Ormai siamo quasi al giro di boa di questa stagione 2015 di Formula 1, una delle più emozionanti da qualche anno a questa parte. È tempo, però, anche di tracciare qualche bilancio, e vedere come i piloti si siano comportanti, a confronto con i rispettivi compagni di squadra, in questo primo scorcio della stagione.
MANOR
La Manor si è presentata al via del mondiale con grosse difficoltà economiche ed organizzative. La sua partecipazione al mondiale 2015 di F1 era stata messa in discussione la scorsa stagione quando, dopo l’incidente di Jules Bianchi in Giappone, il team era entrato in amministrazione controllata a causa dei numerosi debiti. Verso l’inizio del 2015, però, nuovi investitori avevano dato speranze alla Manor (la quale si iscrisse al campionato con il nome di Manor, sostituendo l’appellativo utilizzato a partire dal 2012, Marussia), anche se i problemi di organizzazione persistettero, tanto che il team inglese si presentò in Australia alla prima gara del campionato senza che le vetture fossero ancora pronte. I piloti scelti, ovviamente tenendo in considerazione i soldi portati in dote dagli sponsor, furono Will Stevens e Roberto Merhi. La Manor, quindi, è un netto taglio con il passato e, proprio per le grosse difficoltà economiche che tutt’ora persistono, è stata costretta ad usare la vettura 2014 adattata al regolamento 2015: si dice che il progetto 2015 possa essere introdotto verso il Gran Premio del Belgio ma non vi sono notizie ufficiali a riguardo. Per quanto riguarda i piloti, bisogna dire che il confronto è stato “equo”, nel senso che entrambi hanno alternato periodi in cui erano più veloci del proprio team mate. All’inizio è stato Will Stevens ad essere il più veloce, tanto che le prestazioni deludenti del compagno di squadra Merhi, avevano messo in dubbio anche la sua presenza nei successivi Gran Premi. Dal Gran Premio di Spagna, però, c’è stata una svolta, con lo spagnolo che si è dimostrato competitivo, potendo arrivare ai livelli del compagno di team: la lotta interna, infatti, continua su questa riga, con l’ultimo Gp che ha visto Merhi arrivare davanti ancora una volta. Per quanto riguarda i numeri, possiamo dire che in qualifica per il momento il duello è vinto da Will Stevens (5-3) mentre, in gara, sono pari (4-4, contando ritiri e non partenze). Il dodicesimo posto conquistato in Gran Bretagna, però, pone Merhi davanti a Stevens (il cui migliore risultato è un 13° posto ottenuto sempre a Silverstone) nella classifica mondiale piloti.
MCLAREN
McLaren-Honda, il ritorno del mito, il ritorno del passato, il ritorno di quel sapore di leggenda. Probabilmente Fernando Alonso non si aspettava un simile disastro quando nella passata stagione scelse di tornare alla McLaren e credere nel progetto che, insieme ad Honda, avrebbe dovuto portarlo al terzo titolo mondiale. Invece, per lo spagnolo, fino ad ora sono stati solo dolori, per via di una vettura lenta e poco affidabile. Un’avventura che rischia di trasformarsi in un incubo non solo per Fernando, ma anche per il compagno di squadra Jenson Button. Fino ad ora per i due piloti la stagione si è rivelata un completo fallimento, vista la difficoltà anche a superare la tagliola del Q2 e la grandissima difficoltà ad arrivare in Q3. Per quanto riguarda il confronto tra piloti, è difficile dare un giudizio visto che due campioni del mondo di tale livello devono fare i conti con una vettura di tale livello, ma possiamo dire che, a dispetto delle previsioni date dai più, Jenson Button non sta sicuramente sfigurando, anzi. Il pilota inglese, fino ad ora, ha conquistato 4 volte i punti di Alonso (4 a 1) e, sia in qualifica che in gara, è stato davanti allo spagnolo. È comunque difficile, come detto, valutare la prestazione di due campioni del mondo in questa situazione. Certo, se si aspettava che Alonso potesse “demolire” Button in pista, ciò non sta accadendo.
TORO ROSSO
Quando la Toro Rosso aveva annunciato i giovani Max Verstappen e Carlos Sainz Jr. come piloti per la stagione 2015 di Formula 1 sono giunte molte critiche al team italiano. Affidare un team di Formula 1 a piloti con così poca esperienza (sopratutto per quanto riguarda il caso di Verstappen, non ancora maggiorenne), licenziando un pilota molto valido come Jean Eric Vergne, è sembrato un grosso azzardo ma, invece, ha pagato. I due giovani “torelli” hanno dimostrato in questa prima parte di stagione di saper gestire la pressione e le vetture di F1, riuscendo a guadagnare punti e a dare buone impressioni anche alla Red Bull, tanto che si parla con insistenza di un passaggio di Max Verstappen alla casa madre già durante la prossima stagione. È un vero peccato che, però, in Red Bull puntino tanto solo su Max Verstappen, perché Carlos Sainz Jr. si è dimostrato essere un pilota veramente valido e veloce, anche per quanto riguarda l’aspetto mentale, probabilmente più maturo del suo compagno di squadra. Insomma, in Toro Rosso hanno fatto ancora una volta la scelta giusta, affidandosi a due novellini che piano piano si stanno conquistando una fetta di celebrità all’interno del paddock. Per quanto riguarda i numeri, in gara abbiamo (a netto dei ritiri) un 5-2 a favore di Carlos Sainz, mentre in qualifica la situazione volte sempre a favore dello spagnolo (4-3 sempre contando le penalità).