Gp Spagna F1 history remix: le edizioni più belle della gara di Barcellona
Il Gran Premio di Spagna da qualche anno a questa parte sancisce il debutto stagionale della Formula 1 in Europa, con il Circus che torna nel Vecchio Continente dopo le tappe in Australia e le varie prove disputate in Asia. La gara di domenica, che si svolgerà sul circuito di Montmelò, a pochi passi da Barcellona, sarà l’edizione numero 25 del Gran Premio di Spagna su questo tracciato, mentre il campionato 2015 porterà a toccare quota 45 presenze per l’appuntamento iberico nella massima serie.
La primissima edizione, in un’epoca dove la Formula 1 ancora non esisteva, si disputò nel 1913, con la vittoria del pilota di casa Carlos de Salamanca sul tracciato cittadino Guadarrama, vicino alla capitale Madrid.
Una volta istituito il campionato nel 1950, l’anno seguente la Spagna entrò ufficialmente per la prima volta in calendario con la gara di Pedralbes, un altro circuito cittadino costruito nelle vicinanze di Barcellona. Il pilota che per primo ebbe l’onore di vincere nella terra dei tori fu l’argentino Juan Manuel Fangio, che salì sul gradino più alto del podio con la sua Alfa Romeo.
Dopo una seconda edizione disputata a Pedralbes nel 1954, la Spagna non ebbe più a che fare con l’ambiente della Formula 1 fino al 1967, quando l’autodromo di Jarama, situato alle porte di Madrid, fece in modo che la classe regina dell’automobilismo tornò sotto il cocente sole spagnolo.
Nella prima metà degli anni ’70, Jarama alternò il Gran Premio di casa con Montjuich, un circuito di stampo motociclistico situato nelle zone dell’omonimo parco di Barcellona. Il tracciato madrileno rimase in calendario fino al 1981, anno in cui Gilles Villeneuve vinse la sua ultima gara in carriera resistendo eroicamente all’attacco, per diversi giri, di ben quattro monoposto, con il quarto classificato, Elio de Angelis, distanziato di poco più di un secondo dalla leggenda canadese.
Nel 1986, dopo quattro anni di assenza, il Gran Premio di Spagna tornò stabilmente nel grande Circus, trasferendosi questa volta in Andalusia, sul tracciato di Jerez de la Frontera dove oggi la Formula 1 alloggia per i test invernali pre-campionato.
Da quella data fino ai giorni nostri, la tappa iberica non ha più subito interruzioni di nessun genere, ma dal 1991 il palco scenico è riservato all’attuale autodromo di Montmelò, nel cuore della Catalogna. In 24 edizione corse, con la venticinquesima attesa questa domenica alle 14.00, ecco alcune delle edizioni più memorabili.
1991: il tracciato di Montmelò, inaugurato principalmente in occasione delle Olimpiadi del 1992 a Barcellona, ospita l’anno prima la sua prima gara valevole per il Gran Premio di Spagna. Pronti via ed è subito spettacolo, in una corsa che verrà infatti ricordata per un epico sorpasso di Mansell ai danni di Senna, con i due che percorrono fianco a fianco per gran parte del rettilineo dei box con le gomme a pochissima distanza tra loro in un tripudio di scintille generate dallo schiacciamento al suolo delle due monoposte. Il pilota inglese poi, complice un errore del brasiliano, vincerà poi la corsa davanti ad Alain Prost ed al compagno di squadra italiano Riccardo Patrese.
1994: in quell’anno nero per la Formula 1, il Gp di Spagna è un misto di paura e fortissime emozioni. Nel corso delle prove libere, dopo gli incidenti mortali di Ratzenberger e Senna ad Imola ed il gravissimo schianto di Wendlinger a Montecarlo, la paura torna a farsi viva anche a Montmelò, con l’italiano Andrea Montermini che, a bordo di una sfortunatissima Simtek, si frattura la caviglia destra a seguito di un forte impatto con le barriere proprio in uno dei più veloci del tracciato. In gara però, specialmente in casa Williams, le emozioni e le lacrime prendono il sopravvento. Damon Hill, con la sua vettura numero 0, vince approfittando dei problemi al cambio sulla Benetton di Schumacher, consentendo all’inglese di vincere la prima gara per la Williams dopo la recente scomparsa di Ayrton Senna.
1996: in una delle edizioni più piovose in assoluto, Michael Schumacher corona il suo primo anno in Ferrari andando a vincere, complice una memorabile e strepitosa rimonta piena di sorpassi, la sua prima gara al volante della “Rossa” di Maranello. L’inizio della grande storia di successi della Ferrari con il pilota tedesco, ha inizio proprio in quella grigia giornata catalana.
2001: dopo la vittoria di un altro Villeneuve, Jacques, nel 1997 e a tre vittorie consecutive del finlandese Mika Hakkinen, il 2001 sembra essere ancora una volta l’anno perfetto per il campione scandinavo. In realtà quella gara sarà ricordata non solo per esser stata una vera e propria giornata nera per la McLaren, ma anche e soprattutto perché vede protagonista in negativo lo stesso Hakkinen. Allo start per il giro di ricognizione la vettura di Coulthard rimane ferma in griglia, ma il finlandese riesce a risollevare il morale della squadra mantenendo stabilmente la leadership per tutta la gara.. o quasi. All’ultimo giro infatti “la freccia d’argento” di Hakkinen comincia ad accusare delle noie al motore, il quale poi esplode clamorosamente a pochi chilometri dal traguardo regalando di fatto la vittoria a Schumacher. Da sottolineare il grande gesto di sportività del tedesco a fine gara, con il “kaiser” che prima di salire sul podio va ad abbracciare il rivale consolandolo, quasi scusandosi per aver vinto lui al posto suo.
2006: dopo ben quattro vittorie consecutive di Schumacher, terminate con la parentesi di Kimi Raikkonen, nel 2006 è la Renault a chiudere in grande bellezza davanti a tutti. Nella 200° gara in carriera di Coulthard, che proprio qui aveva debuttato nel 1994 per sostituire il compianto Senna, Fernando Alonso entra definitivamente nella storia della Formula 1, diventando il primo (ed unico) pilota spagnolo a vincere il gran premio di casa.
2008: gara completamente nel segno della Finlandia, nel bene e nel male. Durante la corsa preoccupa il mondo intero l’incidente di Heikki Kovalainen, con il pilota della McLaren protagonista di un brutto dritto a seguito del cedimento di una sospensione. Fortunatamente, anche se costretto ad un ricovero in ospedale per accertamenti, Kovalainen non riporta alcuna ferita, mentre Raikkonen, dal canto suo, va a vincere con la sua Ferrari davanti al compagno di squadra Felipe Massa, per una giornata estremamente positiva per le rosse.
2012: quello che succede a Montmelò in quell’edizione è a dir poco incredibile. In qualifica, contro ogni aspettativa, Pastor Maldonado conquista la pole position a due anni di distanza dall’ultima ottenuta dalla Williams, diventando il primo pilota venezuelano a partire dalla prima piazza. Il giorno dopo otterrà addirittura, nello stupore generale, la sua prima vittoria in Formula 1, anche qui diventano il primo venezuelano a riuscire nell’impresa, difendendosi da campione dagli attacchi delle monoposto più in forma dietro di lui. La Williams, che da quel gran premio non ha più vinto, non saliva sul gradino più alto del podio dal Gran Premio del Brasile 2004 con Juan Pablo Montoya. Inoltre, Romain Grosjean ottiene il suo primo giro veloce.
2013: anche qui un altro giovane pilota, il messicano Esteban Gutierrez, si fa notare segnando il suo primo giro veloce. Ma ciò che più si ricorda di quella gara è il secondo successo davanti al proprio pubblico di Fernando Alonso, che vince a casa sua in un delirio di bandiere spagnole al volante della Ferrari.
2014: l’ultimo sigillo del Gran Premio di Spagna non ha avuto storia. Le due Mercedes, come hanno poi fatto nel corso di quasi tutto l’anno, distruggono la concorrenza andando a siglare una doppietta, con Hamilton vincitore davanti al compagno di squadra Rosberg. L’unica novità emersa da quella corsa, è il primo podio in carriera ufficiale di Daniel Ricciardo, il quale aveva già ottenuto un piazzamento tra i primi tre in Australia poi però revocato per un’irregolarità della sua Red Bull.
Oggi, diversamente dal 2014, si può pensare che le Mercedes possano essere messe in difficoltà dalle due Ferrari in gran spolvero di Vettel e Raikkonen. In attesa di sapere come andrà a finire, con un Alonso nettamente in crisi che tornerà a correre sul tracciato che lo ha visto protagonista dell’enigmatico incidente dei test invernali, i numeri storici qui sono tutti a favore della Ferrari.
Con 12 vittorie è infatti il team con più successi in Spagna, di cui 8 ottenuti a Barcellona. Tra i piloti invece il record appartiene a Michael Schumacher, con sei vittorie tutte ottenute in Catalogna, di cui cinque con la Ferrari ed una con la Benetton nel 1995.