FIA: dal Gp F1 a SPA stop alle partenze assistite e più restrizioni alle comunicazioni radio
La Federazione Internazionale Automobilistica ha ribadito con fermezza la sua volontà di limitare gli aiuti garantiti ai piloti: dai sistemi di assistenza alla guida alle informazioni fornite via-radio dal muretto-box. L’intenzione chiara della FIA è quella di riconoscere maggiormente al pilota un ruolo da protagonista riducendo l’uso dell’elettronica.
In un comunicato inviato a tutti i Team, nei giorni scorsi, la Federazione ha chiarito che l’articolo 20.1 del Regolamento Sportivo della F1, in cui si afferma che “il pilota deve guidare l’auto da solo e senza alcun aiuto”, deve essere rispettato.
Nel comunicato, Charlie Whiting, il Direttore di Gara della Formula 1, ha annunciato che a partire dal Gran Premio del Belgio, il Regolamento sarà applicato in maniera più rigorosa.
Ma analizziamo attentamente quali saranno le due novità cardine introdotte dalla FIA.
In primis la Federazione ha voluto imporre un limite all’utilizzo del “bite point” (punto di stacco) da parte dei piloti in fase di partenza del Gran Premio. Nello specifico, la Direttiva Tecnica denominata “Start Practice and Start Procedures”, impone ai team di non poter modificare il “bite point” della frizione, una volta che la monoposto è uscita dai box per i giri di pre-griglia, che precedono lo schieramento e la partenza. Sempre da SPA inoltre sarà proibito qualsiasi sistema elettronico volto a trovare il giusto “bite point”, come invece avviene oggi.
Ciò dovrebbe comportare che, gran parte della fase della partenza sarà nelle mani, o meglio nei piedi, del pilota. Meno elettronica quindi e più sensibilità del piede. Sperando che questo renda le partenze dei Gran Premi più interessanti e meno scontate. Infatti oggi, ai piloti è sufficiente impostare i vari comandi dell’elettronica, per scattare al semaforo. E anche qui si assiste alla superiorità delle monoposto motorizzate Mercedes.
Il secondo punto su cui si è pronunciata la FIA riguarda le comunicazioni radio. Già di recente la Federazione aveva annunciato che le conversazioni tra pilota e box dovevano essere utilizzate solo per “comunicazioni di servizio” e non dovevano attribuire alcun vantaggio al pilota. Con questa direttiva la FIA è stata ancora più precisa e chiara. E’ stato sottolineato come le comunicazioni tra muretto-box e pilota saranno consentite solo se riguarderanno informazioni sulla sicurezza, informazioni di carattere sportivo, come la segnalazione di problemi sulla vettura o con le gomme, la presenza di bandiere gialle o rosse. Bandite, per il resto, qualsiasi altro genere di comunicazioni, che saranno considerate violazioni dell’art. 20.1 del Regolamento e saranno sottoposte a sanzioni.
Queste due novità, viste di buon occhio dalla maggior parte dei piloti, Lewis Hamilton in testa, sembrano finalmente dirigersi in una direzione di maggior importanza del pilota rispetto all’elettronica. Ma citando il famoso proverbio, “fatta la legge, trovato l’inganno”, la domanda è: riuscirà la FIA a farle rispettare?
Ma eliminare direttamente le radio?
Ciao Camicius
eliminare completamente la radio forse è un pò eccessivo.
Basterebbe che le comunicazioni radio fossero limitate veramente a questione di sicurezza o disciplinari, senza che possano aiutare o danneggiare un pilota
Ma come già scritto nel post, riuscirà la FIA a far rispettare queste regole?
Tu che ne pensi?
Grazie del tuo commento
Marco