Gp Russia F1: Rosberg e le gomme Pirelli i grandi sconfitti di Sochi
Bisogna ammetterlo, il Gran premio di Sochi non passerà alla storia per essere stato particolarmente avvincente e spettacolare.
La gara, svoltasi sul circuito disegnato tra gli edifici che hanno ospitato la recente olimpiade invernale, non ha avuto momenti emozionanti o colpi di scena. Probabilmente l’avvenimento più scioccante e particolare è avvenuto sul finire di gara quando sul circuito di Sochi ha fatto la sua apparizione Vladimir Putin in compagnia dell’inossidabile Big Bernie. Il Boss della Formula 1 ha accompagnato il capo di stato russo sugli spalti, luogo dal quale hanno potuto assistere agli ultimi dieci giri del Gp.
Il vero protagonista di giornata è stato comunque Lewis Hamilton che a bordo della sua Mercedes ha inanellato la quarta vittoria consecutiva ed ha allungato ulteriormente il vantaggio in classifica sul compagno di squadra Nico Rosberg, secondo al traguardo. Ora il tedesco è costretto ad inseguire a -17 il pilota inglese. L’ennesima doppietta stagionale di casa Mercedes ha portato i punti necessari per conquistare matematicamente il Campionato del Mondo Costruttori. La scuderia tedesca ha così conquistato il suo primo Titolo Mondiale Costruttori. Nel corso di questa stagione la Mercedes ha veramente strapazzato gli avversari. Lo strapotere tecnico a livello aerodinamico, motoristico e telaistico è stato chiaro fin dalle prime gare ad inizio stagione. Possiamo parlare tranquillamente di dominio, nonostante in qualche occasione la monoposto di Stoccarda abbia evidenziato alcune pecche dal punto di vista dell’affidabilità. Guai che però non hanno mai messo in discussione il potenziale della vettura.
Complimenti quindi ai progettisti, agli ingegneri, ai tecnici e ai piloti della Mercedes per aver realizzato e guidato in maniera impeccabile questa monoposto che sarà il punto di riferimento per lo sviluppo delle vetture delle altre scuderie in vista della prossima stagione.
Le note positive del weekend di gara finiscono qui. Infatti il Gran premio non ha saputo regalarci le forti emozioni a cui la Formula 1 moderna ci aveva abituato nel corso della stagione. Le cause che hanno portato ad una gara così piatta e priva di avvenimenti sono probabilmente due: Un Nico Rosberg poco lucido e la scelta troppo conservativa da parte dei tecnici della Pirelli sulle mescole per affrontare l’asfalto Russo.
Il pilota tedesco della Mercedes, ha commesso parecchi errori negli ultimi Gran premi che hanno sempre compromesso la sua gara e lo spettacolo. La sfida in pista tra le vetture più prestazionali del circus si è vista solo in Giappone, dove Hamilton grazie ad un sorpasso preciso e ben portato, è riuscito ad avere la meglio su Rosberg. Sembra che Nico sia in affano e senta molto la pressione del compagno di squadra, ed ora che si trova ad inseguire pare sia poco lucido nelle decisioni e molto teso alla guida.
In Russia il vero duello tra Nico e Lewis è nato e morto alla prima curva. Entrambi i piloti sono stati artefici di un’ottima partenza ma il lungo rettilineo ha permesso a Rosberg di affiancare Hamilton, sfruttandone la scia, all’interno di curva 1. Al momento della staccatona dove il pilota deve saper sfruttare al meglio i freni in carbonio Brembo e il grip offerto dagli pneumatici, Nico, tentando di ritardare la frenata il più possibile, ha bloccato clamorosamente le ruote anteriori provocando così un gravissimo “spiattellamento” degli pneumatici che gli hanno provocano, nel corso del primo giro, fortissime vibrazioni sul volante e lungo tutta la vettura. Questa manovra avventata ha compromesso la sfida per la conquista della prima posizione ed ha portato Hamilton a condurre una gara in solitaria. Solo il povero Bottas con la sua Williams ha provato a tenere il ritmo Mercedes, ma dopo un quarto di gara il finlandese si è dovuto arrendere. Lewis ha mantenuto la prima posizione fino alla bandiera a scacchi senza problemi e preoccupazioni, gestendo la gara con grande autorevolezza.
Rosberg quindi è stato costretto a rientrare ai Box nel corso della prima tornata per sostituire gli pneumatici. Montando le gomme più dure portate dalla Pirelli il tedesco è stato artefice di una gran gara in rimonta. Dopo aver ripreso la pista in ultima posizione, Nico è risalito fino in seconda piazza, con grande facilità e determinazione anche grazie ad una monoposto dal bilanciamento sopraffino. Le doti di handling e pilotaggio di Rosberg non sono in discussione, ma quando il tedesco si trova a dover competere con il compagno di squadra in una sfida corpo a corpo, tende troppe volte a spegnersi o a commettere errori fatali che lo portano a dover inseguire ora a -17 nella Classifica Piloti.
Ad uccidere lo spettacolo in questa gara ci ha pensato anche la Pirelli. I tecnici evidentemente hanno commesso qualche errore di valutazione del grado d’usura dell’asfalto russo sulle coperture. La scelta di portare il compoud Medium-Soft ci ha consegnato una gara praticamente senza pit-stop o strategie. Il grado di usura degli pneumatici era talmente basso che i piloti si sono limitati a fare una sola sosta ai box, obbligatoria per regolamento, al fine di utilizzare tutte e 2 le mescole in gara. Il dato che conferma la completa assenza di usura degli pneumatici è ben testimoniata dal caso di Rosberg. Il tedesco ha completato 53 giri, quindi tutta la gara, con gomme Medium ed ha ottenuto il giro più veloce al 52° passaggio sul traguardo. Adrian Sutil invece ha completato 40 giri con la sua Sauber, questa volta con le gomme Soft iniziali, evidenziando un bassissimo livello di usura e degrado delle coperture. Anche il Direttore Motorsport Pirelli, Paul Hembery, è intervenuto per sottolineare il ridicolo livello di degrado sulle gomme: “L’usura e il degrado sono stati estremamente bassi su questo circuito, consentendo a molti piloti di effettuare una sola sosta e a Nico Rosberg di salire sul secondo gradino del podio dopo aver percorso 52 giri con un solo set di gomme”.
Questa scelta di mescole da parte della Pirelli, così conservativa, non ha di certo agevolato lo spettacolo e le strategie. Gli strateghi delle varie scuderie non si sono dovuti impegnare più di tanto nel calcolo delle soste e della pianificazione della gara azzardando soste anticipate o ritardate. I piloti sono quindi transitatati una volta sola nell’angusta pit lane russa, senza regalare particolari emozioni.
La Forumla 1 ora si sposta in America del nord per il Gran Premio di Austin nello stato del Texas. La sfida per il Mondiale Piloti è ancora aperta e Rosberg avrà l’ennesima occasione per dimostrare il suo valore e tentare di accorciare la distanza nei confronti del compagno di squadra ora leader del mondiale. Sarà di sicuro una gara più entusiasmante, sperando in un duello decisivo tra i due piloti Mercedes in lotta per il titolo.
Scritto da: Daniele Vanin