Gp Canada F1 2015: Spettacolo Vettel, gara da rookie per Raikkonen
La settima gara stagionale si è conclusa con il solito dominio da parte del team Mercedes. Su una pista di “tutto motore” come Montreal, le Frecce d’Argento hanno facilmente sbaragliato la concorrenza e hanno ottenuto la quarta doppietta in campionato. Lewis Hamilton ha conquistato il gradino più alto del podio mentre Nico Rosberg si è dovuto accontentare della seconda posizione, staccato di soli 2,285 secondi. La terza piazza è stata guadagnata da un perfetto Valtteri Bottas che ha però accumulato un ritardo di ben 40,666 secondi nei confronti della coppia Mercedes.
Ma che fine hanno fatto le monoposto del Cavallino Rampante?
Possiamo affermare che il Gran Premio del Canada in casa Ferrari è stato alquanto altalenante. Le novità introdotte per affrontare il particolare circuito di Montreal hanno comunque funzionato, anche se non hanno prodotto i risultati sperati. I tre gettoni spesi per lo sviluppo della power-unit hanno garantito alla SF15-T maggior performance sia in termini di erogazione della potenza che in termini velocistici. L’unità propulsiva aggiornata ha fornito alla monoposto del Cavallino Rampante la velocità massima necessaria per insidiare le vetture equipaggiate con la power-unit Mercedes. Su un tracciato dove potenza e velocità di punta sono fondamentali, la SF15-T ha dimostrato di poter competere con tutti i team motorizzati dal produttore tedesco e di aver raggiunto ottimi livelli di performance. La “cronica” mancanza di prestazione della power-unit Ferrari, sembra essere stata definitivamente risolta dagli ingegneri di Maranello.
L’ottimo lavoro svolto in termini di sviluppo non ha però trovato conferma nei risultati ottenuti in gara.
Per la prima volta in stagione il team Ferrari ha mancato il podio. Kimi Raikkonen è giunto quarto al traguardo, alle spalle della Williams del connazionale Valtteri Bottas e con un ritardo di ben 45,625 secondi da Hamilton. Sebastian Vettel invece si è dovuto accontentare del quinto posto a 49,903 secondi dalla prima delle Mercedes.
Se però analizziamo la gara del pilota tedesco, non possiamo far altro che alzarci in piedi ed applaudire per ciò che è stato capace di fare in Canada. Il quattro volte campione del mondo è scattato dalla diciottesima piazza sullo schieramento. Dopo i problemi di elettronica durante le qualifiche del sabato e la penalizzazione per aver sorpassato una Manor con regime di bandiera rossa, Seb è stato artefice di una gara capolavoro rimontando dalle retrovie fino alla quinta posizione finale.
Allo spegnimento del semaforo, l’indiavolato Vettel ha avuto immediatamente la meglio su entrambe le Manor e in prossimità di curva 1 il tedesco è riuscito già a guadagnare due posizioni. Nel giro di quattro tornate il pilota tedesco ha superato anche Nasr, Sainz ed Alonso risalendo così in tredicesima posizione alle spalle di Felipe Massa. Non riuscendo a sopravanzare la Williams del brasiliano, Seb ha optato per un cambio gomme anticipato al giro otto. Nel corso del pit stop un problema all’avvitamento della posteriore sinistra, ha fatto perdere del tempo prezioso a Vettel che è rientrato in pista in ventesima posizione. E’ in questo momento che il campione tedesco ha fatto appello a tutto il suo talento e sfruttando appieno il potenziale della sua SF15-T, ha iniziato ad inanellare un sorpasso dietro l’altro. Prima le Manor, poi Button, Nasr, Alonso, Verstappen, Sainz, Ericsson e nel valzer dei pit stop anche Ricciardo, Perez e Hulkemberg. Nel corso del ventottesimo giro l’esuberante Vettel è risalito fino in ottava posizione, alle spalle delle Lotus di Maldonado e Grosjean, entrambe motorizzate Mercedes. Dopo un’aspra lotta nel corso della trentesima tornata anche il Colombiano della Lotus ha dovuto cedere la posizione al Kaiser, pronto a mettere nel mirino Grosjean e Massa.
La lotta per la quinta posizione era più che mai aperta, ma non riuscendo a sopravanzare il pilota francese targato Lotus e il brasiliano della Williams, Vettel è stato richiamato ai box per una seconda sosta. La gomma nuova soft ha garantito al tedesco un finale di gara decisamente votato all’attacco. Dopo il pit stop Seb è rientrato in decima posizione, ma a suon di giri veloci e grazie alle soste degli altri piloti nel corso del quarantunesimo giro si è ritrovato in ottava piazza alle spalle della Force India di Nico Hulkemberg. La sfida con il connazionale è stata esaltante e dopo un quasi contatto nella chicane prima del rettilineo del traguardo, il ferrarista è riuscito a strappargli la settima posizione. A venti giri dal termine del Gran Premio il quattro volte campione del mondo era il più veloce in pista e agilmente ha avuto la meglio su Grosjean e Maldonado. Rimonta completata e quinta posizione in cassaforte.
C’è da sottolineare come Sebastian Vettel, partito dalla diciottesima piazza sulla griglia di partenza, sia giunto a soli 5 secondi alle spalle del compagno di scuderia, scattato terzo dallo schieramento. Una gara da vero campione per Vettel che ha messo in mostra tutto il potenziale della SF15-T, una vettura migliorata e sicuramente competitiva, quasi a livello delle Mercedes. Senza il problema elettronico in qualifica sicuramente avremmo assistito ad un’altra gara, con Sebastian pronto ad impensierire i due piloti delle Frecce d’Argento.
Kimi Raikkonen purtroppo non è stato altrettanto veloce. Anzi, possiamo dire che il pilota finlandese ha ampiamente deluso le aspettative. L’ottimo passo gara che aveva messo in mostra nel corso delle prove libere del venerdì, è stato solo un bel ricordo. Kimi non ha saputo sfruttare l’occasione per dimostrare quanto buono fosse stato il lavoro svolto a Maranello sulla power-unit. La gara del finnico è stata completamente eclissata dalla spettacolare rimonta del compagno di scuderia.
Raikkonen è scattato dal terzo posto sulla griglia di partenza e dopo aver tentato il sorpasso su Rosberg nella prima variante, non ha potuto far altro che accodarsi ai due piloti Mercedes, che hanno da subito imposto un ritmo molto alto. Il pilota finlandese con gomma supersoft è apparso abbastanza competitivo e durante la prima fase di gara è riuscito a girare quasi sui tempi delle Frecce d’Argento, entrando anche in zona DRS con Rosberg e staccando di qualche secondo Valtteri Bottas che lo inseguiva con la Williams.
Nel corso del ventisettesimo giro Raikkonen è stato richiamato ai box per il cambio gomme, per passare alle coperture soft ed è proprio in questo momento che la gara di Kimi ha iniziato da incrinarsi. Appena rientrato in pista il finnico in prossimità del tornantino prima del lungo rettifilo, ha commesso un errore che lo ha mandato in testacoda. Nel tentativo di ripartire velocemente, Kimi ha letteralmente “cucinato” le gomme posteriori. Oltre a perdere la terza posizione a vantaggio del connazionale Bottas, Raikkonen con gomma soft danneggiata, non è riuscito a mantenere un passo gara adeguato. La grande difficoltà del pilota finlandese della Rossa nel completare giri competitivi, ha spinto il team a richiamarlo ai box nel corso del quarantunesimo giro per rimontare la copertura supersoft e tentare di riprendere la terza posizione. Raikkonen però è sembrato non reagire e dopo l’iniziale recupero sfruttando la gomma più competitiva, la Willimas di Bottas è rimasta molto lontana. Dopo un’ottima qualifica e una simulazione gara convincente Kimi ha concluso il Gran premio in quarta posizione, mandando in fumo un podio sicuro con un errore banale e senza essere mai troppo competitivo nel corso della gara. Una gara da rookie quindi per il finlandese della Ferrari che è costata la terza piazza, ad un campione del mondo è richiesto ben altro rendimento.
Ora ci si sposta in Austria, al Red Bull Ring, Gran premio di casa della scuderia della bevanda energetica. Un’occasione per girare pagina e dimostrare il vero valore della SF15-T. Il livello di competitività messo in mostra da Vettel può far ben sperare tutti i tifosi della Rossa. Le Mercedes si fanno sempre più vicine, ma per poterle battere sarà richiesto un weekend perfetto.
Scritto da Daniele Vanin
Beh, riguardo la gara di Kimi, forse non tutte le colpe sono sue (anche se in parte si, eh… ma mi pare che in giro ci sia una sorta di “tiro al piccione” ultimamente…):
Riguardo il testacoda:
Kimi Raikkonen: “Se fossimo stati più svegli avremmo sicuramente evitato il testacoda. La mappatura del motore che utilizzavo non era quella adatta. Appena ho accelerato ho avuto un ritorno di coppia enorme e non c’è stato modo di fare di più di quello che ho fatto per tentare di controllare la monoposto”.
Riguardo testacoda, ma soprattutto il non poter tenere un ritmo più veloce:
Arrivabene: “Per lui avevamo programmato una sola sosta. Siamo passati a due quando è stato superato da Bottas dopo essersi girato al tornante. Un fatto che non abbiamo ancora compreso pienamente, e che potrebbe essere dovuto a un “concorso di colpa”, visto che ci ha detto che la stessa cosa era successa un anno fa.
In ogni caso sarebbe sbagliato riversare la colpa su di lui o sulla squadra. Anche lui, come Seb, stava spingendo, ma ha avuto alcuni problemi che lo hanno costretto a ridurre il ritmo in certe fasi di gara.”
Chissà perché una volta era tutta colpa di Massa…???