Ron Dennis: il problema della McLaren è il motore, non il telaio
Il mondiale 2015 si sta rivelando particolarmente difficile per la McLaren: sicuramente più di quanto si aspettavano a Woking. Dopo nove gare sono solo 5 i punti raccolti. Peggio, solo la Manor Marussia. Comprensibile la delusione dipinta sui volti di piloti, meccanici, e management.
Il Boss del team inglese, Ron Dennis, abituato ai successi del binomio McLaren-Honda, ai tempi di Ayrton Senna e Alain Prost, ha le idee chiare su dove vadano ricercate le responsabilità. Il problema principale sarebbe, a suo avviso, il motore Honda, messo sul banco degli imputati per spiegare le deludenti prestazioni di quest’anno.
Nonostante molti pensino che sia da migliorare tutto il pacchetto della monoposto, Ron Dennis infatti difende il telaio McLaren, puntando invece il dito contro la Power Unit giapponese. In un’intervista rilasciata all’emittente britannica Sky Sport, l’amministratore delegato della McLaren ha detto espressamente che il telaio realizzato a Woking è uno dei migliori nel circus: “Alonso e Button sanno di avere una monoposto estremamente veloce in curva. Non abbastanza quanto la Mercedes, ma neppure troppo lontana e comunque più veloce rispetto alla maggior parte delle vetture in griglia”.
Dennis ha sostenuto che non siano solo le sue parole, ma anche i dati di telemetria, a confermare il potenziale del telaio MP4-30 prodotto da Peter Prodromou: “Tutti in Formula 1 sanno quanto è competitivo il nostro telaio. Chiunque può guardare i dati di telemetria e vedere dove siamo veloci e dove siamo lenti . Tutti possono vedere che non abbiamo velocità in rettilineo”.
Dennis continua però ad avere fiducia del partner giapponese e si affida agli impegni presi dal capo della Honda, Yasuhisa Arai, che ha promesso un grande salto di qualità nella seconda metà della stagione: “Crediamo a tutto ciò che è stato detto dal nostro partner Honda e, se crediamo nelle sue promesse, non c’è dubbio che saremo più competitivi nelle prossime gare”.
Le dichiarazioni di Ron Dennis confermano come, il rapporto tra McLaren e Honda, non sia idilliaco. Fin d’ora si è percepito un certo gelo e distacco tra i due colossi del motorsport. E forse anche per questo che non si sono ottenuti i risultati sperati.
A conferma di questa impressione, il Team Principal Eric Boullier, ha chiesto alla gestione Honda di essere più flessibili e di adeguare la chiusa e stretta mentalità imprenditoriale giapponese, alle esigenze della Formula 1.
A questo punto sta al costruttore nipponico dimostrare che non sono l’anello debole della catena.