Anche il Mercedes AMG Petronas F1 Team ha svelato la nuova monoposto per la stagione 2016 di Formula 1. Nome di battaglia, F1 W07 Hybrid.
La vettura, come solito nell’era di Paddy Lowe in qualità di Direttore Tecnico, appare filante, ben concepita, proporzionata, armoniosa, anche a fronte, come noto, di regolamenti tecnici che rendono le vetture di Formula 1 non particolarmente attraenti all’occhio.
L’impostazione generale della nuova F1 W07 palesa evidenti analogie con la iridata F1 W06 del 2015. Lampante, pertanto, il chiaro intento, in casa Mercedes, di affinare ed ottimizzare ancor di più una vettura già vincente e ben progettata in ogni area.
Come spesso accade in occasione delle presentazioni delle nuove vetture, le ali (anteriore e posteriore) sono “provvisorie”, ossia prese in prestito dalla stagione precedente. Una mossa atta a non svelare ulteriori e inediti dettagli circa componenti vitali della monoposto. Non fa eccezione la F1 W07 la quale, ad esempio, presenta l’ala anteriore ereditata dal finale di stagione 2015.
Il muso, parimenti alla F1 W06 del 2015, appare filante, spiovente e sottile in punta. Corti sostegni si interpongono tra musetto e ala anteriore. Nello specifico, le estremità più avanzate dei suddetti sostegni vanno a sorreggere l’intera ala anteriore, andando a congiungersi con il bordo d’uscita del profilo neutro centrale (ed uguale per ogni vettura) dell’ala anteriore stessa.
Interessante la sospensione anteriore. Essa si avvale di uno schema push-rod (puntone lavorante in compressione) e di un complesso di bracci particolarmente razionale e “pulito”.
Seguendo una impostazione nata nel 2014, in luogo del più tradizionale triangolo inferiore, troviamo un braccio a diapason: ugualmente connesso alla scocca in due punti, ma decisamente più compatto ed aerodinamicamente efficiente. Se nel 2014, la Mercedes F1 W05 presentava il tirante dello sterzo in corrispondenza del braccio più avanzato del triangolo superiore, la F1 W07 (parimenti alla F1 W06 dello scorso anno) presenta il tirante dello sterzo proprio in corrispondenza del diapason inferiore.
Come sempre accade oggigiorno, studiata e ricercata l’aerodinamica inferiore al muso, la quale fa affidamento su particolari deviatori di flusso e soffiature.
La zona centrale della nuova Mercedes F1 W07 appare alquanto ricercata. Nella fattispecie, ci riferiamo all’area in corrispondenza delle bocche delle prese d’aria di raffreddamento. Qui, è presente, seguendo una impostazione in voga negli ultimi anni, una serie di deviatori di flusso, lavoranti tanto in senso verticale che orizzontale. Questi elementi verticali, a “ponte” e a “boomerang” (parimenti al nuovo deviatore verticale ricavato presso gli specchietti retrovisori e ai classici deviatori di flusso laterali, a monte delle prese d’aria di raffreddamento), ottimizzano i flussi d’aria che investono questa vitale area della vettura. Qui, infatti, è possibile indirizzare al meglio i flussi – mediante un lavoro di cesello al livello di macro e micro-aerodinamica – verso il retrotreno e l’ala posteriore (a tal proposito, occorre ricordare che le protezioni laterali del pilota sono ora più alte di 2 cm), nonché in direzione del profilo a “Coca-Cola” che caratterizza le fiancate, atto a velocizzare ed energizzare il flusso d’aria diretto al retrotreno.
Senza dubbio, a destare il maggior interesse – zona che, del resto, si discosta profondamente dalla F1 W06 del 2015 – è la presa dinamica sopra la testa del pilota.
Questa presenta una sezione particolarmente abbondante, nonché un andamento, nella vista laterale, a “fetta di salame”. Il roll-bar è visibile all’interno della bocca stessa: i due elementi strutturali posti a piramide non solo hanno la funzione, appunto, di roll-bar, ma servono ad indirizzare e separare il flusso d’aria diretto all’interno della presa d’aria dinamica stessa. Questa presa dinamica, infatti, porta aria non solo al motore, ma anche all’impianto di raffreddamento dell’ERS (Energy Recovery System), annegato all’interno del cofano motore. La sezione a “fetta di salame” e il roll-bar a vista sono spunti stilistici-tecnici che richiamano alla mente i primi Anni ’90…
Il retrotreno della vettura, visibilmente stretto a valle della “Coca-Cola” (come tutte le altre monoposto, chi più, chi meno), presenta, in corrispondenza dello Step Plane, un complesso di piccoli deviatori di flusso, frutto di un paziente (più o meno efficiente, utile ed efficace all’atto pratico…) lavoro di micro-aerodinamica. Va detto e ricordato che l’aerodinamica delle monoposto di Formula 1 viene continuamente affinata ed adattata, di volta in volta, ai diversi tracciati. Pertanto, possono apparire o scomparire deviatori di flusso, profili alari, soffiature e così via. Non esiste, dunque, una configurazione aerodinamica monolitica e standard. In questo senso, vedremo se, già dai primi test, il muso della Mercedes F1 W07 verrà provvisto di S-Duct (il condotto aerodinamico interno alla carrozzeria del musetto, in cui l’aria in ingresso dalla parte inferiore del muso viene estratta nella parte alta del muso stesso. Serve a ridurre la resistenza aerodinamica). S-Duct che possiamo sin da ora apprezzare a bordo della nuova McLaren Mp4/31-Honda.
Novità regolamentare di questo 2016, la comparsa degli scarichi separati della valvola waste-gate. La Mercedes ha scelto la via dei doppi condotti di scarico, posizionati sotto il terminale di scarico principale e centrale (quello che fuoriesce dalla turbina). La sospensione posteriore è ancora di tipo pull-rod (tirante lavorante in trazione).
In conclusione, la Mercedes F1 W07 appare quale logica evoluzione della già vincente F1 W06 che ha permesso a Lewis Hamilton di dominare la stagione 2015. Un affinamento (nelle intenzioni dello staff tecnico diretto da Paddy Lowe) concentrato e pianificato in ogni area della vettura attraverso piccoli e diffusi interventi di cesello e ottimizzazione.
Grande riserbo attorno al motore. Si parla di oltre 900 CV complessivi (termico + ibrido). In questo senso, la battaglia con Ferrari è già iniziata. I tecnici di Maranello affermano che il divario con la Mercedes è stato colmato, la Mercedes, dal canto suo, rilancia.
Lewis Hamilton e Nico Rosberg avranno ancora tra le mani la vettura che consentirà loro di dominare la classifica mondiale? Vedremo. I presupposti, tecnologici e meritocratici da parte dei tecnici Mercedes (tra cui, Aldo Costa, Engineering Director del team di Brackely) e regolamentari (a vantaggio di Mercedes, a svantaggio degli inseguitori), ci sono tutti.
L’attesa sta per finire.
Mercedes F1 W07 – FOTO
Scritto da: Paolo Pellegrini