“L’amore è bello se non è litigarello”. Probabilmente è questo quello che si è pensato in Red Bull e Renault, dato che le due parti si sono riunite per affrontare insieme anche la stagione 2016. Eh già, perché dopo lunghe trattative, polemiche e persino offese, la casa francese ha deciso comunque di motorizzare il team austriaco per il prossimo campionato, quando i rapporti sembravano ormai completamente deteriorati e non più ricostruibili.
Basta guerre, basta veleni, basta litigi e soprattutto basta bussare alle porte di altre case motoristiche per cercare disperatamente un nuovo propulsore. Ora è finalmente pace fatta, smettendo quindi il cane e gatto di una situazione che durava ormai da troppo tempo e che ha seriamente rischiato di degenerare in un addio alla Formula 1 da parte della Red Bull, che fino a due anni fa aveva appena finito di festeggiare il quarto titolo mondiale consecutivo.
L’accordo tra la Red Bull e la Renault, secondo quanto riporta in un comunicato il sito ufficiale della Minardi, è ormai raggiunto, anche se ancora manca l’annuncio ufficiale. Salvo incredibili quanto improbabili colpi di scena, il secondo matrimonio si dovrebbe celebrare in concomitanza del Gran Premio di Abu Dhabi, che chiuderà la stagione 2015 questa domenica.
Con le consapevolezze di oggi, sembrava quasi un’eresia assistere ad un ritorno della Renault addirittura entro la fine del campionato se si guarda ai mesi precedenti. Nella seconda metà della stagione era stato proprio il numero 1 della casa francese, Carlos Ghosn, ad annunciare pubblicamente la fine del rapporto di collaborazione con la Red Bull al Salone di Francoforte già a cominciare dal 2016. La decisione era stata infatti presa dopo che i vertici del team austriaco si erano più volte lamentati senza mezze misure della scarsa affidabilità e potenza della Power Unit Renault. Parole che non sono state affatto prese bene in Francia, tanto che la rottura è stata quindi imminente.
La Red Bull, che non era nuova ad accuse nei confronti della Renault, si è trovata quindi virtualmente appiedata per il 2016. Quindi?
Scartata l’idea della Honda, ancora alle prime armi con le power unit e con risultati più che deludenti quest’anno, le alternative restavano due, difficilissime da avvicinare: bussare alla porta o della Ferrari, o della Mercedes.
Sfortunatamente per loro però, le trattative avviate con Maranello e Brackley non sono andate come previsto nelle migliori ipotesi, e di conseguenza l’unico fornitore di motori ancora disponibile era proprio la Renault, con la quale aveva già “litigato”. A questo punto la Red Bull ha dovuto fare un passo indietro, cercando di trovare un chiarimento con i francesi che è finalmente arrivato.
L’ufficialità dell’operazione è ancora tutta da scoprire e da attendere, ma dalle prime indiscrezioni pare che la Renault abbia voluto mettere in chiaro le cose tutelandosi con un contratto blindato. Ciò significa che, oltre ad un vantaggio economico per i transalpini, in caso di future dichiarazioni pubbliche da parte di Horner & Co. giudicate poco gradite dalla Renault, la motorizzazione alla Red Bull diventerà in un istante solo un bellissimo ricordo.
Uomo avvisato, mezzo salvato.
La Renault, nel frattempo, si prepara anche ad ufficializzare, sempre ad Abu Dhabi, l’acquisizione del team Lotus. In questo caso i francesi, oltre a proseguire come fornitori di motori, ritornerebbe in Formula 1 anche qualità di costruttore, cosa che mancava dal 2011. Resta solo da capire se la Renault deciderà di schierarsi in pista con la propria denominazione o se conservare, almeno per un anno, il nome Lotus-Renault.
E la Toro Rosso? In tutta questa trattativa che ha riavvicinato Red Bull e Renault, il team di Faenza, sorella minore della Red Bull, non ha potuto altro che assistere indirettamente alla ricucitura dello strappo. La storia del team però è legata soprattutto alla partership con la Ferrari, che negli anni precedenti aveva fornito i propri motori proprio alla Toro Rosso. In chiave 2016 resta ancora da capire se la scuderia abbraccerà la fede Renault o Ferrari, ma il pensiero resta fisso ai progetti Ferrari per il 2017 sul mercato piloti.
Il contratto di Raikkonen scade infatti al termine del 2016 e, a meno di ripensamenti o prolungamenti del contratto, si libererebbe un sedile proprio per il 2017. Ad occuparlo, visti i buoni rapporti con la Toro Rosso, potrebbero essere infatti uno dei due piloti oggi in forza a Faenza, ovvero Max Verstappen o Carlos Sainz Junior.
Ma la Formula 1 insegna, come nel caso Red Bull-Renault, a non dare mai nulla per scontato.