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    Gp Belgio F1 2015: Ferrari audace ma sfortunata, addio “sogno mondiale”

    Daniele VaninBy Daniele Vanin23 Agosto 2015
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    Vettel-Gp-Belgio-F1-2015
    A trionfare in Belgio è stato ancora una volta Lewis Hamilton a bordo della sua W06 Hybrid, secondo alle sue spalle, è giunto il compagno di team Nico Rosberg. Un vero e proprio dominio quindi per il team Mercedes sul circuito considerato l’università della Formula 1. Le Frecce d’Argento hanno sbaragliato la concorrenza imponendo un ritardo di ben 37,988 secondi al terzo classificato, Romain Grosjean che, con la sua Lotus, si è reso protagonista di una gara esaltante.

    Siamo qui però per analizzare la prestazione della Scuderia Ferrari. Sebastian Vettel e Kimi Raikkonen sicuramente non godevano del favore dei pronostici, ma sono stati entrambi artefici di una corsa audace e spettacolare.

    Il quattro volte campione del mondo alla guida della Rossa è scattato dall’ 8° posizione sulla griglia di partenza. Allo spegnimento delle luci rosse Vettel è riuscito a sopravanzare la Lotus di Maldonado e la Williams di Massa e già al termine del primo giro di gara è riuscito ad avere la meglio anche sulla Williams di Bottas. Dopo poche tornate quindi Seb si è ritrovato in 5° posizione alle spalle della Mercedes di Rosberg.

    Nel corso dell’ 8° giro la pit lane è stata inaugurata dalla Red Bull di Ricciardo che al momento ricopriva la 4° piazza. Il pilota australiano è stato il primo a fermarsi per il cambio gomme. Il valzer dei pit stop è iniziato e in breve tempo tutti i piloti nelle prime posizioni sono rientrati ai box con una strategia incentrata sulle 2 soste. Il team Ferrari invece ha deciso di prolungare il primo stint di gara di Vettel in modo tale da aver la possibilità di concludere il Gran premio con un solo pit stop. Una strategia di gestione della corsa molto aggressiva quindi, ma plausibile vista la delicatezza con la quale la SF15-T tratta le coperture.
    Il pilota tedesco è stato fatto rientrare nel corso del 15° giro e sulla sua vettura sono state montate gomme a mescola media. La prolungata attesa per il cambio di copertura ha fatto però perdere molto tempo a Vettel che ha ripreso la via della pista in 6° posizione alle spalle della Lotus di Grosjean. La vettura del pilota francese in questa parte di gara ha dato spettacolo ed è apparsa veramente veloce. Egli è riuscito a passare agevolmente la Red Bull di Ricciardo e la Force India di Perez e così facendo si è aggiudicato la terza posizione momentanea. Anche Vettel ha incominciato a spingere forte ma ecco che al giro 21, in corrispondenza dell’ultima chicane prima del rettilineo dei box, la Red Bull del pilota australiano si è fermata dando via libera a Seb. Per dar tempo ai commissari di spostare la vettura di Ricciardo, è stata utilizzata la Virtual Safety Car. Sia Grosjean che Perez hanno deciso di cogliere l’occasione per effettuare la seconda ed ultima sosta della loro gara, facendo così salire Vettel in 3° posizione. Al giro 24 è stata data bandiera verde e si è ripreso a gareggiare. Nelle tornate successive tutti i piloti hanno iniziato a fermarsi per l’ultimo cambio gomme. L’unico pilota a rimaner fuori nel tentativo di portare a termine il Gp con una sola sosta è stato Sebastian Vettel. Una scelta veramente coraggiosa quindi da parte del team Ferrari che, determinato a difendere la 3° posizione, ha deciso di finire la gara con le gomme medie montate al 15° giro. Vettel è riuscito con gran classe a difendersi dagli attacchi di Grosjean ma a 2 giri dalla fine, sul rettilineo dopo l’Eau Rouge, la posteriore destra della SF15-T del tedesco non ha retto allo stress ed è esplosa. La foratura ha costretto Sebastian al ritiro e probabilmente all’addio definitivo del “sogno iridato”.

    Kimi Raikkonen è stato protagonista invece di una gara in rimonta, concreta e di gran cuore. Il pilota finlandese è stato costretto a partire in 16° posizione, 2 caselle più indietro rispetto il risultato ottenuto nelle qualifiche del sabato. Sulla sua SF15-T infatti è stato sostituito il cambio e l’intera power-unit. Il propulsore scelto per equipaggiare la sua Ferrari era però privo degli aggiornamenti portati per il Gran premio del Canada. Un motore quindi deficitario dal punto di vista della potenza. Ciò nonostante Raikkonen ha condotto una gara esemplare, sempre veloce ed agguerrito. Il finlandese ha beneficiato sicuramente delle lotte tra i piloti che lo precedevano e dai ritiri di alcune vetture, ma con una strategia basata sulle due soste e partendo dalla 16° posizione, il suo ritmo gara è stato molto competitivo. Kimi ha concluso il Gran Premio del Belgio in 7° piazza, un risultato insperato e inaspettato, ma che da la giusta dimensione del potenziale che un pilota combattivo come Ice man può ancora esprimere. Il prolungamento contrattuale ha evidentemente dato nuove motivazioni al finnico che non ha pensato ad altro che a spingere. Ben tornato Kimi.

    Un weekend di gara quindi non completamente negativo per il team Ferrari, soprattutto dal punto di vista dell’atteggiamento e l’approccio alla gara. L’audacia con la quale si è deciso di portare a termine il Gran Premio con una sola sosta e l’aggressività della strategia pensata per Sebastian Vettel sono di sicuro elementi rappresentativi della voglia e della passione che il team italiano sta utilizzando per tornare in alto. E’ giusto sperimentare, portare al limite i propri mezzi a favore del risultato. Quando ci si ritrova ad inseguire bisogna fare di tutto nel tentativo di colmare il gap che ci separa da colui che ci precede. In Belgio la Scuderia Ferrari, consapevole dello svantaggio prestazionale in pista, ha dimostrato di saper osare e trovare soluzioni diverse e innovative, sfruttando i punti forti delle proprie monoposto. Un plauso quindi a tutti gli uomini del team di Maranello che, anche se con Vettel non sono riusciti a coprire gli 11 km finali per giungere al traguardo, hanno dimostrato di aver ancora la voglia di primeggiare.

    GP BELGIO F1 - ORDINE D'ARRIVO - 23 AGOSTO 2015
    POS NAZ PILOTA          TEAM MOTORE             TEMPO/DISTACCO
    1.  GBR	L.Hamilton	Mercedes Mercedes	1:23:40.387
    2.  GER	N.Rosberg	Mercedes Mercedes	+  2.058
    3.  FRA	R.Grosjean	Lotus Mercedes	        + 37.988
    4.  RUS	D.Kvyat	        Red Bull Renault	+ 45.692
    5.  MEX	S.Perez	        Force India Mercedes	+ 53.997
    6.  BRA	F.Massa	        Williams Mercedes	+ 55.283
    7.  FIN	K.Raikkonen	Ferrari Ferrari	        + 55.703
    8.  NET	M.Verstappen	Toro Rosso Renault	+ 56.076
    9.  FIN	V.Bottas	Williams Mercedes	+ 61.040
    10. SWE	M.Ericsson	Sauber Ferrari	        + 91.234
    11. BRA	F.Nasr	        Sauber Ferrari	        +102.311
    12. GER	S.Vettel	Ferrari Ferrari 	+1 giro
    13. SPA	F.Alonso	McLaren Honda	        +1 giro
    14. GBR	J.Button	McLaren Honda	        +1 giro
    15. SPA	R.Merhi	        Marussia Ferrari	+1 giro
    16. GBR	W.Stevens	Marussia Ferrari	+1 giro
    -------------------------------------------------------------------
    -.  SPA	C.Sainz Jr	Toro Rosso Renault	Ritirato
    -.  AUS	D.Ricciardo	Red Bull Renault	Ritirato
    -.  VEN	P.Maldonado	Lotus Mercedes	        Ritirato
    -.  GER	N.Hulkenberg	Force India Mercedes	Ritirato


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    Scritto da Daniele Vanin

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    Daniele Vanin | Classe 1988, iscritto alla facoltà di Scienze Politiche, grande appassionato di motori e fan del mondo della Formula 1. Nel cuore le supercar e tutte le vetture che riescono a trasmettere emozioni. Tra gli interessi, il giornalismo sportivo!

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