Gp Australia F1 2016: la Ferrari c’è e ora si punta in alto!
Dicono che alla fine conti sempre e solo il risultato. Bene, quindi guardando la classifica finale del primo Gran premio della stagione 2016 di Formula 1, le cose non sembrano essere cambiate molto. Sul circuito di Albert Park a Melbourne il team Mercedes ha portato a casa la solita doppietta. Questa volta a primeggiare è stato Nico Rosberg, mentre sul secondo gradino del podio, è salito il compagno di team Lewis Hamilton. Vettel, a bordo della sua Rossa, è giunto terzo sotto la bandiera a scacchi.
Questo è ciò che ci rimane del weekend australiano dal punto di vista del risultato, dei numeri e della classifica. Nulla sembra essere cambiato rispetto lo scorso anno. Le Frecce d’Argento imprendibili ed il plotone, capitanato dal team Ferrari, ad inseguire con affanno. Sono sicuro però che, in questo caso, i numeri non riescano ad esprimere adeguatamente ciò che oggi è successo in gara. C’è qualcos’altro che va al di là della pura razionalità, fatto di sensazioni e di percezioni per descrivere in maniera più puntuale e dettagliata il primo Gran premio della stagione.
Sì perché sul circuito di Albert Park, le Mercedes non hanno strapazzato la concorrenza rifilando i consueti 40 secondi al primo degli inseguitori, ma hanno dovuto fare i conti con un insidiosa vettura dal colore rosso. Una monoposto maturata e cresciuta parecchio che porta il nome di SF16-H, ma c’è anche chi preferisce chiamarla semplicemente Margherita. La W07 Hybrid quest’anno avrà una nuova compagna di giochi con la quale divertirsi nel corso di tutti e 21 li appuntamenti stagionali.
Ma come mai questo Gran premio è stato così significativo e speciale?
Kimi Raikkonen e Sebastian Vettel si sono resi protagonisti di una gara stellare. Allo spegnimento delle luci rosse del via, entrambi sono riusciti ad avere la meglio su ambedue le Mercedes. Il pilota tedesco, scattato dalla terza posizione sulla griglia, si è inserito tra Hamilton e Rosberg, costringendo quest’ultimo ad affrontare la prima staccata sul lato sporco della pista. Questa manovra gli ha permesso di conquistare saldamente la testa della corsa. Ancora meglio ha fatto Kimi Raikkonen che, dalla quarta casella, ha infilato prima Hamilton e poi, con una traiettoria esterna in curva 2, Rosberg.
Da parecchio tempo non si vedevano due Ferrari al comando e con un passo gara così competitivo. Vettel inoltre, con pista libera nei primi gir,i ha iniziato ad aprire un gap significativo nei confronti di Kimi e Rosberg. Il tedesco della Mercedes, non riuscendo ad avere la meglio sull’ Iceman, è stato costretto al giro 13 ad effettuare un pit stop anticipato, manovra che gli ha permesso di sopravanzare la Ferrari numero 7 e gettarsi all’inseguimento della prima posizione. Vettel è stato richiamato ai box il giro successivo, proprio per mantenere la leadership della corsa. Manovra perfettamente riuscita. Anche Kimi Raikkonen e Lewis Hamilton si sono poi fermati nel corso del 16° giro, ma a differenza degli altri piloti in gara, Lewis ha montato gomme a mescola media per tentare di concludere il Gran premio senza effettuare un’ulteriore sosta.
Al termine della 18° tornata la gara è stata però interrotta in seguito ad un grave incidente che ha coinvolto la McLaren di Fernando Alonso e la Haas di Gutierrez. Piloti illesi fortunatamente, ma distacchi neutralizzati dalla bandiera rossa, con grande giubilo per i piloti Mercedes. La corsa è ripresa dopo circa 15 minuti e il Gran premio che sembrava poter essere saldamente nella mani di Sebastian Vettel ,con il competitivo Kimi Raikkonen ad inseguire in terza posizione, ha preso una piega inattesa.
Entrambi i piloti Mercedes hanno approfittato della sospensione momentanea della gara per montare le coperture a mescola media che avrebbero permesso loro di completare il Gp senza un’ulteriore sosta. In Ferrari invece hanno preferito mantenere le gomme con il compound più morbido che avrebbero garantito una miglior prestazione ma avrebbero, nel contempo, reso necessario un secondo pit stop.
La corsa è dunque ripresa ma dopo pochi giri, Kimi Raikkonen è stato costretto al ritiro per un guasto alla power-unit. L’Iceman si trovava alle spalle di Nico Rosberg, a pochi decimi, e stava tentando di insidiarne la posizione quando il problema al propulsore lo ha forzato a rientrare ai box e parcheggiare prematuramente la sua SF16-H.
Sebastian Vettel, dopo un iniziale guadagno nei confronti del tedesco della Mercedes, ha iniziato ad entrare in crisi con le gomme supersoft. Braccato ormai da Rosberg, è rientrato ai box al giro 35 per passare alle coperture soft e portare a termine la gara. Tale sosta lo ha fatto precipitare alle spalle dell’altra Mercedes, quella numero 44 di Lewis Hamilton, equipaggiata con gomme medie. La prima posizione era ormai compromessa, ma Seb ha iniziato a spingere forte e sfruttando il vantaggio della copertura nuova a mescola soft, ha ricucito il distacco con la Freccia d’Argento dell’inglese. A pochi giri dalla fine Vettel ha tentato di insidiare la seconda posizione di Hamilton sfidandolo e cercando il limite per il sorpasso. Purtroppo però il fin qui perfetto Seb a 2 giri dalla fine ha commesso un errore in staccata in curva 15 che lo ha costretto ad un passaggio sull’erba e a dire addio alla sfida per il secondo posto.
Doppietta Mercedes dunque, con il grande deluso Vettel sul gradino più basso del podio. Senza la sospensione della gara avremmo probabilmente avuto un esito diverso. In pista la SF16-H ha messo in evidenza tutto il suo potenziale prestazionale ed è riuscita ad imporre il suo ritmo alla corsa.
Una gara quindi veramente esaltante, ricca di colpi di scena. Ciò che più conta però sono le sensazioni che questo Gran premio ha lasciato in ognuno di noi appassionati. La consapevolezza che quest’anno la Ferrari potrà dire la sua, potrà lottare allo stesso livello e finalmente insidiare la perfetta Mercedes. L’errore di strategia e la rottura del propulsore sulla vettura di Kimi Raikkonen non possono e non devono intaccare la magistrale prestazione che la SF16-H ha fatto registrare in pista. Una monoposto finalmente estrema, votata alla pura performance, anche a discapito dell’affidabilità, che senza paura e timore reverenziale è pronta a sfidare il colosso tedesco. Quest’arma affilata gestita dalle sapienti mani di Sebastian Vettel e Kimi Raikkonen potrà solo che crescere e rendersi protagonista di una stagione più che mai aperta.
GP AUSTRALIA F1 2015 ORDINE D'ARRIVO - Domenica 20 Marzo 2016 Pos Nr Pilota Team Gap Tempo Giri 1 06 Nico Rosberg Mercedes 01:48.15.565 57 2 44 Lewis Hamilton Mercedes + 8"060 + 8"060 57 3 05 Sebastian Vettel Ferrari + 9"643 + 9"643 57 4 03 Daniel Ricciardo Red Bull +24"330 + 24"330 57 5 19 Felipe Massa Williams +58"979 + 58"979 57 6 08 Romain Grosjean Haas +72"081 + 1'12"081 57 7 27 Nico Hulkenberg Force India +74"199 + 1'14"199 57 8 77 Valtteri Bottas Williams +75"153 + 1'15"153 57 9 55 Carlos Sainz Toro Rosso +75"680 + 1'15"680 57 10 33 Max Verstappen Toro Rosso +76"833 + 1'16"833 57 11 30 Jolyon Palmer Renault +83"399 + 1'23"399 57 12 20 Kevin Magnussen Renault +85"606 + 1'25"606 57 13 11 Sergio Perez Force India +91"699 + 1'31"699 57 14 22 Jenson Button McLaren + 0"000 + 1 giro 56 15 12 Felipe Nasr Sauber + 0"000 + 1 giro 56 16 94 Pascal Wehrlein Manor + 0"000 + 1 giro 56 ----------------------------------------------------------------------------------- 17 09 Marcus Ericsson Sauber + 0"000 + 19 giri 38 18 07 Kimi Raikkonen Ferrari + 0"000 + 36 giri 21 19 88 Rio Haryanto Manor + 0"000 + 40 giri 17 20 21 Esteban Gutierrez Haas + 0"000 + 41 giri 16 21 14 Fernando Alonso McLaren + 0"000 + 41 giri 16 22 26 Daniil Kvyat Red Bull + 0"000 + 57 giri 00
Scritto da Daniele Vanin