Nella lunghissima storia del Gran Premio di Gran Bretagna, che nella maggior parte dei casi si è svolto sul circuito di Silverstone, sono stati parecchi i piloti di casa che sono riusciti nell’impresa di vincere davanti al proprio pubblico, che da buon stile inglese si è sempre contraddistinto per passione e sportività. L’appuntamento britannico, sempre presente nel calendario di Formula 1, ha visto domenica la vittoria di Lewis Hamilton, che con la sua Mercedes ha raggiunto il suo terzo successo a casa della Regina.
Gli restano ancora due vittorie per eguagliare il record di Jim Clark, che nell’albo d’oro della storia del gran premio compare in testa alla classifica con ben 5 gare vinte, a pari merito con il francese Alain Prost. Aspettando il futuro, e a pochi giorni di distanza dal successo di Hamilton, ripercorriamo tutte le vittorie dei piloti britannici a Silverstone e non solo.
Quando si dice “britannici”, guai a confondere con “inglesi”. Ne sa qualcosa proprio il già citato Jim Clark, nato appunto in un paese come la Scozia eterno rivale della vicina Inghilterra. In quest’ultima nazione, dove si sono svolte tutte le gare di Formula 1 in rappresentanza dell’intero Regno Unito, Clark si è aggiudicato ben cinque vittorie, di cui ben quattro ottenute consecutivamente (unico a riuscirci) tra il 1962 ed il 1965 su tutti i circuiti nei quali si è svolto il Gran Premio di Gran Bretagna, ovvero Aintree, Brands Hatch e Silverstone.
Morto tragicamente in un incidente ad Hockenheim nel 1968, bisognerà attendere anni prima che un altro pilota, questa volta inglese doc, riuscirà ad avvicinarsi al suo record ancora imbattuto. La persona in questione è il “Leone d’Inghilterra” Nigel Mansell, capace di vincere quattro volte. Mansell è stato il pilota ad aver vinto l’ultimo gran premio disputato a Brands Hatch, nel 1986, vincendo poi a Silverstone l’anno successivo. Sarà poi in grado di compiere un’altra doppietta, ancora consecutivamente, nel 1991 e nel 1992, anno d’oro in cui vinse il suo unico mondiale. Proprio l’edizione del ’92 verrà ricordata da tutti per il passaggio di Mansell offerto al rivale Ayrton Senna al termine della corsa. Un’immagine a dir poco nostalgica, in una Formula 1 attuale che non consente più questo genere di cose.
A quota tre vittorie è fermo il grande protagonista di domenica, Lewis Hamilton. Di cittadinanza inglese, ma di chiare origini caraibiche, Hamilton è al suo secondo successo consecutivo, dopo la vittoria l’anno precedente sempre con la Mercedes. Il primo successo in madre patria risale però al 2008, al volante di una macchina “Made in England” come la McLaren, che proprio nella gara del 2015 ha raccolto i suoi primi punti di una stagione già da dimenticare.
Con la terza vittoria ottenuta dunque in casa, Hamilton ha staccato in questa speciale classifica dei vincitori britannici altri grandi piloti del passato che proprio qui sono saliti sul gradino del podio. Per chiudere il discorso dei campioni capaci di vincere più di una volta qui, non va dimenticato un orgoglioso scozzese che risponde al nome di Jackie Stewart, primo classificato nelle edizioni del 1969 e del 1971. In epoche più recenti, la Scozia ha poi visto un altro suo figlio come grande protagonista: David Coulthard. Con la sua McLaren vinse infatti nel 1999, anno in cui Michael Schumacher fu vittima di un bruttissimo incidente che gli causò la frattura di tibia e perone, e nel 2000. Ed infine, guai a dimenticare Stirling Moss. L’inglese, che domenica scorsa si è tra l’altro presentato in splendida forma sulla griglia di partenza di Silverstone, è stato il primo britannico a vincere il gran premio di casa nel 1955, cinque anni dopo il primo campionato di Formula 1, ripentendosi poi nel 1957.
Tra coloro che vinsero più di una volta il gran premio di casa ci sarebbe da citare, in forma non ufficiale, anche il mitico James Hunt (il cui figlio era presente a Silverstone). Hunt infatti vinse nel 1976, ma a causa della sostituzione della monoposto durante la gara, l’inglese venne successivamente squalificato, con i giudici che assegnarono poi la vittoria a tavolino al rivale Niki Lauda. Ad ogni modo, Hunt vinse l’edizione successiva, nel 1977 (gara in cui fece il suo esordio in Formula 1 Gilles Villeneuve), ma il suo nome tra i vincitori del Gran Premio di Gran Bretagna comparirà sempre una volta sola.
Oltre a lui, ci sono stati tanti altri anglosassoni che hanno avuto l’onore di alzare la coppa del vincitore solo in un’occasione. Nel 1981 ci riuscì un pilota nordirlandese, John Watson, al volante di una McLaren. Curiosamente, Watson fu l’ultimo vincitore britannico a vincere di sabato. Infatti, fino al 1983, il gran premio di Gran Bretagna si era svolto sempre al sabato pomeriggio. Fu solo dal 1984 che la domenica pomeriggio divenne l’appuntamento per la gara che ancora oggi conosciamo. Dopo il successo di Watson, negli anni ’90 altri due protagonisti entrarono a far parte dell’albo d’oro. Nel 1994 vinse infatti Damon Hill, figlio d’arte del grande Graham, mentre l’anno successivo, nel 1995, fu la Benetton di Johnny Herbert a tagliare per prima il traguardo, con l’inglese che si aggiudicò tra l’altro la sua prima vittoria in carriera.
E tra i costruttori? Se nell’albo d’oro dei piloti primeggiano un britannico ed un francese (Clark e Prost), tra le marche la leadership è ancora della Ferrari, con 15 vittorie ottenute in Gran Bretagna. Fu proprio qui, nel 1951, che la casa di Maranello vinse la sua prima gara in Formula 1 grazie al successo del pilota argentino Josè Froilan Gonzalez. Seguono poi, dal secondo al quarto posto, solo team inglesi. Nell’ordine McLaren (14 vittorie), Williams (10) e Lotus (8). Più indietro sono da sottolineare i due successi di team scomparsi, come Cooper e Tyrrell, e l’unica vittoria della Vanwall, ottenuta nel 1957 con Stirling Moss.