Il Gran Premio del Bahrain, che si svolge come di consueto sul tracciato di Sakhir, giunge quest’anno alla sua undicesima edizione. Questa tappa del campionato è sempre stata considerata dagli addetti ai lavori del circus della Formula 1 come una delle più impegnative, particolari e difficili del calendario, e non solo per agli aspetti puramente sportivi.
Ripercorriamo insieme i momenti salienti di un gran premio mai banale, spesso tormentato anche da vicende politiche.
2004: Nonostante il completamento tardivo dei lavori per la realizzazione dell’impianto, nel 2004 la Formula 1 approda per la prima volta nella sua storia in Medio Oriente. La località scelta da Hermann Tilke, creatore del tracciato, è quella di Sakhir, alla periferia della capitale del paese Manama. Mai la Formula 1 aveva corso in un ambiente così caratteristico e allo stesso tempo ostile, perché il gran premio del Bahrain si svolge praticamente in prossimità del deserto. Oltre alle temperature elevate, la sabbia che arriva sull’asfalto per colpa del vento diventa il peggior nemico per monoposto e piloti.
Ad ogni modo la prima edizione nella nazione araba viene dominata dalle Ferrari. A vincere è il tedesco Michael Schumacher, che chiude proprio davanti al compagno di squadra Rubens Barrichello e a Jenson Button. Nonostante le bevande alcoliche siano legalizzate, la festa sul podio è un richiamo agli usi e costumi locali. Al posto del classico champagne infatti, in Bahrein è tradizione la Waard, una bevanda analcolica a base di acqua di rose e frutta.
2006: Dopo il successo dell’anno precedente, Fernando Alonso va a vincere nuovamente per la seconda volta consecutiva. Diversamente dalle scorse edizioni, quella del 2006 passa alla storia per esser stata la prima gara della stagione. Infatti, con lo spostamento in avanti della gara del Gran Premio d’Australia, è proprio in Bahrein che si disputa il primo appuntamento del campionato. Per gli stessi motivi, una situazione analoga si verificherà nuovamente nel 2010. In qualifica Schumacher si aggiudica la sua 65° pole position, la 180° della Ferrari, eguagliando così lo storico record personale del compianto Ayrton Senna.
In quella gara avviene il debutto ufficiale di nuovi team come la BMW Sauber, la Midland, la Super Aguri e la Toro Rosso, oltre ai nuovi volti di Scott Speed, Yuji Ide e soprattutto Nico Rosberg. E’ proprio il tedesco figlio d’arte che, al volante della Williams, centra subito il suo primo giro veloce della carriera, diventando automaticamente il pilota più giovane a riuscirci. Nella stessa corsa, Nick Heidfeld stacca il biglietto delle 100 presenze in Formula 1.
2008: Nel 2008 il grande protagonista è Felipe Massa, che con la sua Ferrari va a vincere il suo secondo gran premio consecutivo in Bahrein dopo la vittoria ottenuta l’anno precedente. Secondo in classifica è Kimi Raikkonen, che chiude la meravigliosa giornata della “Rossa” con una doppietta. Disastrosa, invece, è la prestazione di Lewis Hamilton. Il pilota inglese termina la gara soltanto al 13° posto, complice una partenza bruttissima che gli fa perdere molte posizioni. Inoltre, nel corso della sua rimonta, è protagonista di gesti anti-sportivi nei confronti dei piloti avversari che difendevano legittimamente la posizione. Una gara per lui da dimenticare.
2010: In questa edizione è ancora una volta la Ferrari ad essere la grande artefice di un successo memorabile. Ad aggiudicarsi la corsa è Fernando Alonso, che sale a quota tre vittorie in Bahrein e ottiene soprattutto la prima vittoria al volante della Ferrari. In seconda posizione giunge Felipe Massa, con il brasiliano che regala la terza doppietta della casa di Maranello in Medio Oriente.
2012: Il 2011 verrà ricordato come l’unico anno in cui la Formula 1 non ha corso in Bahrein. Nonostante i numerosi tentativi di portare comunque il circus a Sakhir, la FIA decide alla fine di non partecipare a causa delle sommosse popolari ed ai disordini dovuti alla Primavera Araba che avrebbero messo in pericolo la sicurezza dell’evento. Il ritorno in calendario avverrà nel 2012, ma da questa data si rafforzano ulteriormente le misure di sicurezza per proteggere l’incolumità dei piloti e degli addetti ai lavori da ogni attacco possibile (in quell’anno vanno segnalate anche due aggressioni da parte di uomini armati nei confronti di alcuni meccanici della Force India e della Sauber).
In gara vince per la prima volta qui Sebastian Vettel, seguito dal duo Lotus formato da Raikkonen e Grosjean. Nonostante la denominazione diversa rispetto al team storico del passato, la Lotus sale sul podio per la prima volta dal 1988, quando a raggiungere l’obiettivo in quel caso fu Nelson Piquet. Si rivede, inoltre, un pilota francese sul podio, con Grosjean che fa di nuovo sognare i francesi dopo l’ultimo guizzo di Jean Alesi nel 1998. Webber chiude invece 4°, per la quarta volta consecutiva, stabilendo curiosamente la striscia consecutiva più lunga di 4° posti ottenuti.
Per uno strano scherzo di coincidenze, gli stessi piazzamenti sul podio verranno replicati uguali identici anche nel 2013, stabilendo il terzo caso simile in Formula 1.
2014: Per la prima volta in Bahrein (così come accadrà quest’anno), la gara viene svolta in notturna per festeggiare la 10° edizione del gran premio. In onore del pilota che qui vinse nel 2004, la prima curva del tracciato viene inoltre intitolata a Michael Schumacher, il quale all’epoca era da pochi mesi entrato in coma a causa dell’incidente con gli sci avvenuto sulle montagne francesi (Keep Fighting Michael!).
Button tocca le 250 partecipazioni in Formula 1, ma la gara è tutta uno spettacolo offerto dai piloti delle Mercedes Hamilton e Rosberg. Al posto di conservare le posizioni e mantenere tranquillamente il distacco abissale sugli inseguitori, i due compagni di squadra iniziano una vera e propria battaglia a suon di sorpassi e controsorpassi che esalta il pubblico. Alla fine è l’inglese a vincere davanti al tedesco, con i due che a fine gara ridono e scherzano divertiti da quella battaglia. Nessuno lo sa, ma quelle immagini sorridenti dei due saranno una delle ultime prima di una rivalità che li porterà da amici a separati in casa.
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