Alessandro Zanardi ormai lo conosciamo! A 48 anni non ha nessuna intenzione di tirare i remi in barca. Anzi è sempre pronto a stupirci e meravigliarci; una ne fa cento ne pensa! Ed ecco la nuova sfida che è pronto a fare sua: sempre con la voglia di imparare e di eccellere.
Dalle due alle quattro ruote, sul terreno a lui più congeniale: Alex tornerà al suo vecchio amore pur continuando a dedicarsi al ciclismo.
Ma anche questo suo ritorno al mondo delle corse a quattro ruote ha un qualcosa di straordinario: infatti Zanardi parteciperà ad una gara endurance avendo come compagni di team due piloti “normodotati”, ancora da definire, e quindi utilizzando una vettura, la BMW Z4 GT3, non progettata con comandi “speciali” per lui. E non una gara Endurance qualunque, bensì la 24 ore di Spa-Francorchamps, in Belgio, prevista per il 25 e il 26 luglio prossimi.
“C’è un meccanismo che è molto sottile ed è fissato al pedale. Si infila nella mia protesi che non è altro che un tubo vuoto. E visto che la protesi di metallo raggiunge il pedale del freno, mi consente di utilizzarlo. Quando esco dall’abitacolo, devo solo sfilare le protesi”. Così lo stesso pilota bolognese ha spiegato uno dei meccanismi messi a punto dai tecnici BMW, anche su suo suggerimento, per consentirgli questa nuova impresa.
“A prima vista, sembra impossibile che un ragazzo senza gambe come me si schieri insieme a piloti ‘normali’ in un evento così altamente competitivo, duro e prestigioso. So che i miei amici di Bmw Motorsport hanno tutte le conoscenze tecniche e idee innovative per gestire la sfida. Li voglio ringraziare per gli sforzi e guardo avanti a questa nuova avventura con la famiglia Bmw”, ha aggiunto Zanardi.
Una sfida non solo per lui ma anche per la BMW e i suoi tecnici, chiamati a sviluppare un sistema di guida che vada bene sia per Zanardi che per gli altri due piloti, e che nel contempo non faccia perdere troppo tempo nei cambi di pilota ai box. “Siamo davvero emozionati di iniziare questa nuova avventura con Alex. Nel suo rientro lo scorso anno con una Bmw Z4 GT3 modificata ha dimostrato ancora una volta che tutto è possibile se metti insieme determinazione e know-how tecnico. Partecipare alla 24 ore di Spa è la prossima pietra miliare nella nostra lunga e ravvicinata collaborazione. Certo non sarà un compito facile sviluppare le modifiche che sono richieste quando Alex condivide l’abitacolo con altri piloti, ma è una grande sfida”, ha commentato Jens Marquardt, direttore di Bmw Motorsport.
Il primo assaggio della vettura avverrà, probabilmente, il 19 e 20 giugno, quando il pilota bolognese parteciperà alla Blancpain Endurance Series al Paul Ricard: seguiranno poi dei test il 24 giugno a Spa, prima della gara vera e propria.
Ma l’agenda di Zanardi prevede altri appuntamenti: infatti dopo neanche una settimana dalla gara, sarà impegnato nei mondiali di paraciclismo, in programma dal 29 luglio al 2 agosto in Svizzera, con la sua hand-bike, e in ottobre prenderà parte nuovamente all’Iron Man tentando di migliorare la 272ma posizione conquistata lo scorso anno.
Il gladiatore Zanardi in questo periodo ha dovuto rallentare il ritmo dei suoi allenamenti, per completare il recupero della sua spalla: lo scorso 9 febbraio, Alex ha avuto un incidente durante un allenamento e si è fratturato la clavicola sinistra in cinque parti. Su consiglio del dottor Costa, ha fatto risaldare in maniera naturale l’osso, senza applicare placche per la riduzione.
Già oltre 20 anni fa, quando è iniziata la sua carriera in Formula 1, Zanardi ha mostrato le sue doti da combattente: purtuttavia la sua esperienza nella massima serie automobilistica è stata priva di soddisfazioni. Quattro anni, 25 gran premi e solo un punto in classifica. Dal 1995 il passaggio alla Formula Kart americana, con il team di Chip Ganassi, dove finalmente impone il suo coraggio e il suo talento, andando a vincere due titoli e guadagnandosi il rispetto dei piloti e dei tifosi americani. Un breve ritorno alla Formula 1, alla Williams: ma evidentemente la Formula 1 non faceva per lui.
Colleziona 10 ritiri su 16 gran premi disputati e dopo un anno abbandona il circus. Nel 2000 il ritorno alla Formula kart, questa volta con il team Reynard e nel 2001 il terribile incidente che lo porta ad un passo dalla morte e gli porta via le gambe. Una menomazione che invece di relegarlo su una sedia a rotelle a farsi accudire dalla sua famiglia, gli fa assaporare ancora di più la vita e gli da una carica inimmaginabile a chiunque. Da sempre una persona gentile e dotata dell’ottimismo e della simpatia tipici emiliani, Alex non solo ha dimostrato tenacia e determinazione, ma una grande umiltà e una gran voglia di fare. Un esempio vivente per tutte le sfortunate vittime di incidenti analoghi al suo e e un punto di riferimento, oserei dire, per chiunque. Con le sue imprese, la sua determinazione ha mostrato a tutti che con la voglia di vivere, di imparare e raggiungere un obiettivo, tutto è possibile. E questa nuova avventura alla 24 ore di SPA non fa che confermare tutto questo.
Sicuramente questa non sarà la sua ultima meraviglia: chi lo conosce sa che in un futuro breve dovrà di nuovo strabuzzare gli occhi leggendo che Alex l’indomabile, si starà preparando per una nuova avventura: concorrente alla Parigi-Dakar, regista di un film, giocatore di pallacanestro. Si perché nulla è precluso per un uomo che ha fatto della sfida ai limiti, il suo stile di vita.