Il silenzio dei motori è finito. Al Paul Ricard torna in scena la Formula 1, dopo un breve letargo invernale delle monoposto. Lunedì e martedì, Ferrari, Red Bull e McLaren sono scese in pista, sul circuito corto di 3,5 km, con le vetture dell’anno scorso, nei test fortemente voluti da Pirelli per valutare le prestazioni delle nuove gomme da bagnato.
E’ importante infatti per l’Azienda Italiana ricevere un feedback sulle nuove coperture full wet, caratterizzate da una nuova mescola e un nuovo disegno del battistrada, che debutteranno nel mondiale 2016, per portarne avanti lo sviluppo insieme alle scuderie.
L’impianto di innaffiamento computerizzato del circuito Paul Ricard ha consentito di provarli con livelli diversi di acqua in pista.
Il programma di valutazione e sviluppo è stato completato nell’arco dei due giorni, con 659 giri completati dai cinque piloti impegnati in pista, per un totale di 2326 km.
Temperature abbastanza basse, mai oltre gli 11 gradi ambiente, hanno caratterizzato l’intero test: non la condizione ideale per il programma di lavoro, che ha comunque consentito un’ampia raccolta di dati.
Ferrari e Red Bull hanno schierato i piloti titolari: Kimi Raikkonen e Daniel Ricciardo si sono calati nell’abitacolo il 25 gennaio, per poi cedere il volante ai compagni di team, Sebastian Vettel e Daniil Kvyiat, il giorno successivo.
McLaren invece ha preferito prolungare le vacanze di Fernando Alonso e Jenson Button, affidando, entrambe le giornate, la MP4-30 nelle mani del collaudatore Stoffel Vandoorne.
Il programma di lavoro di questi due giorni, uguale per tutti e tre i team, è stato strutturato su stint iniziali da 5 giri, poi da 7 e infine da 10.
Nella giornata di lunedì cielo coperto sopra Le Castellet ma niente pioggia: sono dovuti quindi intervenire gli irrigatori artificiali per bagnare l’asfalto del Paul Ricard e assicurare la condizioni migliori per testare i nuovi pneumatici Pirelli.
A fine giornata è stata la Red Bull di Ricciardo a segnare il miglior tempo con 1:08:713, e 99 giri compiuti.
Alle sue spalle il collaudatore McLaren Vandoorne con 1:09:131: il belga ha concluso la sessione di prove a bordo pista, nella zona Bendor, a causa di un problema tecnico alla sua monoposto.
Più lento invece il ferrarista Kimi Raikkonen, che ha fermato il cronometro a 1:09.637: il finlandese ha comunque completato il programma previsto, concludendo in anticipo di un’ora i 99 giri previsti.
“E’ stata una normale giornata di test”, ha commentato Kimi subito dopo la fine del test, “penso sia troppo presto per dire qualcosa su questi prototipi di gomme, ma è stato un collaudo molto utile perché eravamo tutti nelle stesse condizioni. Non guidavamo da tempo e, anche se si gira solo per un giorno, è pur sempre qualcosa che ci aiuta a capire meglio”.
In merito alla stagione che sta per cominciare, sull’onda positiva delle parole rilasciate da Sergio Marchionne qualche giorno fa, anche Raikkonen è apparso possibilista: “Mah, tutto è possibile, manca ancora un mese prima della nuova vettura, dopodichè ci attenderà un altro mese di lavoro prima di Melbourne, quindi abbiamo ancora molto tempo davanti a noi”.
Il giorno seguente, come detto, cambio di guardia in casa Red Bull e Ferrari.
Daniel Ricciardo ha ceduto i comandi della monoposto di Milton Keynes, al suo giovane compagno di squadra, Daniil Kvyiat.
Mentre Sebatian Vettel è tornato a sedersi nell’abitacolo della rossa, dopo la breve “sgambata” dei giorni scorsi a Fiorano, con una vettura in configurazione 2014.
In McLaren invece Vandoorne è stato chiamato agli straordinari e ha proseguito il test anche il secondo giorno. La monoposto inglese è stata costretta a sostituire la Power Unit, dopo il problema occorso sul finire delle prove di lunedì.
Il programma di questo secondo giorno è stato più impegnativo con un chilometraggio sensibilmente maggiore rispetto al giorno prima e con run più lunghi.
Ancora problemi tecnici per la McLaren, che dopo soli 9 giri è dovuta rientrare ai box a velocità ridotta: i meccanici della scuderia inglese sono comunque riusciti a rimandare in pista la monoposto permettendo al loro collaudatore di concludere il test.
Anche la Red bull ha concluso in anticipo il test nel pomeriggio per noie tecniche.
Al termine della giornata è di Vettel il miglior crono (1.06.750) stabilito con gomme intermedie: dietro di lui il russo della Red Bull con 1’06″833, stabilito alla fine della mattinata, sempre con gomme intermedie e Vandoorne con 1’07″758.
Il tedesco della Ferrari è apparso rilassato e sorridente e nel contempo carico, pronto ad affrontare la nuova stagione in cui è chiamato a sfidare, e possibilmente anche battere, le due Mercedes.
Nelle interviste del dopo test, Vettel ha commentato positivamente la giornata al Paul Ricard: “Credo che sia sempre utile guidare la vettura: è stato anche divertente poter girare sul bagnato. Abbiamo provato differenti mescole con differenti risultati, anche se non potevamo sapere quali differenze vi fossero tra un battistrada e l’altro al momento di andare in pista”.
In merito alla differenze tra le gomme full wet utilizzate fino al 2015 e i nuovi prototipi sperimentati, il ferrarista ha preferito essere prudente: “E’ troppo presto per dare un giudizio, il programma di lavoro era molto ampio, con alcuni set ho avvertito un feeling maggiore rispetto ad altri, ma sono comunque sicuro che i feedback potranno tornare molto utili. Oggi i test sono stati svolti con una quantità minore di acqua sull’asfalto, alla fine abbiamo anche montato un set di intermedie giusto per avere un’idea sul punto di crossover delle mescole”.
Manca meno di un mese alla presentazione della nuova monoposto, che dovrebbe avvenire il 19 febbraio a Maranello e On Line: anche se la data non è stata ancora confermata dall’Ufficio Stampa Ferrari. A proposito Vettel ha dichiarato: “Ormai manca poco, per ora posso solo ipotizzare come sarà una volta messa tutta assieme. In fabbrica stanno lavorando sulle singole parti, per questo motivo attendo anch’io di vedere la versione definitiva”.
Anche il quattro volte campione del mondo è stato poi chiamato a pronunciarsi sulle aspettative di Marchionne riguardo al primo gran Premio del mondiale 2016: “E’ naturale che il nostro Presidente ci spinga sin dalla prima gara verso la vittoria. Vogliamo tutti vincere: se si provasse a porre questa domanda a ciascun membro del team, la risposta sarebbe univoca. Sappiamo che il gap è stato abbastanza ampio nella scorsa stagione, pur avendo fatto un ottimo lavoro durante tutto l’anno per ridurlo. Quest’anno apporteremo alcuni cambiamenti, ed ovviamente i test saranno fondamentali per intraprendere la giusta direzione di sviluppo. Ma in Australia sarà solo la prima di ventuno gare: vincerla sarebbe fantastico, ma se non dovessimo riuscirci faremo del nostro meglio per essere là davanti ed accumulare il maggior numero possibile di punti”, ha concluso il tedesco.
Concluso questo primo test del 2016 su pista, ora il programma tecnico prosegue in azienda. Pirelli provvederà ad elaborare i dati raccolti in questi due giorni dalla telemetria dei team e li incrocerà con i propri, per una lettura completa del lavoro effettuato.
Prossimo appuntamento tra meno di un mese, per le due sessioni di prove libere da quattro giorni l’una, sul circuito di Barcellona: finalmente vedremo in pista tutte le nuove monoposto e si avrà un primo assaggio delle reali forze in campo.
Test Pirelli F1 2016 Paul Ricard - Lunedì 25 Gennaio 2016 Pos Pilota Team Tempo Gap Giri 1. Daniel Ricciardo Red Bull 1'08"713s 99 2. Stoffel Vandoorne McLaren 1'09"131s +0.418s 87 3. Kimi Raikkonen Ferrari 1'09"637s +0.924s 99 Test Pirelli F1 2016 Paul Ricard - Martedì 26 Gennaio 2016 Pos Pilota Team Tempo Gap Giri 1. Sebastian Vettel Ferrari 1'06"750 134 2. Daniil Kvyat Red Bull 1'06"833 +0.083 113 3. Stoffel Vandoorne McLaren 1'07"758 +1.008 127