Grazie grande madre Russia e grazie Sochi per averci fatto assistere ad un’altra stupenda gara del mondiale di Formula 1. Sull’affascinante circuito ricavato tra gli impianti realizzati in occasione del Giochi Olimpici invernali del 2014, i piloti si sono dati battaglia giro dopo giro e ci hanno regalato una delle gare più incerte e combattute del mondiale.
A rovinare la festa ci ha pensato solo quell’oggetto perfetto, impeccabile e superiore sempre la davanti a tutti: la Mercedes numero 44 di Lewis Hamilton. La W06 Hybrid del pilota inglese ha conquistato la testa della corsa al 7° giro e per gli altri non c’è stato più nulla da fare. La prima posizione non è mai stata in discussione. Hamilton ha vinto il Gran premio della Russia, portando i suoi successi in carriera a quota 42.
Non altrettanto sereno e soddisfatto può dirsi Nico Rosberg. Il pilota tedesco dopo aver dominato nel corso delle qualifiche del sabato e dopo l’ottima partenza dalla Pole position, è stato costretto al ritiro al 6° giro per un problema al pedale dell’acceleratore della sua non impeccabile W06 Hybrid. Nico era saldamente al comando del Gran premio quando questo problema meccanico lo ha portato a fermarsi dando così strada libera a Lewis Hamilton.
Ma cosa è successo alle spalle dell’imprendibile Mercedes numero 44? Dove sono finiti i piloti Ferrari?
Sebastian Vettel e Kimi Raikkonen hanno decisamente animato la gara. La lotta per il podio non è mai stata così dura. A dare spettacolo ci hanno pensato anche il sempre competitivo Valtteri Bottas, un velocissimo Sergio Perez e un ritrovato Daniel Ricciardo.
Nel corso delle qualifiche la SF15-T non è apparsa particolarmente a suo agio tra le curve del circuito di Sochi. Il distacco dalle Mercedes in prima fila era alquanto consistente. Anche la velocissima Williams di Valtteri Bottas sembrava adattarsi meglio alla pista russa, ma allo spegnimento delle luci rosse del via le monoposto del team Ferrari ci hanno regalato una gara entusiasmante.
Kimi Raikkonen è stato artefice di una partenza a fionda. Il pilota finnico ha decisamente bruciato il compagno di team e, in corrispondenza di curva 2, anche il connazionale Valtteri Bottas. Kimi ha sfruttato benissimo le prime schermaglie tra Rosberg ed Hamilton che hanno rallentato l’allungo della Willimas di Bottas in uscita dalla curva dopo il lungo rettilineo. Così facendo Raikkonen è risalito dalla 5° posizione sino alla 3°.
Non altrettanto fulmineo al via è stato Sebastian Vettel. Il tedesco della Rossa non ha sfruttato bene le prime fasi di gara ed è scivolato al 5° posto dietro al compagno di team e alla Williams di Bottas. Proprio nel corso del primo giro, in corrispondenza di curva 2, un contatto tra Nico Hulkemberg e Marcus Ericsson ha provocato l’ingresso in pista della Safety Car.
Rimosse le monoposto dal circuito e ripulita la pista, si è ripartiti alla fine della terza tornata della gara. La ripresa della corsa è stata traumatica per Kimi. Al termine del lungo rettilineo infatti la velocità di punta della Willimas ha fatto il suo dovere e Valtteri Bottas è riuscito a scavalcare la Ferrari numero 7 in staccata. In questa fase Kimi sembrava soffrire particolarmente e sembrava non riuscire a mandare in temperatura le gomme per tenere il passo dei primi. Vettel invece ha iniziato a farsi vedere minaccioso negli specchietti del compagno di team.
Nel corso del 6° giro il leader della corsa, Nico Rosberg ha iniziato ad accusare i primi problemi al pedale dell’acceleratore che lo hanno portato poi al ritiro la tornata successiva. Lo stop del tedesco ha permesso così a Hamilton di insediarsi saldamente al comando della gara e ai piloti alle sue spalle di guadagnare una posizione nella lotta per il podio.
Al 12° giro il violentissimo incidente di Romain Grosjean ha provocato un nuovo ingresso in pista della vettura di sicurezza. Il pilota francese ha perso il controllo della sua Lotus ed ha impattato pesantemente le barriere mentre percorreva la curva più veloce del tracciato. Grosjean è uscito dalla sua monoposto incredibilmente illeso. Approfittando della Safety Car, le vetture alle spalle dei primi 4 piloti, hanno deciso di fermarsi ai box per il loro primo e unico pit stop. Sono state montate gomme soft quindi sulla Force India di Sergio Perez, in 5° posizione e sulla Red Bull di Daniel Ricciardo che si trovava in 7° piazza alle spalle del compagno di team e idolo di casa Daniil Kvyat. Un cambio gomme alquanto precoce, ma non del tutto azzardato. L’asfalto della pista di Sochi infatti è particolarmente gentile sugli pneumatici, inoltre le basse temperature hanno contribuito a ridurre il consumo delle coperture. Anche con una sosta nei primi giri era possibile portare a termine il gran premio senza incorrere in crolli di prestazione causati dalle gomme.
Al termine del 17° giro la gara è ripresa e Sebastian Vettel si è fatto sempre più minaccioso alle spalle del compagno di team. Alla fine del rettilineo dei box è iniziato il duello tra i due. Seb ha sfruttato completamente la scia di Kimi e in staccata in curva 2 ha tentato l’attacco all’interno della Ferrari numero 7. Raikkonen, non ha mollato la sua posizione, ed ha lottato nel tentativo di chiudere il più possibile la traiettoria. Le due Ferrari hanno rischiato il contatto e sono uscite dalla traiettoria ideale di percorrenza della curva. Vettel, sembrava averne di più del compagno di scuderia e all’altezza di curva 5 ha compiuto il sorpasso decisivo all’interno che gli è valso la 3° posizione dietro a Valtteri Bottas.
Il passo gara della SF15-T è apparso decisamente migliore di quello messo in evidenza dalla Willimas e Vettel ha iniziato così la rincorsa della monoposto del team inglese, portandosi dietro anche Kimi Raikkonen. Alla 26° tornata il distacco tra Seb e Bottas era ormai sotto il secondo e il tedesco della Rossa ha iniziato ad insidiare la posizione di Valtteri.
Il muretto box Williams ha richiamato quindi in pit lane il suo pilota nel tentativo di anticipare la sosta e mantenere le posizione sul minaccioso Vettel. Il pilota finlandese è ritornato in pista però nel traffico e alle spalle di Sergio Perez e Daniel Ricciardo, che si erano precedentemente fermati. E’ proprio in questa fase che Sebastian Vettel e anche Kimi Raikkonen hanno iniziano a spingere forte nel tentativo di guadagnare entrambi la posizione sulla Williams. Nonostante la gomma supersoft delle Rosse avesse 27 giri sulle spalle, i tempi fatti registrare da Seb erano più bassi di quelli di Bottas e così anche quelli di Kimi.
Sono state sufficienti 4 tornate per garantirsi la posizione sulla Willimas. Vettel sì è fermato quinti al giro 31 per il suo unico cambio gomme ed è risceso in pista davanti a Valtteri. Gran lavoro dei meccanici e degli strateghi di Maranello in questo caso che hanno permesso alla Ferrari numero 5 di ottenere la 3° piazza e lanciarsi all’inseguimento della sorprendente Force india di Sergio Perez. Solamente 2 giri più tardi, grazie alle gomme più fresche e alla maggior competitività della vettura, Vettel ha avuto la meglio sul pilota messicano delle Force India. In corrispondenza di curva 13 il tedesco della Ferrari si è lanciato in un sorpasso spettacolare che gli ha garantito il secondo gradino del podio. Sul finire della gara Seb ha incominciato a recuperare parecchi secondi anche sulla Mercedes di Lewis Hamilton portando il suo ritardo da 13 secondi a 5 sotto la bandiera a scacchi. Evidentemente Hamilton la davanti si è limitato a controllare e gestire il finale del Gran premio, ma certamente il passo gara della Ferrari è risultato essere molto competitivo e a tratti migliore di quello messo in mostra dalla W06 Hybrid.
Anche Kimi Raikkonen è stato richiamato ai box al giro 32 dopo aver spinto forte a aver guadagnato secondi fondamentali su Bottas. Purtroppo però il margine per guadagnare nettamente la posizione non era ideale e Kimi è rientrato in pista attaccato alla Williams. I due piloti si sono sfidati ruota a ruota per tutto il lungo rettilineo fino alla staccata di curva 2 dove Bottas ha avuto la meglio ed ha mantenuto la posizione. La gara di Raikkonen però sembrava compromessa e il podio appariva molto lontano. Infatti il finlandese in questa fase di gara occupava la 6° piazza con davanti, oltre al connazionale della Williams, anche Sergio Perez e la Red Bull di Daniel Ricciardo.
Kimi non si è però dato per vinto ed ha iniziato a spingere forte, la sua SF15-T in gara sembrava trasformata rispetto alla qualifica del sabato. Dopo un altro sorpasso e controsorpasso sulla Williams di Bottas al 36° giro, entrambi si sono gettati alla caccia della Red Bull di Ricciardo e prima Valtteri e poi Iceman si sono lasciati alle spalle il pilota australiano. In realtà Kimi ha dovuto lottare molto per passare Ricciardo, compiendo anche un errore e andando lungo sempre in curva 2. Ma il proverbiale sangue freddo dell’Iceman gli ha permesso, alla lunga, di avere la meglio sulla Red Bull.
I due finlandesi sono arrivati quindi alle spalle di Sergio Perez che con la sua Force India stava facendo la gara della vita. Il messicano, fermatosi al 12° giro era però competitivo e le sue coperture sembravano ancora in ottime condizioni. La Williams e la Ferrari sembravano però averne di più e nel corso del penultimo giro della gara, sfruttando anche il DRS, entrambi sono riusciti ad avere la meglio su Perez attaccandolo all’interno del tornantino. Una manovra d’altri tempi, un doppio sorpasso spettacolare da lottatori veri.
L’ultimo giro di questo entusiasmante Gran premio è iniziato con Bottas in 3° posizione e Kimi a mezzo secondo in 4° piazza. La sfida tra i due è quindi entrata nel vivo e dopo aver sfruttato tutta la scia con il DRS spalancato Kimi ha tentato l’attacco in staccata in curva 2, ma la velocità di punta della Williams era irresistibile. Nulla di fatto quindi, ma Kimi in uscita da tale tornantino ha avuto uno spunto migliore e dopo aver percorso incollati la velocissima curva 3, in curva 4 Kimi ha deciso di giocarsi il tutto per tutto prendendo la traiettoria interna. Bottas non si aspettava di certo una manovra tanto avventata ed audace da parte di Kimi e ha chiuso la curva con la classica traiettoria. Raikkonen non ha potuto far altro che urtare la posteriore destra di pilota finlandese della Williams e spedirlo a muro. Gara finita per Bottas e addio podio.
Anche la SF15-T di Kimi è stata gravemente danneggiata dall’impatto ma l’Iceman è riuscito a concludere la gara in 5° posizione, dopo essersi fatto superare dal magnifico Sergio Perez e sul finale anche da Felipe Massa.
Finito il Gran premio i commissari di gara, dopo aver ascoltato Bottas e Raikkonen, hanno deciso di imporre una penalità di 30” al finlandese pilota Ferrari per il contatto ai danni della Williams. Così facendo Kimi è sceso in 8° posizione al termine della gara.
Un Gran premio da ricordare. Una corsa d’altri tempi, condita con sorpassi e controsorpassi, incidenti spettacolari, safety car, ritiri per guasti meccanici, sfide tra piloti veri, senza nulla da perdere, lotte tra compagni di team e duelli che riportano alla memoria i fasti del passato e fanno riassaporare i momenti nei quali il motorsport riusciva a coinvolgere e ad entusiasmare milioni e milioni di persone.
GP Russia F1 2015 ORDINE D'ARRIVO - Domenica 11 Ottobre 2015
Pos Naz Pilota Team Tempo/Gap 1 44 Lewis Hamilton Mercedes 1h37m11.024s 2 05 Sebastian Vettel Ferrari + 5"953 3 11 Sergio Pérez Force India + 28"900 4 19 Felipe Massa Williams + 38"800 5 07 Kimi Raikkonen Ferrari + 42"300 (*) 6 26 Daniil Kvyat Red Bull + 47"500 7 12 Felipe Nasr Sauber + 56"500 8 13 Pastor Maldonado Lotus + 61"000 9 22 Jenson Button McLaren + 79"400 10 14 Fernando Alonso McLaren + 86"200 (**) 11 33 Max Verstappen Toro Rosso + 88"400 12 77 Valtteri Bottas Williams + 1 GIRO 13 98 Roberto Merhi Manor + 2 GIRO 14 28 Will Stevens Manor + 2 GIRO 15 03 Daniel Ricciardo Red Bull RITIRATO 16 55 Carlos Sainz Toro Rosso RITIRATO 17 08 Romain Grosjean Lotus RITIRATO 18 06 Nico Rosberg Mercedes RITIRATO 19 27 Nico Hulkenberg Force India RITIRATO 20 09 Marcus Ericsson Sauber RITIRATO
(*) penalizzato di 30″ per il contatto con Bottas (P8) | (**) penalizzato di 5″ (P11)
Scritto da Daniele Vanin