E’ successo nelle prove libere a Nico Rosberg ed è successo di nuovo in gara anche a Sebastian Vettel. Ci riferiamo allo scoppio del pneumatico Pirelli PZero posteriore destro che ha lanciato un serio campanello d’allarme per tutto il Circus della Formula 1.
Con la sicurezza non si può “scherzare”! Le Formula 1 viaggiamo a oltre i 300Km/h, con elevatissime velocità medie sul giro e di percorrenze in curva. Su una monoposto di Formula 1 una gomma non può e non deve scoppiare. Non ci possono essere nè se nè ma.
Pirelli quindi, a nostro avviso, non può “nascondersi” dietro le dichiarazioni di Paul Hembery che ha parlato di detriti in pista per l’esplosione sulla Mercedes di Rosberg e usura per lo scoppio sulla Ferrari di Vettel. Su una Formula 1, lo ripetiamo, una gomma non può e non deve scoppiare. Punto e basta!
Giorgio Terruzzi, nelle sue pagelle, ha sentenziato: “Forse servirebbe maggiore chiarezza. La questione detriti, dopo l’incidente di Rosberg, a molti è sembrata una approssimazione. Dopo l’incidente di Vettel è sembrata una scusa…”.
Per contro la difesa di Pirelli è parsa davvero sterile. Dopo le parole di Hembery di cui sopra, in uno stringato comunicato diramato dopo le 23:00 di ieri, il fornitore italiano di pneumatici ha parlato di “corretto impiego delle gomme”, di “numero massimo di giri effettuabili”, di “proposte”, “percentuali” ma nulla per dire come evitare futuri scoppi in futuro!
Qui il comunicato: “Pirelli aveva chiesto che venisse fissato per regolamento, oltre all’indicazione degli altri parametri per il corretto impiego delle gomme, anche il numero massimo di giri effettuabili con lo stesso set di pneumatici. La richiesta non venne accolta. La proposta prevedeva un chilometraggio massimo equivalente al 50% della durata del Gran Premio per la gomma Prime e del 30% per la Option. Tali condizioni, se applicate oggi a Spa, avrebbero fissato a 22 il numero massimo di giri percorribili con le gomme a mescola Medium“.
La Ferrari e Vettel però attendono un chiarimento ufficiale, nelle giuste sedi e con i corretti modi, di quanto accaduto a Spa. “Aspetto una spiegazione per quello che è successo – ha detto Vettel nelle interviste del dopo gara -. Se l’esplosione fosse successa 200 metri prima, adesso non sarei qui a raccontarla ma sarei andato a 300 all’ora contro le barriere dell’Eau Rouge con chissà quali conseguenze”.
A rincarare la dose anche Maurizio Arrivabene che ha voluto sottolineare: “Strategia decisa prima, non siamo così pazzi da rischiare la vita di un pilota: i dati erano fattibili con i nostri piani”.
Un campanello d’allarme il Gran Premio del Belgio lo ha dato: due esplosioni con, fortunatamente, nessun danno ai piloti. Interveniamo, interveniamo subito per evitare altri scoppi!
Per la cronaca, diamo due definizioni:
USURA
Consumo fisico, quando il materiale che ricopre il pneumatico, giro dopo giro.
DEGRADO
Progressiva riduzione delle prestazioni della gomma, a causa delle alte temperature, con riflessi sulle prestazione e il tempo sul giro.