I calmorosi errori Pirelli sulle mescole PZero F1 2015
Nonostante alcuni proclami di inizio stagione da parte di Pirelli che aveva ipotizzato due o tre pit stop a Gran Premio, i primi nove appuntamenti hanno avuto una media inferiore al 1,5 pit sotp! Un po’ pochino, no?
Il 2011 ha segnato il ritorno di Pirelli in Formula 1. Il debutto del costruttore italiano di pneumatici è coinciso con una delle stagioni con più sorpassi della storia del Circus. Nel 2012 i pneumatici Pirelli PZero sono stati uno degli elementi chiave della stagione. Il 2013 è stato un anno un po’ difficile: il test segreto con Mercedes e qualche scoppio di troppo hanno gettato qualche ombra sull’immagine del brand italiano. Il 2014 è stato l’anno del cambio di regolamento e anche Pirelli ha dovuto modificare mescole e carcasse alle nuove monoposto dotate delle nuove Power Unit.
La stagione 2015 della Pirelli in Formula 1 rischia di essere ricordata come la stagione degli errori. Ci spieghiamo meglio. Nelle ultime quattro gare disputate (Monaco, Canada, Austria e Gran Bretagna) il vincitore e la maggior parte dei piloti in gara, ha effettuato un solo pit stop, pioggia di Silverstone a parte!
Stessa cosa abbiamo visto anche nel Gran Premio d’Australia, gara inaugurale della stagione 2015. Malesia, Cina, Bahrain e Spagna hanno visto invece il vincitore e quasi tutti i piloti optare per le due soste.
Nonostante alcuni proclami di inizio stagione da parte di Pirelli che aveva ipotizzato due o tre pit stop a Gran Premio, i primi nove appuntamenti hanno avuto una media inferiore al 1,5 pit sotp! Un po’ pochino, considerando anche le dichiarazioni alla vigilia di alcune gare: “Attesi più pit stop e maggior varietà nelle strategie”, dichiarava Pirelli alla vigilia del Gp del Canada. Risultato: una sosta per 13 dei primi 16 piloti al traguardo!!
Le recenti critiche, anche da parte di alcuni piloti, sulla scelta delle mescole portate a Silverstone, non fanno che sottolineare come qualcosa in Pirelli non stia più funzionando per il verso giusto.
Un altro fatto importante poi da sottolineare è come per ammissione dello stesso Paul Hembery, Pirelli si aspettava quest’anno monoposto più veloci di parecchi secondi al giro rispetto alla passata stagione. Questo, in parte, è stato disatteso e forse la carcassa e le mescole messe in pista dal fornitore italiano sono così risultate fin troppo conservative!
Che fare ora? Nulla, visto che queste sono le gomme che i team dovranno utilizzare da qui a fine stagione ma certamente gli errori di quest’anno non potranno ripetersi il prossimo, visto anche che Michelin è pronta ad entrare in Formula 1 come fornitore per il triennio 2017-2019.
Come già affermato nello scorso w.e. con le gomme per trattori che ci sono in questo momento difficile avere risultati diversi…!