Chris Horner (Red Bull): la Ferrari è alla nostra portata
Il primo Gran Premio della stagione 2016 di Formula 1 in Australia ci ha consegnato una Red Bull che ha parecchio sorpreso, grazie ad un buon risultato finale con Daniel Ricciardo. I dubbi sul team anglo-austriaco erano tanti, sopratutto a causa della Power Unit Renault/Tag Heuer: poca potenza e una scarsa affidabilità sembravano dover portare a picco la squadra 4 volte campione del mondo. Durante il 2015 erano state avviate le trattative con Ferrari e Mercedes in modo che durante questa stagione la Red Bull potesse disporre di un motore più potente ed affidabile: trattative che a causa dell’arroganza del team anglo-austriaco e di altri problemi non avevano portato la trattativa ad una conclusione positiva.
Il primo Gran Premio, però, ha lasciato da parte questi dubbi, dandoci un Red Bull come terza forza del campionato dietro alla Mercedes e alla Ferrari. Un buon piazzamento che ha dato molte speranze, consapevoli che un grosso aggiornamento per la Power Unit, il quale si vocifera dovrebbe arrivare per il Gran Premio del Canada, potrebbe portare un progresso notevole che le consentirebbe di lottare stabilmente per le zone alte della classifica.
A crederci è sopratutto Christian Horner, il team principal della Red Bull, sicuro che la sua scuderia possa raggiungere la Ferrari con un piano di sviluppo regolare ed aggressivo: “La Ferrari non è molto più avanti di noi. Ci basterà quindi continuare a spingere con lo sviluppo e nella seconda parte di stagione saremo in grado di raggiungerla“.
Il team principal si è dimostrato anche molto soddisfatto della RB12, l’ultima nata a Milton Keynes, segno che l’evoluzione della vettura precedente, la RB11, è nata sotto una buona stella: “Diciamo che la risposta avuta finora dalla RB12, che è un’evoluzione della versione 2015, ci ha dato coraggio. Il telaio funziona bene e le gomme non patiscono un eccessivo degrado, inoltre a Melbourne la competitività è rimasta costante in tutto il periodo di gara”.
L’obiettivo di Horner non è solo il terzo posto in classifica, che sembrerebbe anche quello più alla portata per il team anglo-austriaco, ma anche quello di lottare per podi e vittorie, come spiega lui stesso: “Dati alla mano quando Ricciardo, quarto alla bandiera a scacchi, in Australia non ha avuto nessuno in prossimità girava sugli stessi tempi di Vettel. Per ora siamo la terza forza ma in realtà vogliamo di più“.