Gp Singapore F1 2015: Vettel magnifico, Kimi non molla mai
Si, non stiamo sognando, c’è di nuovo una Rossa davanti a tutti, è la SF15-T di Sebastian Vettel che ha decisamente dominato il Gran premio di Singapore.
Sul suggestivo circuito cittadino, dove la potenza specifica delle power-unit conta relativamente, le monoposto del team Ferrari hanno conquistato la vittoria con il magnifico tedesco e la terza posizione con il glaciale Kimi Raikkonen. Tra le due Rosse si è inserito il sempre veloce Daniel Ricciardo a bordo di una ritrovata Red Bull, particolarmente a suo agio sul tortuoso tracciato.
Questo risultato sorprendente è stato reso possibile anche dai problemi riscontrati sulle monoposto del team Mercedes. Per tutto il fine settimana le W06 Hybrid sono apparse poco competitive. Sia in qualifica che in gara le Frecce d’Argento non hanno espresso al massimo il loro potenziale.
Lewis Hamilton è scattato dalla 5° posizione in griglia mentre Nico Rosberg si è dovuto accontentare della 6° piazza. Il pilota inglese, in gara, è poi stato costretto al ritiro al 33° giro dopo aver riscontrato un drastico calo di potenza dovuto ad un guasto alla parte elettrica della power-unit. Nico Rosberg invece, che ha montato la 4° unità propulsiva sulla vettura, non è andato oltre il 4° posto, apparendo mai veramente veloce.
Ma concentriamoci ora sull’impeccabile gara del team Ferrari.
Sebastian Vettel, dopo aver ottenuto un’incredibile Pole position, è stato artefice di una corsa da vero campione. Il tedesco è scattato in maniera perfetta al via ed è riuscito a mantenere la testa della corsa difendendosi dagli attacchi di Daniel Ricciardo in curva 1.
Nel corso del primo giro di gara Vettel ha compiuto un capolavoro ponendo tra se e la Red Bull dell’australiano un incredibile vantaggio di circa 3 secondi . Una prima tornata da brividi per il quattro volte campione del mondo che ha fatto vedere quanto fosse a suo agio a bordo della SF15-T.
Con il protrarsi della gara però la Red Bull di Ricciardo ha riguadagnato sempre più terreno, portandosi a ridosso della Ferrari di Vettel, leggermente in difficoltà con le coperture supersoft.
Kimi Raikkonen ha dimenticato in fretta l’errore commesso in partenza a Monza ed è stato in grado di effettuare un ottimo scatto allo spegnimento delle luci rosse. Il finlandese si è ben difeso dagli attacchi di Kvyat ma nulla ha potuto per tentare il sorpasso su Ricciardo. Kimi si è messo all’inseguimento del pilota australiano della Red Bull, in terza posizione, marcandolo da vicino nei primi giri. Anche sulla sua SF15-T le gomme a mescola più morbida sono durate poche tornate e hanno dato la possibilità a Ricciardo di allungare di qualche decimo il distacco.
Nel corso del 13° giro un contatto tra Nico Hulkemberg e Felipe Massa in curva 3 ha fatto scattare la Virtual Safety car che ha permesso ai piloti di testa di effettuare il primo pit stop. E’ in questa circostanza che gli uomini di Maranello hanno eseguito un lavoro impeccabile. Al 14° giro il muretto box Ferrari ha fatto rientrare contemporaneamente sia Vettel che Raikkonen. I meccanici hanno effettuato un doppio cambio gomme da manuale, senza far perdere un solo decimo ad entrambi i piloti che sono rientrati in pista mantenendo la prima e la terza posizione. Su entrambe le monoposto sono state montate nuovamente coperture option, evidentemente più veloci per questa fase di gara.
Dopo alcuni giri dietro alla Safety car la corsa è ripresa con Sebastian Vettel a guidare il gruppo. Il tedesco della Rossa ha cambiato però strategia. Egli non ha spinto al massimo da subito, come fatto al via, ma ha deciso di conservare gli pneumatici per allungare lo stint centrale e concludere il Gran premio con solo 2 pit stop. Ricciardo e Raikkonen non hanno difficoltà a tenere il passo di Vettel e la Red Bull si fa sempre più minacciosa negli specchietti della SF15-T del tedesco. Anche Kimi ha iniziato a mettere pressione sul pilota australiano che lo precedeva. Dopo una prima fase di controllo Vettel ha deciso di spingere forte nuovamente e in un solo giro è riuscito a rifilare agli inseguitori circa 2 secondi. Gap che verrà mantenuto fino alla 37° tornata, momento nel quale la Safety car è stata costretta a rientrare in pista. Questa volta a creare problemi è stata l’invasione di pista da parte di un tifoso che dopo alcuni istanti è stato prontamente fermato.
Approfittando della vettura di sicurezza sulla pista Vettel, Ricciardo e Raikkonen sono rientrati ai box per effettuare l’ultimo cambio gomme del Gran premio. Anche in queste fasi la lucidità dei tecnici del team italiano è stata determinante ai fini della classifica finale. Doppio pit stop perfetto per gli uomini di Maranello che hanno permesso a Vettel e Raikkonen di mantenere salde le posizioni di gara. Sulle vetture Rosse sono state montate gomme a mescola soft per affrontare l’ultimo estenuante stint di gara.
La corsa è ripresa al 40° giro e Sebastian Vettel ha messo in mostra tutto il suo talento. Il quattro volte campione del mondo ha gestito le fasi finali con gran lucidità ed una consapevolezza rara. Il pilota tedesco ha spinto nei momenti giusti controllando l’arrembante Ricciardo alle sua spalle. I due si sono sfidati a suon di giri veloci nel finale di gara ma ad avere la meglio, imponendo un distacco di 1”478 al traguardo, è stato il magnifico Sebastian Vettel.
Kimi Raikkonen nelle ultime fasi del Gran premio non è stato altrettanto lucido e costante. Il finlandese non è riuscito a mantenere il contatto con i due piloti di testa faticando con la gomma soft. Egli non ha mai avuto la possibilità di tentare un vero e proprio sorpasso ai danni di Ricciardo, me si è limitato a controllare il vantaggio su Nico Rosberg alle sue spalle. Iceman è giunto sotto la bandiera a scacchi con 17”154 di ritardo nei confronti del compagno di team, ma mantenendo un’ottima terza posizione.
Il circuito di Singapore ha di certo esaltato le caratteristiche delle monoposto made in Ferrari. La SF15-T ha messo in mostra tutto il suo potenziale dinamico ed ha dimostrato quanto buono sia stato il lavoro di sviluppo, su aerodinamica e telaio, eseguito dai tecnici di Maranello. La vettura del team italiano è apparsa estremamente equilibrata, bilanciata e dall’ottimo carico aerodinamico. Una monoposto che sta crescendo e crescerà ancora; con questi presupposti riuscirà a chiudere il gap prestazionale che la separa dalle perfette Mercedes. Il progetto SF15-T è decisamente buono a livello dinamico, paga probabilmente ancora in termini di potenza assoluta, ma la strada imboccata è quella giusta per tornare a competere per la vittoria di un mondiale.
Una gara comunque che ha fatto sognare tutti i tifosi della Rossa di Maranello. Ora però ci si sposta in Giappone sulla pista di Suzuka, un tracciato dove il propulsore tornerà ad essere abbastanza determinante e dove i curvoni veloci saranno territorio fertile per le competitive Mercedes. Se le Frecce d’Argento risolveranno i problemi al propulsore riscontrati a Singapore, aspettiamoci una gara più in salita per la Scuderia Ferrari, che dovrà vedersela con il velocissimo team tedesco.
Scritto da Daniele Vanin