Ha esordito questa mattina a Melbourne il nuovo format “shoot-out” per le qualifiche di Formula 1, il quale, pur mantenendo la divisione in Q1, Q2 e Q3 prevede l’eliminazione del pilota più lento ogni novanta secondi.
Il risultato, per quanto riguarda le prime due fasi della competizione, si è rivelato abbastanza piacevole salvo poi dimostrarsi un flop nel finale del Q3, quando a quattro minuti dalla fine la pole position era già stata virtualmente assegnata a Lewis Hamilton.
L’inglese ha dominato, risultando più veloce di tre decimi rispetto al compagno di squadra Nico Rosberg, seguito da Sebastian Vettel ad otto decimi dalla pole e Kimi Räikkönen a quattro decimi dall’altro pilota della Ferrari.
Nelle dichiarazioni post-qualifiche il tedesco Sebastian Vettel si è espresso molto duramente nei confronti del nuovo format: “Credo che sia uno schifo – ha esordito il ferrarista – ma non sono sorpreso. Noi sapevamo già in partenza che non avrebbe funzionato, ora sarà curioso vedere cosa succederà, sta di fatto che non siamo in un asilo, non possiamo giocare con le persone che ci guardano“.
Sebastian Vettel e Kimi Räikkönen hanno poi parlato dei loro risultati e di quelli della squadra. Il finlandese ha così dichiarato: “La macchina andava bene. Per noi sarebbe stato meglio avere qualche grado in più per mandare meglio in temperatura le gomme. Le Mercedes sono state molto veloci ma noi potevamo fare meglio, come sempre, ora aspettiamo domani”. Dello stesso spirito il tedesco che ha aggiunto: “Volvevamo fare meglio ma abbiamo conservato un set di gomme in vista di domani e sicuramente in gara saremo più vicini alle Mercedes. In futuro dobbiamo impegnarci per essere più forti in qualifica, il campionato è appena iniziato”.
Appuntamento dunque a domani mattina per la prima gara del 2016 per la quale è previsto spettacolo e bel tempo, c’è infatti da essere ottimisti per il futuro della rossa in questa nuova stagione se si pensa che l’anno scorso a Melbourne il divario tra la Ferrari e le frecce d’argento in qualifica era addirittura di un secondo e mezzo.
Scritto da: Mirko Rovida