Raikkonen, esente da colpe come in Canada. Ma c’è chi, a torto, lo accusa!
Rispetto, occorre un po’ di rispetto!
Era accaduto due settimane fa in Canada, quando Kimi Raikkonen, per colpa di una non corretta mappatura motore, si era girato subito dopo il pit stop, perdendo di fatto la terza posizione a vantaggio di Valtteri Bottas.
La reazione a caldo di Maurizio Arrivabene che aveva criticato in diretta ai microfoni di Sky Sport F1 il suo pilota non era certo stata una mossa in stile Ferrari che ha sempre privilegiato invece lo spirito di squadra e il “si vince e si perde tutti quanti insieme”. Perchè allora questo “motto” deve valere per un qualsiasi membro del team che effettua un errore al cambio gomme oppure che commette un errore di strategia, oppure ancora incorre in un qualsivoglia errore che porta a compromettere un giro, una qualifica oppure un risultato in gara e tutto ciò non vale per un pilota del calibro di Raikkonen?
Arrivabene avrebbe potuto prima parlare con il pilota, poi con i suoi tecnici e poi eventualmente lavare i panni sporchi in casa, senza esporre il povero e incolpevole pilota finlandese alla gogna mediatica, accusandolo comunque di un qualcosa di cui, alla fine, non era certo “colpevole”.
E’ di oggi invece un secondo episodio che ha avuto ancora come protagonista il povero Raikkonen, eliminato nella prima parte di qualifiche in Austria. Povero perchè, come scritto anche in una nota diffusa dalla Ferrari, quando è sceso in pista per il suo ultimo tentativo in Q1, il team gli ha detto che avevo tre giri lanciati a disposizione. Poi però i piani sono cambiati e Raikonen non è stato informato. Per questo ha completamente perso un giro ed è stato eliminato.
La reazione contro l’incolpevole finlandese è stata ancora una volta devastante. Citiamo due esempi su tutti di illustri esponenti della “stampa” nostrana
Alberto Sabbatini, direttore di Austoprint
Su twitter ha scritto quanto segue:
Raikkonen ha fatto 1 sola buona qualifica in tutto il 2015: Canada. Un po' poco per un pilota da top team
— Alberto Sabbatini (@sabbatini) 20 Giugno 2015
Differenza Vettl e Raikk: a Kimi lasci una sessione intera per fare il tempo e sbaglia il giro, a Vett gli lasci un giro solo e fa il tempo
— Alberto Sabbatini (@sabbatini) 20 Giugno 2015
Frnco Nugnes, direttore di Omnicorse
Sul suo sito ha titolato così: “Raikkonen accusa la squadra, ma è tutta colpa sua!”.
Ora Raikkonen, per l’episodio di oggi in qualifica, ha accusato la squadra, è vero, ma è la normale reazione di chi sa di non aver sbagliato, di aver avuto indicazioni sbagliate e di aver già subito un’accusa pesante (in Canada) dal suo Team Principal per un errore che poi si è rivelato non essere stato un suo errore. Capite benissimo che se Kimi non avesse detto quello che ha detto, (“Quando sono sceso in pista per il mio ultimo tentativo in Q1, il team mi ha detto che avevo tre giri lanciati a disposizione. Poi però i piani sono cambiati e non ne sono stato informato. Per questo abbiamo completamente perso un giro e sono stato eliminato. Di fatto, mi hanno fatto uscire troppo tardi e questo ci è costato caro”), sarebbe passato ancora una volta per “il fesso del villaggio” che si becca 1″7 dal compagno perchè… più lento!
E torniamo al rispetto, parola con la quale abbiamo aperto questo post. Occorre più rispetto per Raikkonen, sia da parte del numero uno del Team, sia da parte di certi giornalisti! In Ferrari soprattutto perchè puntare il dito contro un proprio pilota e accusarlo in quel modo non è per nulla costruttivo e può generare solo le reazioni che poi abbiamo visto in Austria oggi. Il pilota è il primo membro del team che va difeso ad oltranza, anche se commette errori: se poi questi, nel momento in cui si dovesse decidere il rinnovo o meno del contratto, saranno valutati come tali, allora e solo allora pilota e team potranno prendere due vie diverse. E’ controproducente però, lo ripetiamo, puntare il dito contro un proprio pilota: non giova al pilota, non giova allo spirito di squadra, non giova al team e ai suoi risultati!
Con questo non vogliamo dire che Raikkonen stia meritando o meno il rinnovo del suo contratto in Ferrari per il prossimo anno ma che, per il bene della Ferrari, il Team Principal di Maranello dovrebbe essere il primo a trasmettere spirito di squadra e attaccamento alle sue due prime punte.
Così purtoppo non è stato e ora il rischio è che si inneschi una reazione a catena che potrebbe avere solo conseguenze catastrofiche per un team che è appena uscito dal tunnel ma che ha bisogno di fare ancora tanta stada perchè gli obiettivi minimi di questo 2015 non sono certo stati ancora raggiunti! Chiaro, no?
Daccordo con l’ articolo, il primo a dare il buono esempio (profilo basso e lavorare) dovrebbe essere proprio Arrivabene…e fino adesso non sembra che la cosa gli sia riuscita molto bene, anzi, con tutti i discorsi sul contratto di Kimi che se lo deve meritare, è stato lui a fomentare la stampa…
Tutto vero…. sono d’accordo…. resta il fatto che 2 anni fa criticavamo Massa… giornalisti… tifosi… tutti a dire che era finito… Raikkonen non mi pare sia meglio… anzi…!!!
Aggiungiamo allora ai comportamenti da bacchettare anche il confronto tra Raik e Massa!
Massa IN GARA aveva e ha un rendimento costantemente inferiore al potenziale contrariamente a Raik.
Ma al di la di questo, e sebbene concordi con l’articolo, Nei 3 giri che ha avuto a disposizione Raik ha girato troppo troppo piano. Sicuramente avesse finito l’ultimo si sarebbe qualificato ma cmq è stato di 7-8 decimi piu lento di quel che faceva nello stesso giro Vettel. Ci sta la prudenza per le condizioni del tracciato, ma cosi è troppo… E per di piu sa di essere sotto esame. Onestamente mi aspettavo di piu.