Pagelle F1 2015 | Gp Gran Bretagna: i promossi e i bocciati di Silverstone
Il meteo pazzerello di Silverstone ci ha regalato una gara ricca di colpi scena, una delle più belle della stagione. La partenza “disastrosa” delle due Mercedes ha mischiato subito le carte, dandoci una Williams in grande spolvero e in grado di mettere in seria difficoltà per metà gare le frecce d’argento. Alla fine, però, sul podio ci vanno proprio i due alfieri della Mercedes e, un po’ a sorpresa, Sebastian Vettel: il podio per il pilota della Ferrari a metà gara sembrava pura utopia, ma con dei giri sull’umido più veloci di chiunque gli stesse davanti, comprese le Mercedes, è riuscito, anche grazie ad una chiamata azzeccata per passare agli pneumatici intermedi, ad ottenere quel gap che gli ha permesso di conquistare il trofeo del terzo posto. Fuori dal podio le due Williams le quali, però, avrebbero ampiamente meritato di stare nei primi 3 grazie alla gran gara fatta. Da sottolineare l’ottima prestazione di Daniil Kvyat e il punticino conquistato da Fernando Alonso.
Lewis Hamilton: 10.
Bisogna essere un po’ pazzi e un po’ folli alle volte. Nessuno si aspettava che Lewis Hamilton pittasse proprio a quel 43° giro, eppure è stata la mossa che gli ha permesso di vincere la gara. Con un Rosberg che alle sue spalle stava recuperando, l’inglese ha avuto il giusto fiuto ed è riuscito a far la sosta nel momento giusto, riuscendo ad evitare di girare con le slick su una pista che proprio il giro dopo era diventato un nubifragio, Bravissimo Lewis, quindi, che va ad impreziosire il week end inlgese con la pole e con 7 punti guadagnati in classifica sul compagno di team. Una gara avvincente dove, al contrario di quanto avvenuto a Monaco, la decisione di rientrare ai box è stata l’arma vincente.
Nico Rosberg: 8-.
In molti hanno sottovalutato la gara di Rosberg che, in realtà, ha fatto il massimo possibile. Lo stacco, come per Hamilton, è pessimo, tanto che si ritrova subito in quarta posizione, costretto a dover lottare per riuscire a recuperare quella posizione guadagnata in qualifica. Il problema si pone quando davanti a te hai non una, ma ben tre macchine, due delle quali sono le Williams (motorizzate anch’esse con il motore Mercedes) e una è la Mercedes del tuo compagno di team. A parità di motore ciò che conta è il telaio e qui la Williams non è impreparata e, per Nico, riuscire a passare con un’aerodinamica pesantemente disturbata non era proprio la cosa più semplice del mondo. Sull’umido riesce a fare la differenza anche su Hamilton ma la decisione di montare le intermedie dell’inglese mette la parola fine alla gara.
Sebastian Vettel: 7.5.
Week end piuttosto deludente, se andiamo a vedere le performance, per il campione tedesco. Per tutto il fine settimana, il quattro volte campione del mondo è stato più lento, seppur di poco, del proprio compagno di team. Ad inizio gara si fa fregare subito da Hulkenberg, Kvyat e Perez, Fino a qui gara pessima, perché poi, visti anche i limiti di una Rossa da disarmo in questo fine settimana inglese, è costretto a rimanere inchiodato nel gruppo, cosa che costringe i box a chiamarlo anticipatamente per fargli montare le gomme hard. Dove avviene, però, il miracolo? Vettel tra il 38° e il 43° giro è stato, insieme a Kvyat, il pilota più veloce in pista (sull’umido), più delle Mercedes e delle Williams che lo precedevano: con un passo indiavolato Vettel ha dimostrato che il pilota può fare ancora la differenza, andando anche a rientrare per montare le slick nel momento giusto (lo stesso giro di Hamilton). Esclusi, però, gli ultimi 14 giri di gara, il week end non è stato piuttosto soddisfacente, nonostante il podio conquistato.
Felipe Massa: 8,5.
Avrebbe ampiamente meritato il podio oggi: partenza da mastino, riesce a condurre la corsa per metà gara, fino a quando il pit stop anticipato di Hamilton (per fare l’undercut) mette la parola fine ai sogni di gloria di Felipe. C’è da dire, comunque, che il brasiliano ha retto il passo inaspettatamente, perché nessuno si immaginava che le Williams avrebbero potuto tenere il passo per metà corsa. La solita strategia sbagliata al muretto Williams e la pioggia, però, hanno privato al brasiliano un podio che sarebbe stato, appunto, ampiamente meritato.
Valtteri Bottas: 7,5.
Nel post gara si sono sentite molte critiche a Valtteri Bottas, reo, secondo molti opinionisti, di non aver fatto una gara eccellente, al di sotto delle aspettative. Probabilmente rimanere secondo per metà gara, superando in maniera anche molti intelligente Hamilton al restart dopo la SC, non è abbastanza per guadagnarsi il rispetto degli opinionisti. Sicuramente con la pioggia il finlandese non è stato un grande protagonista, ma bisogna dire che con il bagnato, sin dalla passata stagione, la vettura di Grove non si è mai presentata come una delle migliori in tali condizioni, tanto che oggi anche lo stesso Felipe Massa non ha avuto vita facile. L’anno scorso era osannato in continuazione, quest’anno denigrato pur facendo un lavoro onesto: la gara di oggi ci ha dato sopratutto una Williams in grande spolvero, che ha recuperato il gap iniziale sulla Ferrari.
Daniil Kvyat: 7,5.
Quasi nessuno l’ha notato, ma Daniil Kvyat ha fatto una gara ottima. Con una Red Bull nettamente inferiore non solo alla Mercedes, ma anche a Williams e Ferrari, il russo è rimasto in battaglia per il podio fino al 44° giro. Spieghiamoci meglio. Innanzitutto ottima partenza, in cui è subito riuscito a sopravanzare Sebastian Vettel, portandosi alle spalle di Kimi Raikkonen. Da li inizia un’ottima gara per il russo che, con una strategia seppur differente, nei giri di pista umida si trova proprio negli scarichi di Sebastian Vettel: la cosa incredibile è che con una Red Bull che paga ne prende anche dalla Ferrari, Daniil riesca a tenere il passo del quattro volte campione del mondo, rimanendogli appiccicato fino al 43° giro. Qui Kvyat si è giocato il podio: mentre Vettel decide di rientrare, il pilota della Red Bull è rimasto in pista con le slick su un tracciato che, poche curve dopo, si sarebbe rivelato una enorme pozzanghera. A quel punto la gara è “rovinata”, perché la pioggia ormai gli ha già fatto perdere moltissimo tempo, facendogli perdere anche la posizione sulle due Williams. Avesse pittato un solo giro prima, come Vettel, sicuramente Kvyat sarebbe arrivato 4° e, probabilmente, avrebbe avuto grandissime chances di lottare per il terzo gradino del podio.
Nico Hulkenberg: 7.
Prima di parlare di Nico Hulkenberg faccio notare ai commentatori italiani una cosa: non esiste un “effetto Le Mans”. Il numero 27 correva (con risultati più che discreti, visto il potenziale della macchina) in F1 ben prima di vincere Le Mans ma, purtroppo, chi non ha la valigia e non corre con una vettura di alto livello ha sempre la vita difficile in questo sport. Per quanto riguarda la gara di oggi, partenza super, con una rimonta dal 9° al 5° posto: con una vettura inferiore, seppur migliorata con gli aggiornamenti, non può che lasciare il passo, non prima di aver venduto cara la pelle a tutti coloro che gli stavano alle spalle. Altra ottima prestazione per il tedesco: a Maranello avranno puntato un occhio anche su di lui?
Kimi Raikkonen: 6,5.
Un week end che, nei limiti, della vettura è stato un così così. Durante le libere, qualifiche e buona parte della gara, è stato sempre più veloce del compagno, fino al fatidico giro in cui ha deciso, di sua spontanea volontà, di tornare ai box per montare le intermedie. Con il senno di poi è semplice dire ha sbagliato, ma analizzando bene la situazione al momento del pit stop, l’idea di Raikkonen era ottima: il tracciato si stava bagnando e la situazione era un misto tra slick e intermedie. Giustamente Raikkonen, visto che stava perdendo terreno anche da Vettel (tanto che lo stesso Sebastian lo ha superato) e che il feeling con la vettura stava peggiorando, ha deciso, come molti piloti, di tentare l’azzardo e montare le intermedie. La scelta non ha pagato, vero, ma al momento poteva essere la scelta vincente se al giro dopo avesse iniziato a piovere con più insistenza. Il team poteva bloccarlo? Si e no. Si, perché gli ha suggerito di rimanere fuori, no perché chi sta in pista e sente la macchina è il pilota. In ogni caso, ultimi 15 giri a parte, Raikkonen avrebbe concluso la giornata davanti al compagno di team anche se, vista la situazione attuale, avrebbe cambiato di non molto le cose.
Sergio Perez: 5.
Quando il tuo compagno di team fa certe prestazioni c’è poco da dire. Gara deludente nella seconda parte anche se a punti.
Fernando Alonso: 6.
Con una carretta riesce ad arrivare a punti e bisogna dargliene merito. Sarebbe stato difficile, però, non arrivarci visti 7 ritirati e che chi gli è arrivato dietro sono le due Manor ed Ericsson. L’obiettivo era semplicemente portare la vettura al traguardo, cosa da non sottovalutare per la PU Honda. Comunque un punto che fa bene al morale.
Marcus Ericsson: 5.
Doveva andare a punti, non c’è riuscito.
Toro Rosso: 5.
Sembrava poter dare filo da torcere e, invece. Carlos Sainz ritirato per un problema alla PU, mentre Verstappen fuori (con un errore abbastanza superficiale) alla ripartenza.
S.V: Nasr (non partito), Grosjean Button e Maldonado (rimasti coinvolti nell’incidente alla partenza)
D accordo quasi su tutto ( ad Hamilton sta un po largo il dieci, vista la partenza ),ma sicuramente su Bottas le critiche mi sembrano inutili, per più volte ha fatto vedere di essere più veloce di Massa, e comunque ha sempre fatto delle belle gare.Su Hulkenberg, beh bravo a Le Mans, ma non aveva bisogno di questo per farsi notare.
Ciao a tutti
Giuseppe
Ad essere onesti penso che per Hamilton sia stato più un problema legato al software della partenza, perché neanche Rosberg è partito bene, infatti le due Mercedes hanno avuto tanto wheelspin. Probabilmente con il fatto che ultimamente hanno cambiato frizione c’è ancora qualcosa da mettere apposto.
Su Bottas va sempre come tira il vento. L’anno scorso tutti a proporlo come ideale sostituto di Raikkonen e tutti ad esaltare le sue qualità, quest’anno tutti a criticarlo. A me sembra abbia fatto una buona gara, anche perché secondo me si sottovaluta molto Massa. Poi bisogna dire che Massa l’anno scorso è stato molto influenzato da incedenti vari a livello di punti.
Su Hulkenberg, purtroppo alla stampa si, doveva vincere Le Mans per essere preso in considerazione. Comunque è un ottimo pilota, secondo me l’ideale se dovesse andare via Raikkonen
Buona serata 🙂