchi, occupa attualmente il nono posto nella Classifica Costruttori, davanti a Sauber e Caterham. Punti che a fine anno si tramutano in denaro derivanti dai diritti televisivi. Già questo aspetto dovrebbe rendere appetibile una realtà. Forse sarebbe meglio acquistare una di queste strutture piuttosto che partire da zero…”, ha concluso il manager faentino.
E in attesa forse di vedere nei prossimi anni il ritorno o il debutto di alcune grosse case automobilistiche, per il momento, accontentiamoci di vedere tre Ferrari al via di un Gran Premio di Formula 1. Non male, no?