I primi test pre-campionato, in corso al circuito del Montmelò a Barcellona, dal 22 al 25 febbraio e dal 1 al 04 marzo, hanno visto il debutto in pista della nuova mescola Ultrasoft, introdotta da Pirelli per il mondiale 2016,
Il nuovo pneumatico, che va ad accrescere la gamma di pneumatici slick, è stato portato in Spagna da alcuni dei team presenti ai test.
Nel secondo giorno di prove Ferrari e Red Bull le hanno montate: e i risultati sono arrivati!
Sebastian Vettel e Daniel Ricciardo hanno abbassato di oltre due secondi al giro i tempi ottenuti con le gomme medie il primo giorno.
Al di la della valutazioni sul carico di benzina e sulla effettiva competitività delle due monoposto che hanno utilizzato le nuove mescole, l’obiettivo fissato dalla Pirelli sembra quindi raggiunto.
Analizziamo nel dettaglio, grazie ad un comunicato pubblicato dell’azienda italiana, le caratteristiche tecniche delle gomme ultrasoft che le rendono più performanti.
Innanzitutto ricordiamo che il colore utilizzato per distinguere i nuovi pneumatici è il viola: una scelta che Pirelli ha voluto rimettere a tutti i tifosi di Formula 1, tramite i Social Media. Ed è stato un mezzo plebisicito in favore di questo colore, rispetto all’alternativa indicata che era il silver, argento.
Relativamente alla composizione, la mescola è del tutto nuova. Si tratta di una gomma Low Working Range: ciò significa che il pneumatico raggiunge la massima efficienza a temperature abbastanza basse, riuscendo quindi a entrare nella temperatura di esercizio in poche curve
Precisiamo che ogni mescola ha il suo intervallo di temperatura ideale, il cosiddetto Working Range.
Secondo questo parametro, le mescole vengono classificate in due gruppi denominati rispettivamente High Working Range e Low Working Range. Nel primo gruppo rientrano le Hard e le Soft con temperature di esercizio comprese tra 105 e 135° C.. Mentre nel secondo gruppo troviamo le Medium, le Supersoft e le Ultrasoft con temperature tra 85 e 115° C.
Se una mescola lavora al di sotto del suo working range ideale si possono avere fenomeni di graining, ossia di grumi sul battistrada che si staccano, lasciando dei piccoli crateri sulla gomma. Se per contro la mescola lavora al di sopra del suo working range ottimale, si va incontro a fenomeni di surriscaldamento. In entrambi i casi naturalmente si assiste ad una perdita notevole di grip.
Alte prestazioni, massima guidabilità e precisione di guida sono quindi le caratteristiche essenziali della Ultrasoft. Di converso hanno ovviamente una durata più breve. Tali peculiarità le rendono idonee nei circuiti con curve medio-lente e asfalto a bassa aderenza, nelle quali il ridotto carico aerodinamico trasferisce sui pneumatici la guidabilità, l’inserimento e la trazione in curva: vedremo quindi queste gomme, in primis, nei circuiti cittadini di Montecarlo e del Canada, ma probabilmente anche a Singapore, Austria o Abu Dhabi.
Nonostante il debutto al Montmelò, non le vedremo invece utilizzate in Spagna in occasione del week end di gara, previsto a metà maggio, a causa dell’asfalto molto abrasivo e dei curvoni veloci capaci di generare elevati carichi sulle gomme.
A Barcellona, Pirelli ha inoltre portato l’altra novità per il 2016: il nuovo Cinturato Blue Wet per asfalto bagnato.
In questo caso non si tratta di un debutto: infatti la nuova gomma full wet è stata provata da Ferrari, Red Bull e McLaren, a gennaio, in una due giorni di test appositamente voluti da Pirelli, sul circuito di Le Castellet. In quell’occasione, su pista allagata artificialmente, i tre team hanno testato vari prototipi del pneumatico, con novità di mescola e di costruzione, consegnando a Pirelli ottimi dati di efficienza, con 65 litri d’acqua espulsi, a massima velocità, ogni secondo da ogni pneumatico.
A migliorare sarà la sua capacità di assicurare massima aderenza nelle cosiddette condizioni di cross-over, ovvero quando l’asfalto passa da asciutto a bagnato e viceversa. Questa versatilità è condizione chiave in prova e in gara. Maggiore efficienza in condizioni che cambiano significa più sicurezza per il pilota e più facilità per il muretto box nel gestire le strategie.
Barcellona sarà quindi un importante campo di prova non solo per i team, impegnati a saggiare finalmente sul campo le monoposto che affronteranno l’intera stagione 2016, ma anche per Pirelli che avrà un primo riscontro significativo sull’efficacia delle nuove soluzioni studiate, con il preciso obiettivo di aumentare le prestazioni delle monoposto e di reinterpretare in modo più aggressivo le strategie di gara, soprattutto in considerazione delle nuove regole sui pneumatici introdotte dalla FIA.