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Domenica da dimenticare per il Cavallino Rampante. La Ferrari lascia il Messico con 0 punti in classifica costruttori e in quella piloti. Giornataccia per i due piloti, entrambi ritirati per incidente. Sebastian Vettel autore di un dritto contro le barriere alla curva 7; Kimi Raikkonen vittima di una “vendetta” finlandese, con Valtteri Bottas che lo ha speronato, saldando il conto aperto a Sochi.
Al di lĂ dei due episodi che hanno causato il ritiro delle due rosse, entrambi i piloti Ferrari sono incappati in una pessima giornata.
Vettel, dopo una ottima qualifica, si è complicato la gara con una partenza non certo perfetta: alla prima curva, poi, contatto con la Red Bull di Daniel Ricciardo, che ha provocato l’afflosciamento della ruota posteriore destra del tedesco. Quasi un giro con la gomma a terra, rientro ai box per cambiare le gomme e gara seriamente compromessa. Ripresa la pista in fondo alla classifica, Seb ha cominciato a correre a testa bassa. Nel tentativo però di rimontare posizioni, il quattro volte campione del mondo ha commesso un primo errore alla curva 7, ed è finito in testacoda al 18 giro. Dopo 36 giri il tedesco ha pure subito l’onta del doppiaggio da parte delle due Mercedes. E in quell’occasione che si è vista l’unica cosa positiva del Gran Premio, per la Ferrari. Vettel che, con le stesse gomme, riusciva a viaggiare sugli stessi tempi delle due frecce d’argento, che certo non si stavano risparmiando, visto che erano in lotta tra loro. Tant’è che dal box hanno dovuto segnalare al tedesco di lasciar passare Lewis Hamilton, per evitare sanzioni. Laconica a questo punto la risposta di Vettel: “Perché dovrei lasciarlo passare se sono più veloce di lui?”.
La gara di Seb si è poi conclusa, a pochi giri dalla fine contro il muro, sempre della curva 7, concludendo così un fine settimana da dimenticare quanto prima.
E ora, con la vittoria di Nico Rosberg, la lotta al secondo posto in classifica piloti si fa dura: con 21 punti da recuperare in due gare.
Il weekend di gara di Raikkonen è iniziato subito male. Partito dal fondo dello schieramento per una penalizzazione e problemi alla sua monoposto, “iceman” stava cercando di rimontare: con gomme medie, il finlandese era riuscito a risalire il gruppone e si trovava in sesta posizione. Fino al duello rusticano con il suo connazionale, che gli ha provocato la rottura della sospensione posteriore destra e il conseguente ritorno a piedi ai box. Una resa dei conti iniziata in sede di mercato piloti e conclusasi, speriamo, in pista.
Ora Bottas ha superato Raikkonen in classifica piloti: solo 3 i punti di distacco. La lotta per il quinto posto è ancora apertissima.
Ovviamente musi lunghi dei protagonisti in rosso davanti a microfoni nel post gara.
Sebastian Vettel non ha incolpato nessuno per il contatto alla prima curva: “Oggi sono partito male e, ovviamente, dopo il contatto con Daniel ero molto arrabbiato, ma alla fine penso che non ci sia nessuno da biasimare. Chiaramente non ha potuto evitare di colpirmi perché era troppo veloce per la traiettoria che aveva scelto, ma sono cose che accadono. Queste sono le corse, anche se ovviamente è doloroso quando accade alla prima curva e devi ripartire dal fondo. Praticamente la gara si è persa lì. Speravo in una safety car prima, ma non c’è stata”.
Il tedesco ha poi tranquillamente ammesso i suoi errori che lo hanno costretto, alla fine, al ritiro dalla gara: “Ho cercato di rimontare, ma i miei due errori non hanno aiutato. L’ultimo ovviamente ha messo fine alla mia corsa, non ne sono fiero. Ho provato di tutto, forzando pur di rimontare. E probabilmente l’aver forzato un po’ troppo spiega l’errore che ho fatto”.
Parole positive invece sulla sua monoposto: “La macchina in generale andava bene, eravamo veloci, il ritmo era promettente ed eravamo molto vicini alla Mercedes, probabilmente più vicino di quanto non fossimo da un po’ di tempo”.
Kimi Raikkonen per prima cosa, ha commentato il suo incidente con il pilota della Williams: “Partiamo dall’incidente con Bottas, ci sono sempre due modi diversi di vedere le cose, ognuno può avere il proprio punto di vista, ma ad essere onesti non mi aspettavo che finisse in maniera molto diversa. Le corse sono così, ma potevo immaginare che potesse accadere dopo la Russia. Non so se lo abbia fatto di proposito, ognuno è libero di pensarla come vuole, ma il risultato finale non cambia e non cambierà niente per me in futuro”. E poi sul weekend di gara: “Ovviamente abbiamo avuto un weekend piuttosto deludente, siamo stati sfortunati sotto molti aspetti e questo non è certo il massimo per noi, ma rimaniamo una squadra forte. E’ andata male sia a me che a Sebastian, ma sono cose che succedono. Come squadra non abbiamo perso nulla, usciamo da un weekend piuttosto difficile ma sono sicuro che nelle prossime due gare torneremo forti e cercheremo di finire la stagione in crescendo”, ha concluso il finlandese.
Parole di incoraggiamento quelle del team manager Maurizio Arrivabene: “In questa stagione eravamo già riusciti a toccare il cielo, stavolta abbiamo toccato il fondo. Ma quella di oggi è una lezione di umiltà di cui fare tesoro e che penso servirà ad unire ancora di più la squadra e rafforzare il carattere di tutti noi. Avevo già visto ieri come questa squadra sa reagire, quando c’era stato bisogno di sostituire motore e cambio in tempi record. Oggi non dobbiamo puntare il dito contro nessuno, siamo un team, si vince e si perde insieme. Ho solo un po’ di rammarico perché il nostro passo gara era veramente buono, ma le corse sono fatte così e ci sono anche le giornate storte. Questo però non cambia i nostri obiettivi, visto che la matematica dà ancora a Seb la possibilità di scavalcare Rosberg in classifica e a Kimi di fare la stessa cosa con Bottas”.
Le ultime due gare del mondiale saranno quindi importantissime in casa Ferrari: gli obiettivi sono chiari. Mostrarsi e confermarsi più vicini alle Mercedes, per inculcare nei teutonici qualche preoccupazione invernale in più. E per i due piloti, scavalcare i rispettivi avversari in classifica piloti: impresa ardua, ma non impossibile, per Vettel: un po’ più semplice per Raikkonen.