F1 2016 vs F1 2015: chi ha migliorato di più, grazie a motore, gomme e aerodinamica
Sempre l’argento in prima fila a Barcellona: lo scorso anno fu Nico Rosberg a conquistare la pole position sul tracciato spagnolo, mentre Lewis Hamilton si è preso la propria rivincita in questa stagione piazzandosi davanti a tutti, anche al suo compagno di squadra.
Ciò che salta all’occhio degli appassionati e degli addetti ai lavori però è anche la differenza di mescola utilizzata dai piloti nelle qualifiche che ha arricchito un sabato già pieno di novità. Nella scorsa stagione il tedesco della Mercedes si era aggiudicato la prima posizione in griglia con il tempo di 1.24.681 montando le P Zero White Medium nuove. Dietro di lui l’altra Freccia d’Argento, staccata di quasi tre decimi, e la Ferrari di Sebastian Vettel a otto decimi circa dal leader, entrambi con gomme medie.
I piloti avevano a disposizione due differenti mescole, le P Zero White Medium e le P Zero Orange Hard, con le prime che hanno dimostrato un miglior comportamento in pista essendo anche maggiormente performanti rispetto alle dure: un secondo al giro infatti fu la differenza a livello cronometrico tra le due gomme.
Differenza notevole a livello di crono per quanto riguarda il 2016, con l’inglese della Mercedes in pole position. Tre le mescole che i team avranno a disposizione in questo GP: le P Zero Yellow Soft, le P Zero White Medium e le P Zero Orange Hard. La pole position di Hamilton, ottenuta montando le soft nuove, è stata di 2,6 secondi più veloce rispetto allo scorso anno grazie al tempo di 1.22.000 del pilota inglese.
Dietro di lui si sono classificati il suo compagno di squadra Rosberg, staccato di 0.280 millesimi e la RedBull di Daniel Ricciardo, a 0.680 millesimi dal primo. Ad eccezione della Force India, tutti i piloti hanno utilizzato esclusivamente le gomme soft in qualifica. A livello di statistiche invece, finora Carlos Sainz jr della Toro Rosso ha fatto registrare lo stint più lungo (17 giri) con le hard mentre la Manor di Pascal Wehrlein è stata la monoposto che ha percorso più giri con le medium: ben 23.
A questi dati possiamo affiancare quelli relativi alle singole scuderie, soprattutto per quanto riguarda i tempi sul giro. Come già accennato in precedenza, il miglioramento delle Mercedes è notevole: Lewis Hamilton migliora di quasi tre secondi il suo crono rispetto al 2015, così come Nico Rosberg che fa meglio di 2.401 secondi.
Stesso discorso per la Rossa di Sebastian Vettel che migliora di due secondi anche lui. Qualifica difficile per Kimi Raikkonen lo scorso anno, solo settimo in griglia: oltre tre secondi più veloce questa stagione il finlandese che passa da 1.26.414 alla sesta posizione e al suo 1.23.113, anche se la casella in griglia non migliora di molto. Chi fa registrare un grandissimo passo in avanti è sicuramente Daniel Ricciardo: decimo con 1.26.770 nel 2015 e terzo quest’anno con 1.22.680. Quasi quattro secondi più veloce anche Fernando Alonso che raggiunge il decimo posto, dimostrando il passo in avanti fatto da tutta la squadra.
A livello cronometrico il contributo degli pneumatici si è fatto sentire, senza però dimenticare le modifiche alle monoposto di questo inverno e i progressi delle power unit.
Resta da vedere se i miglioramenti verranno rispettati anche in gara.