Lunedì 07 aprile 2015, Pasquetta, ore 10.00. Partenza da Milano: destinazione Torino. Il capoluogo piemontese, per un giorno, si trasforma nella meta di ricordi ed emozioni per un appassionato di Formula 1 e un tifoso dell’indimenticato e indimenticabile Ayrton Senna.
“The Magic”, era il soprannome di Ayrton, quando pennellava con le sue monoposto le curve dei circuiti di tutto il mondo: Magic, come le sue traiettorie, impensabili per chiunque, come le sue imprese che andavano al di la di una pole position, della vittoria di un Gran Premio o di un Mondiale. Perché Senna non era, o meglio è, solo uno dei piloti più forti di tutti i tempi. E stato anche un uomo che ha affascinato anche chi sapeva a malapena cos’era la Formula 1.
Il suo viso pulito e velato sempre da una malinconia mal celata, il suo stretto rapporto con Dio e la Fede, lo hanno reso agli occhi di molti un personaggio quasi mitologico. Non a caso la sua morte ha scosso non solo l’intero Brasile, ma un po’ tutto il mondo, come se Ayrton fosse un eroe dei nostri tempi.
Durante il viaggio la mente si affolla di ricordi e di immagini che vengono immediatamente proiettate in aspettative su quello che da li a poche ore potrò ammirare.
Arrivo a Torino alle 12.00 circa. ll tempo di un fugace pranzo in centro e via alla ricerca di ADPLOG, la sala espositiva gestita da un altro campione, Alessandro Del Piero, che ospita, dal 05 febbraio, la mostra dedicata ad Ayrton. “ADPLOG è un’idea nata, fortemente voluta e realizzata da Alessandro Del Piero, per celebrare le eccellenze del mondo dello sport, dell’arte, della musica, del cinema e della fotografia. Con questa Mostra Alex vuol far rivivere con immagini, video e oggetti inediti la vita sportiva, e non, di Senna: una retrospettiva per raccontare l’uomo e il pilota.” E’ con queste parole che la Responsabile del Centro ci introduce alla prima sala della Mostra, a pianterreno. L’intero spazio è dedicato alla carriera sportiva del brasiliano. In primo piano ovviamente campeggiano due delle sue monoposto: la Lotus 98T “John Player Special” del 1986 e la McLaren MP4/8 Honda V12 del 1993, con le relative tute da gara e l’immancabile casco giallo, riportante i colori del suo amato Brasile.
Alle spalle della McLaren, si trova il kart con cui Senna ha mosso i primi passi nel mondo delle corse: dietro di esso due foto del giovane Ayrton, da cui trapela la passione per le quattro ruote e la volontà di diventare il numero uno.
Il percorso sportivo di Ayrton è completato tramite video proiettati a ciclo continuo e immagini fotografiche del famoso fotografo di F1,e amico di Ayrton, Keith Sutton. Affascinante la foto di un giovane Senna abbracciato a quello che, negli anni successivi, sarà il suo più acerrimo rivale, Alain Prost, e in compagnia di Nelson Piquet e Nigel Mansell: fotografia simbolo di una Formula 1 meno tecnologica ma sicuramente più affascinate ed emozionante. Una stretta al cuore, pensando al destino crudele che li ha accomunati, trasmette l’immagine dell’ormai affermato campione brasiliano, che parla con il giovane e rampante Michael Schumacher.
Terminata la visita al pianterreno, si scende al piano inferiore per addentrarsi in un aspetto più intimo di Ayrton: moltissimi e inediti oggetti personali del brasiliano, ricercati ed esclusivi, raccontano il Senna uomo, che, pur all’apice della notorietà, non ha mai dimenticato le favelas del suo Brasile.
Da una parte troviamo la collezione di caschi di Senna, un kart con i colori del brasile e autografato dallo stesso Ayrton e i numeri dei suoi successi sportivi. Dall’altra parte una serie di cartelloni informativi descrivono l’attività e i risultati raggiunti dall’Instituto Ayrton Senna, fortemente voluto dal pilota, fondato e gestito dalla sorella del brasiliano, Viviane Senna, dopo la sua morte.
Sempre al piano inferiore è possibile acquistare prodotti a marchio Senna il cui ricavato, come quello della vendita dei biglietti, sarà interamente devoluto alla Fondazione.
Già soddisfatto, ma non del tutto pago, salgo al primo piano, dedicato ad un affascinante e quanto mai inedito parallelo tra due miti: Ayrton e Alex, campioni indiscussi nei rispettivi sport, raccontati in una serie di immagini e ricordi della loro vita personale, che non possono non strappare un sorriso. Dalle fotografie di Senna e Del Piero nella normalità dello loro famiglie, a quelle che li ritraggono all’apice del loro successo, sul gradino più alto del podio o con la coppa del mondo alzata al cielo. Tra gli oggetti presenti anche la coppa vinta da Senna al GP di Interlagos, nel suo Brasile, nel 1993, e i guanti di gara firmati da lui e da Schumacher, nel tragico week end di Imola del 1994.
Sempre al piano superiore si trova una rassegna stampa, italiana ed estera, dedicata alla Mostra, dalla quale si può intuire che la Mostra ha riscosso un notevole successo, vista la decisione degli organizzatori di prorogarla al 31 luglio.
La mostra si conclude così: il tempo di lasciare scritte nel registro, posto all’ingresso, le proprie impressioni e si ritorna per le strade di Torino, con un piccolo senso di vuoto, mai colmato, da quel lontano 01 maggio 1994.
Una Mostra semplice, essenziale e curata, con il chiaro intento di alimentare emozioni e ricordi in chi ha avuto la fortuna di conoscere Senna, anche solo attraverso la TV o i giornali, e di ammirare le sue gesta sportive: ma anche a far conoscere alle nuove generazioni un uomo e un pilota che per quello che è stato, prima ancora per quello che ha fatto, può rappresentare sicuramente un esempio e una fonte di ispirazione. E’ quello che emerge anche dalle parole di Alessandro Del Piero in occasione dell’inaugurazione della Mostra: “Ayrton Senna è un mito non solo per il mondo dei motori, ma per qualunque sportivo. Dalla sua vicenda umana e professionale, dal suo esempio, è possibile ricavare grandi insegnamenti e sono felice che questa esposizione possa contribuire a mantenere viva la sua memoria, magari soprattutto tra i più giovani. La sua è una storia di coraggio, agonismo, passione, determinazione, professionalità, voglia di vincere. Tutta la sua storia è attraversata da una straordinaria umanità, ed è soprattutto questo che vogliamo raccontare nell’evento che abbiamo il privilegio di ospitare in ADPLOG. Sono convinto che si tratti di una grande opportunità per l’Italia sportiva e non e soprattutto per Torino, capitale europea della sport 2015”
Un ringraziamento al grande Alessandro del Piero, agli organizzatori e a tutti coloro che hanno contribuito a regalare ai tifosi di Senna e agli appassionati di Formula 1 in genere, una “macchina del tempo” dei ricordi nel centro di Torino.
Mostra Ayrton
Dal 05 febbraio al 31 luglio 2015 (prorogata)
Orari:
– lunedì chiuso
– dal martedì al venerdì dalle 15 alle 19
– sabato e domenica dalle 11 alle 19
ADPLOG
Via Piero Gobetti n° 10
10123 TORINO (TO)
Tel +39.011.2307087
Fax +39.011.2307086
www.adplog.com
Ingresso 5 euro – gratuito per i minori di 13 anni, over 65 e diversamente abili