Oltre duecento gare in F1 alle spalle, con un titolo mondiale sfiorato nel 2010, Mark Webber oggi pilota della Porsche nel WEC, è tornato a parlare del suo ex ambiente, con una accurata analisi critica della situazione attuale in F1.
“Non ho più l’adrenalina se c’è una gara in TV, non mi emoziono più come una volta”, queste le affermazioni dell’australiano, in merito al presente della F1, dove i tempi sono ancora lontani dal periodo d’oro fine anni’90 e primi 2000, aggiungendo inoltre che eccezion fatta per i leaders del mondiale, con la crisi di Alonso ed altri big, il resto dei piloti è di bassa qualità.
A rincarare la dose, le sue parole riguardo i tempi attuali della GP2, vicini a quelli che vediamo in F1 ed è inammissibile, quindi sulla tematica della sicurezza in gara, Webber vorrebbe fossero introdoti gli abitacoli chiusi, per offrire maggiore tutela ai piloti, nei casi di incidenti.
Una stoccata è stata mandata anche al campione Hamilton, il britannico dipinto dalle parole di Webber come un marchio, un uomo bussiness come David Breckham o l’atleta Bolt, di cui si parla troppo anche quando non sarebbe il caso, vedi la vita privata, gli hobby ecc.
In conclusione della sua analisi critica sulla F1, anche le citazioni dei piloti Maldonado e Button, in una situazione frustrante a suo dire, sapendo di dover gareggiare senza quasi speranza nei GP. Per loro l’australiano auspica un futuro in altre categorie, come ad esempio i prototipi.
Paolo Pierangelo