Mentre nel vecchio continente la Formula 1 era impegnata all’appuntamento più chic di Montecarlo, negli Stati Uniti si attendeva con ansia la partenza della 500 Miglia di Indianapolis. Un’attesa ingannata da un ricco pre-gara dettato dallo show, dal patriottismo e dalle tradizioni motoristiche Made in USA, capaci di far emozionare anche i non appassionati della gara più veloce del pianeta. Oltre al consueto spettacolo americano prima della partenza, dettato da un rituale ben programmato, c’è stato un altro grande motivo per rimanere attaccati allo schermo: l’edizione del 2016 infatti, passerà alla storia come la numero 100 per il celebre ovale di Indianapolis.
Davanti ad un numerosissimo pubblico, le scommesse erano tutte puntate su Hinchcliffe, autore della pole position del sabato. E invece, come nelle favole più belle, nel giorno del centenario della 500 Miglia nessuno dei favoriti ha avuto l’onore di bere il tradizionale latte riservato al vincitore.
A guadagnarsi la vittoria, con un finale thriller dettato da una scarsissima quantità di benzina nel serbatoio, è stato un pilota “Rookie” (un debuttante) di chiarissime origini italiane: Alexander Rossi.
Il californiano, classe 1991, ha infatti tagliato per primo il traguardo con la sua monoposto del team Andretti Herta, completando una rimonta iniziata dall’undicesimo posto in griglia. C’è chi afferma che il suo trionfo sia stato merito della fortuna, e chi invece lo indica come un talento da non sottovalutare. Le cose certe in ogni caso sono due:
Rossi, che si è portato a casa anche il ricco premio di 2 milioni e mezzo di dollari, è stato il primo “rookie” a riuscire nell’impresa a distanza di quindici anni dall’ultima vittoria. In quel caso era stato Helio Castroneves, nel 2001, a sbaragliare la concorrenza con il titolo di “debuttante”. Ma quel che più conta, al di là della singolare impresa, è che il nome di questo ragazzo americano è noto anche in Formula 1.
Rossi infatti, dopo una lunga trafila in Formula BMW, Formula Renault 3.5, GP3 e GP2, è stato per tre anni di fila collaudatore per il team Caterham prima, e Marussia poi, dal 2012 al 2014.
La svolta di uno dei talenti più promettenti dell’intero automobilismo sportivo arriva per nella seconda metà del campionato 2015. La Marussia, che proprio in quella stagione cambia la sua denominazione in Manor, decide infatti di sostituire Roberto Merhi proprio con Rossi per le ultime sette gare del calendario. Alla fine, complice la totale confusione in casa Manor, lo statunitense prende parte solo a cinque appuntamenti (saltando Russia ed Abu Dhabi per via dei suoi impegni paralleli in GP2), ma le sue prestazioni si faranno notare. Nonostante un mezzo che non gli consente di lottare per le posizioni di vertice, il debutto a Singapore è da applausi. Il risultato finale è un convincente 14° posto, migliorato con un clamoroso 12° posto ad Austin, dove Rossi (nel Gp di casa) lotta addirittura per un piazzamento in zona punti. Arriva poi un 15° posto in Messico, su una pista nuova per tutti, ma al termine della stagione la Manor, contrariamente alle aspettative di molti, non lo riconferma per il 2016, preferendo la coppia di piloti attuale Haryanto-Wehrlein.
Oggi, dopo la vittoria nella 500 Miglia, sorge spontaneo farsi alcune domande:
Rossi avrebbe meritato un posto in Formula 1 quest’anno? Forse avrebbe fatto meglio di altri piloti?
Sono tutte risposte in fase di costruzione, soprattutto per i vertici dei team della massima serie automobilistica in vista del mercato piloti 2017. Quel che è certo è che Rossi, grande protagonista in America, è in rialzo per poter tornare in Formula 1 dall’anno prossimo, nello stesso mondo che lo aveva visto tra i migliori interpreti nonostante le sole cinque gare disputate.
Alexander Rossi in 40 Secondi
215 gare disputate, 43 vittorie, 75 podi, 36 pole position:
• 2016 Andretti Autosport IndyCar Series Race Driver
• 2016 Manor Racing Official Reserve Driver
• 2015 Manor Marussia F1 Team Race Driver
• 2015 Racing Engineering GP2 Series Race Driver – Vice Champion
• 2014 Marussia F1 Team Official Reserve Driver
• 2014 Caterham F1 Official Reserve Driver
• 2014 Caterham Racing GP2 Series Race Driver – partial season
• 2013 Caterham Racing GP2 Series Race Driver – 8th Overall & Rookie of the Year
• 2013 Caterham F1 Team Official Reserve Driver
• 2012 Caterham F1 Team Official Test Driver
• 2011 World Series by Renault – 3rd Overall and Rookie Champion
• 2011 AirAsia Team Lotus Driver Development Program
• 2011 FIA Institute Young Driver Excellence Academy
• 2010 ART Grand Prix GP3 – 4th Overall Championship
• 2009 BMW Sauber F1 Testing – F1 Superlicense Qualifications
• 2009 GP2 Asia / Meritus Racing and Ocean Racing – 9th Overall, 3 Top 5 Finishes
• 2009 International Formula Master Championship / ISR Racing – 4th Overall and Rookie Champion
• 2008 Formula BMW World Champion, 1st Place
• 2008 Formula BMW Americas 1st Champion, 10 wins
• 2007 Formula BMW Americas 3rd Overall, 3 wins
• 2006 Skip Barber National Series, 3rd Overall, 4 wins
• 2006 Skip Barber Western Regional Series, 1st Champion