La stagione 2015 di Formula 1, che partirà tra circa un mese, conterà sulla griglia di partenza solo 18 auto, per il fallimento e il conseguente abbandono del circus di Marussia e Caterham.
Altre scuderie, come Lotus, Force India e Sauber, non navigano in buone acque dal punto di vista finanziario e potrebbero essere le prossime vittime. La griglia di partenza 2016, nonostante il previsto ingresso del team americano Haas (con motori Ferrari) e l’interesse (per ora teorico) della Wolkswagen, potrebbe essere ancora più “asciutta” dell’attuale, con sicura perdita di interesse degli spettatori.
La classe regina dell’automobilismo non se la passa quindi bene: poca competitività in pista, monopolio della tecnologia, crollo degli ascolti televisivi, gran premi che rischiano di sparire e sponsor in fuga.
Sir Bernie Ecclestone, nonostante l’aplomb tipico inglese, inizia a manifestare qualche segno di preoccupazione e sta cercando in Flavio Briatore, ex team principal di Benetton e Renault e da molti visto come il probabile successore “dell’imperatore” della F1, idee nuove per rivoluzionare e salvare il circus iridato.
Briatore, da parte sua, non commenta le voci, ma la sua visione è da sempre stata chiara: più show, meno tecnicismi! “Se lasciamo il potere agli ingegneri chiudiamo. Sono capaci di farti spendere cinquemila euro una vite che non porterà un solo spettatore in più – dichiarò qualche tempo fa -. Mettiamo da una parte un kers e dall’altra un pilota, poi chiamiamo mille persone. Secondo voi vanno a vedere il kers?”.
Sull’attuale Formula 1, le idee di Briatore sono chiare: “Il tragico errore è stata la scelta di questo tipo di motore (turbo V6)… Senza il rumore, hanno ucciso l’eccitazione, sostituendola con la tecnologia di cui al pubblico poco importa. Se si aggiunge che questi propulsori sono costosi, il cerchio si chiude”. Ha poi chiuso: “Rimango del parere che la F1 dovrebbe essere un campionato per i piloti, non per i costruttori”.
Anche ad Ecclestone, comunque, così com’è la F1 non piace: in un’intervista al magazine tedesco “Auto, Motor und Sport” il manager inglese ha annunciato che ci saranno novità a partire dal 2017: “Dovremmo avere molte meno regole. Non si può avere una penalizzazione ogni volta che si supera una linea. E le monoposto devono tornare ad essere aggressive. E se ci sono pneumatici da 13 pollici, meglio. I piloti devono essere piloti, non astronauti telecomandati a distanza. Non voglio che continuino a seguire le istruzioni dai box”. Con riferimento ai motori, il patron della F1 ha spiegato come non gli piaccia il suono dei nuovi V6: “Un motore di una monoposto dovrebbe avere più di 1000 cavalli e deve essere rumoroso. Dovrebbe fare talmente tanto chiasso da far capire subito, alla gente, che si tratta di un propulsore di Formula 1 – ha aggiunto – . Può anche essere turbo, il numero dei cilindri non mi interessa”.
Infine una considerazione sui costi: “I motori non dovrebbero costare più di 5 milioni a stagione”. È inoltre emerso che, per aumentare le monoposto sulla griglia di partenza, Ecclestone e Briatore punterebbero a raggiungere un accordo con la Red Bull, affinchè il team austro-inglese assembli la sua monoposto del 2013, dotandola di un motore Mecachrome V8, per offrirla a bassi costi. Altri grandi team però, come Mercedes, potrebbero non essere d’accordo.
Questa è la situazione attuale e il futuro del Circus della Formula 1 presenta incertezze su diversi fronti.
Sicuramente gli amanti di un certo tipo di Formula 1, condividono pienamente quanto detto da Ecclestone e Briatore circa le criticità presenti nel circus iridato. Il motore di una monoposto non deve “sibilare” ma rombare.
I piloti devono essere liberi di battagliare tra di loro, senza temere che possano incorrere in sanzioni per ogni colpo di tosse in faccia all’avversario.
Le monoposto devono essere sì auto che rappresentano l’innovazione tecnologica per eccellenza, ma devono pur rimanere uno “strumento” in mano ai piloti che si divertono e fanno divertire.
Chiedo a questo punto ai nostri lettori e appassionati di Formula 1:
1) Vi piace la Formula 1 così com’è o preferivate quella dei cambi a leva, dell’odore di benzina che pervadeva tutta la pista, delle monoposto che scodavano ad ogni colpo di acceleratore?
2) Immaginate di essere Ecclestone (o Briatore, a seconda delle preferenze) quali sono le vostre proposte per risollevare i destini e l’interesse della Formula 1?